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Come funzioneranno pace fiscale e rottamazione ter delle cartelle. Ecco la bozza del decreto

Nel decreto fiscale collegato alla manovra, ci saranno sia la rottamazione ter delle cartelle sia la "pace fiscale". Le due novità scatteranno nel 2019, secondo quanto emerge dalla bozza del decreto fiscale in cantiere nel governo. Ecco la bozza

Nel decreto fiscale collegato alla manovra, ci saranno sia la rottamazione ter delle cartelle sia la “pace fiscale”. Le due novità scatteranno nel 2019, secondo quanto emerge dalla bozza del decreto fiscale in cantiere nel governo.

ECCO IL TESTO INTEGRALE DELLA BOZZA DI DECRETO FISCALE CHE SARAì COLLEGATO ALLA LEGGE DI BILANCIO (MANOVRA)

Nel decreto fiscale collegato alla manovra, ossia alla legge di Bilancio, ci saranno sia la rottamazione ter delle cartelle, ancora più conveniente perché diluita in cinque anni e con la domiciliazione bancaria dei versamenti, sia la “pace fiscale” per mettere una pietra sopra alle controversie pendenti con il fisco.

Per quest’ultimo caso si pagherà il debito contestato ma, nel caso in cui l’Erario abbia già perso in primo e in secondo grado, ci sarà uno sconto deciso che puo’ dimezzare o ridurre ad un terzo il dovuto. Le due novità scatteranno nel 2019.

Ecco i contenuti previsti da una bozza del decreto fiscale che il governo conta di approvare insieme alla manovra e che quindi potrebbero ancora essere modificate in vista del varo finale.

LA ROTTAMAZIONE TER

La rottamazione Ter delle cartelle consentirà il pagamento dei debiti fiscali pendenti dal gennaio 2000, senza sanzioni e more, dilazionando i versamenti fino al 2024. L’incasso stimato è di 11 miliardi da spalmare nel quinquennio che pero’ dovranno tener conto anche di una minor propensione alla ‘riscossione’ ordinaria che pesa – stima la relazione tecnica – per 2,1 miliardi nel 2019, 1,6 miliardi nel 2018 e 1,1 miliardi nel 2019.

Potrà usufruire della nuova operazione anche chi ha aderito alla precedente rottamazione, ma sarà necessario che abbia pagato anche la rata di novembre: il resto dell’importo dovuto sarà ricalcolato dal fisco che emetterà i bollettini di pagamento dilazionati in base alle nuove norme.

Possono usufruirne anche i contribuenti colpiti dai sismi dell’Italia centrale degli anni 2016-17. Come per le versioni precedenti della rottamazione sarà l’Agenzia della Riscossione a calcolare i debiti ancora pendenti e il contribuente dovrà comunicare di voler aderire entro il 30 aprile. Il primo versamento è previsto per il 31 luglio 2019, e si potrà versare anche tutto in un’unica soluzione.

Chi sceglie la rateizzazione dovrà invece pagare per cinque anni, a luglio e novembre, con interessi pari allo 0,3% l’anno. Si potrà anche scegliere la domiciliazione di pagamenti sul conto corrente. Norme stringenti sono previste se non si versa quanto stabilito alla scadenza prevista. L’operazione vale anche per le multe stradali.

LA PACE FISCALE PER LE LITI

La cosiddetta ”pace fiscale” prende di mira le liti tributarie di ogni grado e giudizio, per i ruoli notificati fino al 30 settembre 2019. Per chiudere la controversia si dovrà pagare un importo pari al valore della controversia o, se l’Agenzia delle Entrate ha perso in primo o in secondo grado, un importo pari alla meta’ o ad un terzo della contestazione. Per ‘fare pace’ sarà necessario fare domanda entro il 16 maggio e pagare cinque rate trimestrali: tre nel 2019 e due nel 2020. L’incasso stimato dalla relazione tecnica non e’ elevato: si prevede di incassare 300 milioni il prossimo anno e 200 l’anno successivo.

ECCO IL TESTO INTEGRALE DELLA BOZZA DI DECRETO FISCALE CHE SARAì COLLEGATO ALLA LEGGE DI BILANCIO (MANOVRA)

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