È necessario che il governo insieme alle parti sociali e ai soggetti economici attui una strategia complessiva come Paese sul futuro di uno dei settori più importanti del nostro sistema industriale.
Le preoccupazioni emerse dopo la lettera inviata da Fca ai fornitori italiani — in cui dichiara di voler interrompere immediatamente le attività di ricerca, sviluppo e produzione per le auto più piccole del brand, che da ora utilizzeranno la piattaforma CMP di Psa — sono comprensibili ma rappresentano in minima parte le opportunità e le criticità che potremmo avere di fronte nei prossimi mesi.
Dobbiamo agire in sinergia con Fca, dentro una visione più globale e di largo respiro che possa avere vantaggi positivi per gli interessi del nostro Paese: stabilimenti, occupazione e tutta la filiera dell’automotive.
La recente comunicazione riguarda un accordo tra Fca e Psa precedente all’operazione di fusione ed è relativa in gran parte alle produzioni polacche. Come organizzazioni sindacali abbiamo sollecitato le associazioni di categoria a fornire l’esatta dimensione del potenziale impatto negativo, al fine di mettere in atto un’adeguata strategia sindacale.
La conferma del piano industriale di Fca e le opportunità che la fusione di Fca darà al settore automobilistico italiano sono certamente aspetti importanti da rafforzare nell’interesse dei lavoratori che rappresentiamo e dell’intera economia del Paese.
Dobbiamo però considerare la situazione complessiva del comparto, investito da forti cambiamenti tecnologici e da una gravissima crisi.
Gli incentivi alla rottamazione sono certamente una buona scossa per riattivare un mercato che si è quasi azzerato durante la pandemia, ma non possono rappresentare l’unica azione di rilancio di uno dei settori più rilevanti del Paese che sviluppa il 7% del Pil con oltre 400.000 occupati.
Chiediamo al governo e al ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli di convocare immediatamente le parti sociali al tavolo dell’automotive, per individuare insieme le risorse necessarie per il rilancio del settore, partendo dall’utilizzo dei Fondi definiti a livello europeo, considerando la futura fusione di Fca-Psa e la nascita di Stellantis, uno dei gruppi automobilistici più importanti a livello mondiale.