“La priorità è rappresentata da quel mezzo milione di giovani che hanno lasciato il Mezzogiorno; tutti i giovani del Sud devono avere l’opportunità di andare via, ma anche di ritornare”. E’ questo il primo obiettivo da raggiungere indicato dal ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, uscendo dal Quirinale dopo il giuramento.
Proprio uno dei temi che nelle ultime settimane Provenzano, da vicedirettore dell’associazione e centro studi Svimez aveva ampiamente trattato in alcuni approfondimenti pubblicati dal Corriere della Sera e firmato con Luca Bianchi, direttore della stessa Svimez.
PERCHE’ PROVENZANO CRITICAVA IL GOVERNO CONTE 1
Proprio in uno di questi articoli, Provenzano non aveva esitato a stimmatizzare l’esecutivo precedente M5s-Lega presieduto sempre da Giuseppe Conte. Ecco che cosa aveva scritto.
ECCO LE RECENTI CRITICHE DI PROVENZANO
“I decisori politici stanno seguendo questa strada? Sembra proprio di no. Gli investimenti pubblici, soprattutto in infrastrutture, ricerca e innovazione, leve indispensabili per attivare quelli privati, continuano a crollare. E non solo per le conseguenze dell’austerità ma per una perdita di capacità realizzativa e progettuale di una pubblica amministrazione — gravata da deficit al Sud — che rappresenta il principale elemento di divergenza rispetto al resto dell’Europa, soprattutto in termini di qualità dei servizi per i cittadini e le imprese. È un elemento di preoccupazione che diventa vero e proprio allarme a fronte del rallentamento della domanda internazionale, contribuendo a configurare il rischio di una brusca frenata. Quella frenata che l’economia meridionale, e soprattutto la sua società, non possono davvero permettersi. E lascia i suoi campioni a correre su un sentiero solitario, che il resto del gruppo non riesce nemmeno a intravedere”.
CHI E’ PROVENZANO
E’ un economista esperto di Mezzogiorno, oltre che un politico, il nuovo ministro per il Sud Giuseppe Provenzano. Siciliano (ma vive a Roma), ha 37 anni ed è dal 2016 vice direttore dello Svimez, l’Associazione per lo Sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno. Allo sviluppo del Meridione ha dedicato articoli (ha collaborato con diversi giornali e riviste) e saggi. Tra gli altri il libro “Ma il cielo è sempre più su?” dedicato all’emigrazione meridionale ai tempi di Termini Imerese con dentro proposte “per il riscatto di una generazione sotto sequestro”.
GLI STUDI DI PROVENZANO
Dopo la laurea, Provenzano ha conseguito il dottorato alla Scuola superiore sant’Anna di Pisa, Un interesse che presto si è intrecciato all’attività politica. I primi passi Giuseppe Provenzano, detto Peppe, li ha mossi nella sua regione.
L’ESPERIENZA POLITICA CON CROCETTA IN SICILIA
L’esordio con la giunta siciliana guidata da Rosario Crocetta: dal 2012 al 2014 è stato capo della segreteria dell’Assessore per l’Economia Luca Bianchi. Un impegno a cui ha affiancato tra il 2013 e il 2014 l’incarico di consulente dell’allora ministro dell’Ambiente Andrea Orlando, alla cui area fa ancora riferimento.
LA MILITANZA NEL PD E LA VICINANZA A ORLANDO
Da quest’anno è membro della Direzione nazionale del partito democratico e dal giugno scorso fa parte anche della segreteria, con l’incarico di responsabile delle politiche del lavoro. Solo un anno fa era stato protagonista di una polemica con i vertici del partito. Alle politiche del 2018 rifiutò la candidatura nelle liste del Pd per protestare contro il metodo scelto e perché collocato in lista dopo Daniela Cardinale, figlia dell’ex ministro e deputato Salvatore Cardinale. “La notte scorsa, in direzione del Pd, dopo una giornata gestita in modo vergognoso dai suoi vertici – dichiarò allora apertamente – ho appreso di essere stato inserito nella lista plurinominale di Agrigento-Caltanissetta, al secondo posto dopo l’on. Daniela Cardinale, figlia del ex ministro Salvatore. Ho ringraziato, ma ho rifiutato”.