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Vendite Giornali Edicola

Giornali, chi tracolla di più in edicola. Report Prima Comunicazione

Le vendite dei giornali in edicola calano a picco in un anno per tutti i quotidiani italiani, tranne uno… Tutti i dettagli anche sulla diffusione digitale. Fatti e approfondimenti

 

Nel febbraio 2023 le vendite dei giornali in edicola rispetto allo stesso mese dell’anno scorso sono calate per tutti tranne che per uno, ma anche il confronto anno su anno sulla diffusione del cartaceo e del digitale tra il febbraio 2022 e il febbraio 2023 vede pochi segni positivi.

E’ quanto emerge dall’ultimo report di Prima Comunicazione che ha elaborato classifiche e trend dei quotidiani sugli ultimi dati Ads, riferiti al mese di febbraio.

Ecco chi sale e chi scende.

COME VANNO (MALE) LE VENDITE DEI GIORNALI IN EDICOLA

Tempi sempre più duri per la carta stampata. Nonostante da febbraio 2022 a febbraio 2023 il podio sia rimasto invariato, tutti e tre i giornali più comprati in edicola perdono colpi.

Al primo posto si posiziona il Corriere della Sera che con 138.981 copie vendute segna una perdita dell’8,46% (12.840 copie in meno).

Calo ancora più consistente per la Repubblica del Gruppo Gedi, che ha venduto 76.028 copie, ovvero 15.612 in meno (-17,04%) rispetto allo stesso periodo e terza posizione per La Gazzetta dello Sport con 74.800 copie, cioè 8.760 in meno (-10,48%).

Seguono poi La Stampa (-13,99%), il Resto del Carlino (-11,09%), Il Messaggero (-11,57%), La Nazione (-11,72%), Corriere dello Sport (-11,84%), Il Gazzettino (-4,86%), il Giornale (-11,92%), La Verità (-15,58%), Il Sole24Ore (-7,71%), Messaggero Veneto (-10,14%), L’Unione Sarda (-11,03%), il Fatto Quotidiano (-7,87%).

E a questo punto della classifica ecco che compare l’unico segno positivo. Libero, il quotidiano fondato da Vittorio Feltri, diretto da Alessandro Sallusti e di proprietà dell’imprenditore e politico Antonio Angelucci, segna un +5,17%, con 20.346 copie vendute, ovvero 1.000 in più rispetto al febbraio 2022.

Chiudono la classifica Il Tirreno (-10,33%), Il Secolo XIX (-11,30%), TuttoSport (-23,64%) e Il Giorno (-9,92%).

Tabella a cura di Withub per Primaonline.it

CARTACEO + DIGITALE: FEBBRAIO 2023 VS FEBBRAIO 2022

Nella classifica che prende in considerazione il totale della diffusione del cartaceo e del digitale e che confronta anno su anno i dati contabili di febbraio 2022 con quelli stimati di febbraio 2023 troviamo al primo posto di nuovo il Corriere della Sera che però riporta una perdita del 5,14% (255.866 vs 269.723).

Crescono invece, rispettivamente in seconda e terza posizione, La Gazzetta dello Sport (con ben +60,98%) e la Repubblica (+5,02%).

Segno negativo per Il Sole24Ore (-5,75%), Avvenire (-5,14%), La Stampa (-14,06%), Il Messaggero (-8,03%) e il Resto del Carlino (-10,60%).

Seguono il Fatto Quotidiano (+1,81%), Il Gazzettino (-4,40%), Corriere dello Sport (+5,63%) e chiudono in negativo tutti gli altri: La Nazione (-10,41%), La Verità (-14,41%), Dolomiten (-6,12%), L’Eco di Bergamo (-6,15%), il Giornale (-11,6%), Messaggero Veneto (-9,56%), L’Unione Sarda (-9,92%), Il Secolo XIX (-10,19%), Giornale di Brescia (-7,58%).

Tabella a cura di Withub per Primaonline.it

CARTACEO + DIGITALE: FEBBRAIO 2023 VS GENNAIO 2023

Analizzando invece il confronto mese su mese della diffusione stimata del cartaceo e del digitale tra febbraio 2023 e gennaio 2023 osserviamo che il Corriere della Sera è cresciuto dello 0,93% e La Gazzetta dello Sport addirittura del 12,7%. Cala invece la Repubblica con -1,30%.

Bene Il Sole24Ore (+0,88%) e ancora meglio Avvenire (+2,87%). Al contrario, male per La Stampa (-0,78%) e Il Messaggero (-0,55%). Crescono il Resto del Carlino (+1,41%), il Fatto Quotidiano (+1,35%), Il Gazzettino (+2,97%). Il Corriere dello Sport scende (-3,81%), mentre salgono La Nazione (+1,49%) e La Verità (+0,02%). Segno meno anche per Dolomiten (-0,55%) e L’Eco di Bergamo (-1,59%).

Chiudono in negativo tutti gli altri tranne il Giornale (+1,64%), Messaggero Veneto (-0,90%), L’Unione Sarda (-1,63%), Il Secolo XIX (-1,97%) e Giornale di Brescia (-0,98%).

Tabella a cura di Withub per Primaonline.it

IL COMMENTO DI CAPISANI (ITALIA OGGI)

Ma cosa si deduce da questi dati? Come osserva Marco Capisani, esperto di media di Italia Oggi, i segni positivi registrati da testate come Libero e il Fatto Quotidiano sono da imputarsi al loro posizionamento più politico, con particolare interesse per la querelle tra la premier Giorgia Meloni e il presidente francese Emmanuel Macron così come il processo Ruby Ter terminato con l’assoluzione di Silvio Berlusconi.

Per quanto riguarda invece le pubblicazioni più generaliste, “l’attualità non spinge più le copie, solo la morte di Costanzo ha smosso qualcosa”, scrive Capisani. E pure Sanremo, nonostante il grande seguito che ha avuto, “porta audience sul digitale ma non smuove un foglio in edicola”.

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