Boom di ricavi nella prima dell’anno per il gruppo Ferrovie, ma risultato in perdita.
Il cda di Fs Italiane presieduto dal presidente Tommaso Tanzilli, ha approvato la relazione finanziaria semestrale del gruppo Fs relativa ai conti al 30 giugno 2024 che si attestano con ricavi operativi a 8 miliardi di euro (+13%), ebitda a 1 miliardo di euro (+3%), ebit a 109 milioni di euro (+10%). Il risultato di periodo è negativo per 199 milioni di euro.
L’azienda Fs “è solida per competenze e patrimonio, ma necessita di un rilancio con un approccio industriale per migliorare i livelli di servizio e di soluzioni per garantire i livelli di equilibrio economico-finanziario attesi”, ha commentato l’amministratore delegato Stefano Donnarumma (alla guida del gruppo dallo scorso fine giugno al posto di Luigi Ferraris), nel comunicato che annuncia i conti del primo semestre. “In questa direzione – aggiunge il capo azienda – andrà il piano strategico in corso di elaborazione che sarà presentato entro l’anno”.
La comunicazione della semestrale arriva a una settimana dal mercoledì di passione che i viaggiatori nel nostro paese hanno dovuto affrontare tra lunghi ritardi o cancellazioni dopo che un guasto tecnico su un tratto di linea tra le due stazioni principali della capitale italiana ha interrotto i servizi.
Mentre nel gruppo, e in particolare nella controllata Rfi al centro delle vicende recenti, ha suscitato non solo sorpresa il post di Donnarumma su Linkedin (qui tutti i dettagli).
Tutti i dettagli.
RICAVI IN CRESCITA
Al 30 giugno 2024 i ricavi operativi registrano un incremento pari a 937 milioni di euro (+13%), a seguito dell’aumento dei ricavi da servizi di trasporto per 367 milioni di euro, dei ricavi da servizi di infrastruttura per 146 milioni di euro e degli altri ricavi operativi per 424 milioni di euro.
TRENITALIA TRAINA I CONTI DI FERROVIE
In particolare, a trainare i risultati in crescita ci ha pensato Trenitalia, la controllata che si occupa della gestione del trasporto ferroviario passeggeri guidata da Luigi Corradi, con una forte ripresa dei volumi in tutti i segmenti di business, e dal perfezionamento della vendita da parte di Fs Sistemi Urbani degli scali ferroviari di Milano Farini e San Cristoforo che hanno generato una plusvalenza di 118 milioni di euro.
LIEVITANO ANCHE I COSTI
I costi operativi del semestre si attestano a 7 miliardi di euro, in aumento di 904 milioni di euro (+15%) rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente.
BILANCIO COMUNQUE IN ROSSO
Tuttavia, il primo semestre 2024 chiude con un risultato netto di periodo pari a -199 milioni di euro, a fronte dei +4 milioni di euro registrati nel medesimo periodo dell’esercizio precedente “per effetto sostanzialmente del peggioramento del saldo della gestione finanziaria” si legge nel comunicato. La perdita da 199 milioni è riconducibile principalmente all’accantonamento a fondo rischi, per un importo pari a 153 milioni di euro, connesso alla sentenza del Consiglio di Stato del 5 agosto scorso relativa alla società Ferrovie del Sud Est e Servizi Automobilistici, precisa ancora la nota di Ferrovie.
PNRR ACCELERA GLI INVESTIMENTI
Grazie anche all’impulso del Pnrr, gli investimenti raggiungono 7,4 miliardi di euro con un incremento dell’11%, in particolare di Rete Ferroviaria Italiana e Anas.
PEGGIORA LA POSIZIONE FINANZIARIA NETTA
Nella prima metà dell’anno la posizione finanziaria netta è pari a 13,2 miliardi di euro e registra un incremento, rispetto al 31 dicembre 2023 (11,2 miliardi di euro), di 1,9 miliardi di euro.
LE PAROLE DELL’AD DONNARUMMA
“Il gruppo Fs Italiane – ha sottolineato l’ad Stefano Donnarumma – continua a registrare una crescita dei volumi di passeggeri che non corrisponde linearmente ad una crescita del risultato aziendale. Questo è dovuto a diversi fattori, quali l’incremento del costo del personale per sostenere il piano di investimenti, il mancato adeguamento di contribuzione per i costi di manutenzione di Rfi e dei contributi destinati ad Anas per le cosiddette Strade di rientro”, oltre agli accantonamenti per la sentenza del Consiglio di Stato.