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Del Vecchio Mediobanca

Generali, ecco i nomi di Caltagirone e Del Vecchio per il dopo Donnet

Fatti, nomi e rumors sui piani di Del Vecchio e Caltagirone in Generali

 

“Il mio lavoro non è rispondere alle critiche, soprattutto quelle che conosco soltanto dalle pagine dei giornali”, ha sibilato ieri al Sole 24 Ore Philippe Donnet, amministratore delegato di Assicurazioni Generali, parlando indirettamente di Leonardo Del Vecchio e Francesco Gaetano Caltagirone, i due scalpitanti e arrembanti azionisti che stanno orchestrando (senza ancora aver informato il mercato, ma evidentemente basta sussurrare ai giornali).

Caltagirone e Del Vecchio – secondo quanto è emerso finora – vorrebbero un Leone più aggressivo all’estero con acquisizioni, più presente nell’asset management (per questo vagheggiano un ruolo particolare per Banca Generali), mentre c’è chi – in ambienti finanziari milanesi – bisbiglia di mire nel settore immobiliare dove Generali è non poco presente (qui le indiscrezioni di Startmag).

Del Vecchio e Caltagirone hanno finora trovato a sorpresa una sponda (di fatto anti Mediobanca) nella Fondazione torinese Crt, dove però non tutti stanno festeggiando per l’adesione al patto dei due imprenditori (i giornali hanno parlato di perplessità che avrebbe espresso un personaggio di peso come Fabrizio Palenzona, tra l’altro mentore dell’attuale presidente di Crt, Giovanni Quaglia).

Fra Roma e Torino è molto attivo per conto di Caltagirone il torinese Fabio Corsico, direttore Relazioni Esterne, Affari Istituzionali e Sviluppo del gruppo Caltagirone, che tesse incontri e relazioni tra finanza, politica e media prefigurando anche una diversa governance di Generali in caso di successo del patto Caltagirone-Del Vecchio-Crt.

Secondo indiscrezioni raccolte da Startmag, si starebbero delineando tra gli entourage di Caltagirone e Del Vecchio alcuni profili di capi azienda per una Generali sottratta all’egemonia di Mediobanca (primo azionista attuale della compagnia triestina).

Profili che al momento contemplerebbero anche due nomi: De Giorgi e Terziarol, in rigoroso ordine alfabetico.

Chi sono? Vediamo.

De Giorgi, ha scritto l’anno scorso il Sole 24 Ore, è “uno dei pochi banchieri italiani che hanno ricoperto posizioni di vertice nelle grandi banche d’affari internazionali”.

51enne, triestino, “bocconiano con successivo master a Londra, ha iniziato la carriera nel settore finanziario come analista a Wasserstein Perella. Fa le prime esperienze nell’M&A mettendosi in luce e passa a Goldman Sachs, prima all’equipe capital market e poi a Londra a seguire le financial institutions e poi a New York diventando chief operating officer della blasonata banca d’affari Usa in cui hanno lavorato Claudio Costamagna e Massimo Tononi”.

Da Goldman passa a Merrill Lynch, fino ad arrivare a essere il “sole head” della divisione globale dell’investiment banking del gruppo, ha aggiunto il Sole: “Nei fatti, De Giorgi in Merrill Lynch eredità la posizione lasciata libera all’epoca da un altro italiano, Andrea Orcel, che nel frattempo era passato a Ubs (salvo poi andarsene aprendo il caso Santander-Botin, ancora in attesa di verdetto in Tribunale)”.

Quindi entra nel board di Unicredit, quando il gruppo bancario era guidato da Jean-Pierre Mustier. Ora De Giorgi è Co-Chief Executive Officer di Pegasus Europe.

Questa settimana Mustier, De Giorgi e Bernard Arnault, fondatore del colosso del lusso LVMH, ha deciso di lanciare una seconda SPAC sulla borsa di Amsterdam.

Dopo aver raccolto mezzo miliardo di euro dalla special purpose acquisition company (SPAC) Pegasus Acquisition Company Europe, che è alla ricerca di obiettivi di acquisizione nel settore finanziario, il gruppo di finanziatori – informa Radiocor – ha annunciato l’intenzione di quotare un secondo veicolo con un obiettivo simile, Pegasus Entrepreneurial Acquisition Company Europe.

Terziarol è Chief Financial Office del colosso tedesco Allianz.

Nato nel ’71, originario di San Donà di Piave, fa parte della squadra Allianz da circa 23 anni anni, nel corso dei quali ha ricoperto diversi incarichi. Tra questi, vanno ricordati i 7 anni spesi come direttore finanziario di Allianz Life negli Usa.

Agli inizi della carriera, per due anni, è stato – come si rileva dal curriculum – “tirocinante di Assicurazioni Generali a Monaco di Baviera”.

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