skip to Main Content

Flat tax e Pace fiscale, ecco le nuove versioni (sbiadite)

L'articolo del commercialista Giuliano Mandolesi sulle versioni di Flat tax  Pace fiscale che emergono dalla bozza di decreto fiscale in cantiere nel governo

Sebbene gli ultimi sondaggi vedano il sorpasso della Lega sul Movimento 5 Stelle, in Parlamento i numeri congelati dall’ultima tornata elettorale dicono ancora il contrario con il risultato è che il programma fiscale del governo gialloverde sembra essere sempre molto più tinto di giallo che di verde.

La NADEF e la bozza del DL fiscale (pubblicata ieri su Start Magazine) parlano chiaro: a farla da padrona sono le proposte di Di Maio & Co. mentre Salvini sta piano piano rinunciando a tutti i suoi cavalli di battaglia come la Flat Tax e ora anche la Pace Fiscale totalmente ridimensionata.

ECCO LA BOZZA COMPLETA DEL DECRETO LEGGE FISCALE

DALLA FLAT TAX GENERALIZZATA, ALLA MINI E POI LA MICRO

Il sogno della Flat Tax sembra essere posticipato a data da destinarsi.

Addirittura i passaggi di riforme intermedie che dovrebbero portare al progetto flat sembrano essere targati M5S con rimodulazione delle aliquote Irpef.

La triade Bitonci, Garavaglia e Siri sembra non aver incassato neanche l’ok dell’Ue sull’ampliamento della soglia dei ricavi per i contribuenti forfettari a 100mila euro, la cosiddetta mini flat tax, trasformata quindi da Macro a Micro con tetto massimo di ricavi/compensi fermo 65mila euro e tassazione sostitutiva al 15%.

Anche la platea di soggetti interessati è ridotta (circa 500.000 partite Iva) come minimo è anche il costo della novazione, circa due miliardi trovati grazie allo stanziamento dell’abrogata IRI (mai entrata in funzione) e dall’eliminazione dell’Ace ovvero la deduzione concessa alle imprese che si capitalizzavano.

In poche parole con una mano si è dato e con l’altra si è preso.

Sebbene mascherata come tale, anche l’agevolazione della tassazione al 15% per le società che investono in beni strumentali e stipulano nuovo contratti di lavoro è sicuramente proposta apprezzabile ma che nulla c’entra con la tassazione sostitutiva stile Flat sbandierata in campagna elettorale e che si teme essere sempre compensativa di altre probabili agevolazioni abrogate come Super ed Iper Ammortamenti.

ECCO LA BOZZA COMPLETA DEL DECRETO LEGGE FISCALE

LA PACE FISCALE

Anche il maxi condono sembra essere totalmente ridimensionato e la sanatoria che doveva essere ad ampio respiro, comprendendo anche il pre-contenzionso tributario, rischia di essere il remake di un film già visto e rivisto.

Il millantato “saldo e stralcio”, il super sconto per rimettere in bonis imprenditori usciti dal circuito economico, ha preso infatti la forma di una rottamazione renziana condita da una definizione delle liti pendenti e probabilmente da una tassazione agevolata al 15% per chi presenta dichiarazioni integrative per redditi omessi nell’ultimo quinquennio.

La Pace Fiscale diventerebbe quindi il terzo atto delle rottamazioni ma che, rispetto alle precedenti versioni, dovrebbe concedere un arco temporale per i pagamenti più lungo, si parla di 5 anni, ed un tasso di interesse estremamente ridotto lo 0,3% invece del 4,5% oltre l’immediata sospensione delle procedure esecutive con il pagamento della prima rata.

L’incasso ipotetico stimato è di circa 11 miliardi ma in questi casi è meglio non azzardare previsioni dato il flop delle precedenti edizioni.

Più interessante rispetto alla precedente è il sanatoria delle liti pendenti che dovrebbe prevedere la possibilità di definire il contenzioso in essere con il pagamento del 50% in caso di pronuncia favorevole in primo grado e del 33,33% in caso di pronuncia favorevole nel secondo; nel resto dei casi lo sconto riguarderà “solo” interessi e sanzioni.

ECCO LA BOZZA COMPLETA DEL DECRETO LEGGE FISCALE

Back To Top