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Festival Sanremo

Quanto vale e chi investe nel Festival di Sanremo?

Il Festival di Sanremo rappresenta un giro d’affari di milioni di euro in continua crescita e quest’anno, dopo il successo del 2022, è una prima volta per alcuni grandi sponsor che non vogliono mancare alla kermesse musicale che prende il via questa sera. Fatti, numeri e commenti

 

Si apre stasera la kermesse musicale italiana per eccellenza. Giunto alla sua 73esima edizione, il Festival di Sanremo, ogni anno, tiene incollati agli schermi milioni di telespettatori e muove un giro d’affari di milioni di euro.

Il report Economia dello Spettacolo e dell’Intrattenimento, realizzato da Banca Ifis (che con la Liguria ha un rapporto speciale, oltre a essere sponsor di Casa Sanremo, lo è anche della Sampdoria) ha calcolato investimenti e ricavi che ruotano intorno all’evento, che dà un importante contributo a un settore che in Italia vale oltre 50 miliardi di euro.

CHI E QUANTO INVESTE NEL FESTIVAL DI SANREMO

Trattandosi di una vetrina che offre una grande occasione di visibilità, Banca Ifis afferma che il Festival di Sanremo ha visto negli ultimi 5 anni aumentare continuamente gli investimenti in pubblicità, con una crescita media annua dell’11%, pari a 35 milioni di euro.

Nel 2022 la raccolta pubblicitaria Rai ha sfiorato i 42 milioni di euro e per quest’anno ci si attende un volume di ricavi da adv di 46 milioni di euro (+9%).

“Oggi possiamo dire che abbiamo superato il risultato già ottimo del 2022”, ha detto Gian Paolo Tagliavia, amministratore delegato della concessionaria della Rai, nel corso della conferenza stampa di presentazione degli sponsor della kermesse. “I numeri precisi li comunicheremo come da tradizione domenica prossima, a Festival chiuso, ma sì, posso confermare che siamo vicini al risultato di 50 milioni di euro di cui si è parlato nei giorni scorsi”.

Ma oltre a Banca Ifis, tra gli sponsor della manifestazione musicale compare per la prima volta anche Generali Assicurazioni, al fianco di Plenitude (Eni), Costa Crociere, Suzuki, Sephora (make-up partner), Dyson (haircare partner) e VeraLab (skincare partner), ma anche Poltronesofà, Samsung, Durex e Swarovski.

NON SOLO ADV

Ma il Festival di Sanremo, per il quale sono attese oltre 41mila persone tra ospiti, organizzatori, staff e turisti, genera anche oltre 18 milioni di euro per le attività del territorio ligure.

In particolare, sono così ripartiti: 8,8 milioni di euro per gli alloggi, 2 milioni di euro per la ristorazione, 2 milioni di euro per shopping e Casinò, e, infine, 0,6 milioni di euro per i trasporti; a cui si aggiungono i 5 milioni di euro erogati dalla Rai al Comune.

Come anticipato, però, è proprio la Rai a beneficiare di più dell’evento visto che per 5 milioni di euro investiti ne vede rientrare oltre 40.

I NUMERI DELLO SPETTACOLO E DELL’INTRATTENIMENTO

Dallo studio di Banca Ifis emerge anche che il Festival di Sanremo si inserisce in una realtà ben più grande e di vitale importanza per l’economia del nostro Paese. Nel 2022, infatti, il settore dello spettacolo e dell’intrattenimento ha generato 54,1 miliardi di euro, pari all’1,5% del Pil nazionale, con una crescita del 2% rispetto ai valori registrati nel 2019, ovvero l’ultimo anno pre-Covid.

Un trend positivo che il report prevede intorno al +3% (con i ricavi a quasi 56 miliardi di euro) anche per il 2023 grazie allo slancio nella produzione e distribuzione di contenuti, soprattutto per televisione e cinema.

Secondo le previsioni, i settori con il maggiore sviluppo saranno quelli più strettamente legati all’ideazione di contenuti (+6%, pari a +778 milioni di euro di ricavi) e ai media (+3%, pari a +852 milioni di euro di ricavi) dello spettacolo e dell’intrattenimento, in particolar modo televisione e cinema.

I NUMERI DELLA MUSICA

Dalla ricerca si osserva, inoltre, che la musica non può mancare nella vita degli italiani, che la ascoltano oltre 20 ore alla settimana e per il 61% è addirittura fondamentale per la salute mentale.

I ricavi del mercato discografico italiano, 10° nel ranking mondiale, ammontano a 332 milioni di euro.

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