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Crédit Agricole

Creval, ecco come sarà la fusione tra Credito Valtellinese e Credito Siciliano

L’articolo di Francesca Gerosa, giornalista di Mf/Milano finanza, sulla fusione decisa tra Credito Valtellinese (Creval) e Credito Siciliano Via libera alla fusione tra il Credito Valtellinese e il Credito Siciliano. Il cda della prima banca e l’assemblea straordinaria della seconda hanno approvato l’operazione di fusione per incorporazione di Credito Siciliano in Creval. IL CONCAMBIO Il…

Via libera alla fusione tra il Credito Valtellinese e il Credito Siciliano. Il cda della prima banca e l’assemblea straordinaria della seconda hanno approvato l’operazione di fusione per incorporazione di Credito Siciliano in Creval.

IL CONCAMBIO

Il rapporto di concambio è stato confermato in 78,35 nuove azioni Creval, prive del valore nominale, per ogni azione Credito Siciliano, anch’esse prive del valore nominale.

LA FORMA SEMPLIFICATA

Poiché l’incorporante Creval detiene il 98,5% del capitale sociale del Credito Siciliano, la fusione ha luogo in forma semplificata ai sensi dell’art. 2505-bis del codice civile. In particolare, agli azionisti del Credito Siciliano, diversi da Creval, è attribuito il diritto di vendere le proprie azioni a Creval al prezzo di 19,68 euro per ciascuna azione.

IL DIRITTO DI VENDITA

Il diritto di vendita potrà essere esercitato, per tutte o per parte delle azioni detenute, mediante lettera raccomandata che dovrà essere spedita entro 15 giorni dall’iscrizione nel Registro delle imprese della deliberazione dell’assemblea straordinaria del Credito Siciliano che ha approvato il progetto di fusione. La stipula dell’atto di fusione è prevista entro la fine del primo semestre di quest’anno.

LO SCENARIO

Il successo del recente aumento di capitale da 700 milioni di euro ha fugato i timori di un default della banca, ma i broker restano cauti sull’azione anche perché i conti del primo trimestre 2018 (perdita netta di 30 milioni di euro rispetto all’utile di 2,35 milioni realizzato nel primo trimestre 2017) hanno deluso le attese.

I REPORT

Ubs ha confermato il rating neutral e il target price a 0,14 euro, lo stesso prezzo obiettivo di Equita che ha un rating hold.

(articolo pubblicato su Mf/Milano Finanza)

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