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Ecco come Bruxelles tampona l’Italia e Fincantieri su commissione di Francia e Germania

Bruxelles intralcia i piani del gruppo italiano Fincantieri per acquisire Chantiers de l'Atlantique su input dei governi di Francia e Germania con dichiarazioni bizzarre della commissaria Vestager. Fatti, approfondimenti e commenti

La Commissione europea ha avviato un’indagine approfondita per valutare la proposta di acquisizione di Chantiers de l’Atlantique da parte di Fincantieri alla luce del regolamento Ue sulle concentrazioni, dopo le sollecitazioni dei governi di Parigi e di Berlino (qui l’approfondimento di Start). La Commissione teme che l’operazione possa ridurre la concorrenza nel mercato mondiale della costruzione di navi da crociera.

LE ECCENTRICHE PAROLE DI VESTAGER SULL’OPERAZIONE DI FINCANTIERI

“La domanda di navi da crociera è in piena espansione in tutto il mondo. Chantiers de l’Atlantique e Fincantieri sono due leader mondiali in questo settore. Per questo motivo valuteremo attentamente se l’operazione proposta possa nuocere alla concorrenza nel settore a scapito dei milioni di europei che ogni anno scelgono di trascorrere vacanze in crociera”, ha detto la commissaria alla Concorrenza Margrethe Vestager. Come può influire la costruzione di navi da crociera con i prezzi e con la concorrenza delle società proprietarie delle navi che organizzano le crociere sarà magari una domanda che sarà sottoposto alla commissaria.

CHE COSA DICE LA COMMISSIONE SU FINCANTIERI

In questa fase la Commissione teme che “in un mercato già concentrato e con limitazioni di capacità, l’operazione proposta possa eliminare l’importante forza concorrenziale rappresentata da Chantiers de l’Atlantique”, scrive Bruxelles, che ha individuato “ingenti ostacoli all’ingresso nel mercato della costruzione di navi da crociera, dovuti alla natura altamente complessa di questo settore”, visto che sono richieste “infrastrutture specifiche, consolidate competenze ingegneristiche e progettuali, così come notevoli capacità di gestione per coordinare le centinaia di fornitori e subappaltatori che intervengono in tutto il processo di costruzione”.

ECCO COSA DICE BRUXELLES SU FINCANTIERI

La Commissione ha stabilito in via preliminare che “non è presumibile l’emergere di nuovi costruttori qualificati in tempo utile a contrastare i probabili effetti negativi dell’operazione, che potrebbe quindi ridurre seriamente la concorrenza in questo mercato determinando un innalzamento dei prezzi, una riduzione della scelta e un freno all’innovazione”. Inoltre l’antitrust “ha stabilito in via preliminare che i grandi clienti non avrebbero potere contrattuale sufficiente a contrastare l’eventuale rischio di aumento dei prezzi derivante dall’operazione”.

L’INDAGINE UE SU FINCANTIERI

La Commissione quindi porterà avanti un’indagine approfondita degli effetti dell’operazione proposta “per stabilire se potrebbe seriamente ridurre la concorrenza”. L’operazione è stata notificata alla Commissione il 25 settembre 2019. Chantiers de l’Atlantique e Fincantieri hanno deciso di non presentare impegni nel corso dell’indagine iniziale per fugare le riserve preliminari della Commissione. Bruxelles ha ora 90 giorni lavorativi, quindi fino al 17 marzo 2020, per adottare una decisione. L’avvio di un’indagine approfondita, ricorda la Commissione, “non pregiudica l’esito del procedimento”.

IL COMMENTO DELL’ANALISTA ARESU

A gennaio, quando Bruxelles comunicò l’avvio dell’indagine, l’analista Alessandro Aresu scrisse su Start: “L’operazione, a detta della Commissione, potrebbe nuocere alla concorrenza “nel mercato mondiale delle navi da crociera”. Sarebbe davvero scandaloso se ciò accadesse, se un attore europeo avesse un rilievo mondiale! Inaccettabile! Mentre gli attori globali che contano perseguono disegni industriali e tecnologici, all’Europa è rimasta una lotta alla concentrazione à la carte, come camera di compensazione tra Stati concentrati sulle proprie passioni tristi”.

L’INIZIATIVA DI FINCANTIERI

Intanto il gruppo guidato da Giuseppe Bono prosegue il suo cammino. Facendo seguito all’annuncio del 14 giugno 2019, in occasione della definizione dei termini operativi per la costituzione di una joint venture paritaria (50/50) tra Fincantieri e Naval Group, oggi le due società hanno annunciato il nome della nuova società: Naviris, che “evoca una robusta partnership a garanzia di un know-how di qualità superiore, proiettata verso uno scenario internazionale”, come riporta una nota di Fincantieri. La nuova società sarà attiva nel settore militare.

IL NOME NAVIRIS PER FINCANTIERI E NAVAL

Il nome è stato presentato a Genova durante l’ultimo Steering Committee (che si riunisce ogni trimestre alternativamente in Francia e in Italia) e rappresenta un nuovo passo in avanti nella forte collaborazione tra Fincantieri e Naval Group. L’alleanza viene definita come “una grande opportunità per entrambi i gruppi e i loro ecosistemi di migliorare la propria capacità di servire le rispettive Marine nazionali, di acquisire nuovi contratti di esportazione, di sviluppare nuove tecnologie e, in definitiva, di aumentare la competitività dei comparti navali dei due Paesi. La costituzione della JV è attesa come programmato entro la fine dell’anno”.

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