Leonardo (e non solo) scivola in Borsa dopo i piani anticipati da Giorgetti in vista della legge di bilancio.
Anche il settore della Difesa rientrerà infatti tra quelli che, avendo beneficiato delle condizioni di mercato, saranno chiamati a dare il proprio “contributo” alla prossima manovra, non solo le banche. È quanto ha spiegato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso di un’intervista all’evento di Bloomberg Future of Finance Italy.
Immediata la reazione del mercato: la Borsa di Milano passa in territorio negativo: alle 16 il Ftse Mib cede l’1,20% dopo le parole del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che anticipa il progetto di un prelievo inaspettato sulle imprese. E cedono le azioni del colosso dell’aerospazio e difesa guidato da Roberto Cingolani: Leonardo è arrivato a perdere il 2,37% a 20,60 euro alle 15. Con segno meno anche il titolo del gruppo della cantieristica navale Fincantieri (-1,25%).
LE PAROLE DEL TITOLARE DEL MEF
“Esiste l’articolo 53 della Costituzione, dove tutti sono chiamati a contribuire per le loro possibilità alle necessità delle nazioni – ha spiegato il titolare del Mef-, e andare a tassare i profitti a chi li ha fatti, è uno sforzo che tutto il sistema paese deve fare. Ci rivolgiamo a tutti, prevalentemente taglieremo spese ma un concorso per quanto riguarda le entrare ci sarà”.
Il ministro ha detto anche che saranno tassati “i profitti e i ricavi, e sarà uno sforzo che l’intero Paese deve sostenere ovvero individui, ma anche società piccole, medie e grandi”.
I PIANI DI TASSAZIONE PER I PROFITTI DELLE IMPRESE DELLA DIFESA
Dopodiché, ha proseguito il ministro Giorgetti: “Non ci sarà più la narrativa come in passato sugli extra profitti bancari dal momento che in quel momento le banche facevano più profitti. Paradossalmente, oggi l’industria di chi produce armi, con tutte queste guerre… uno può dire che va particolarmente bene, è una situazione di mercato favorevole, produce utili superiori”.
Negli ultimi tempi la guerra in Ucraina così come quella in Medio Oriente hanno messo il booster alla domanda per il settore della Difesa. Questo ha avuto un impatto diretto sui bilanci dei principali player del comparto e sulle loro quotazioni in Borsa.
Quindi i profitti delle aziende del comparto saranno tassate?
“Evidentemente sì, la difesa e gli altri che beneficiano del contesto di mercato” ha replicato il titolare del Tesoro alla domanda se verranno tassati gli utili delle aziende della difesa, considerando che beneficiano di una situazione peculiare di mercato. Giorgetti ha osservato infatti che oggi con le guerre e le tensioni internazionali e anche la situazione in Medio Oriente “va bene chi produce armi, beneficiando di una situazione di mercato favorevole”. Ma in generale “facciamo tutti parte di un Paese che deve mettere a posto conti. La chiamata alla contribuzione è per tutti”.
“Sono convinto che alla fine troveremo una situazione equilibrata”, ha concluso il ministro Giorgetti.
SCOSSA LA BORSA DI MILANO DOPO L’INTERVENTO DI GIORGETTI
Parole che non sono piaciute a Piazza Affari: il Ftse Mib cede l’1,5% dopo le parole del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che anticipa il progetto di un prelievo inaspettato sulle imprese. La peggiore del listino è Saipem in calo del 5,2% con Stellantis in ribasso del 4,2%.
CHE SUCCEDE A LEONARDO
Dopo il piano anticipato dal ministro Giorgetti con i prelievi alle imprese della difesa nella prossima manovra, si posiziona in territorio anche Leonardo: alle 16.30 il gruppo ex Finmeccanica scambia a -2,13% a 20,62 euro euro.