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Fincantieri Arabia Saudita

Export militare, come sprintano Fincantieri e Leonardo

Mentre Leonardo conquista la 14esima posizione, Fincantieri ha compiuto un balzo dalla 54esima alla 47esima posizione nella top 100 dei produttori di armi stilata da Sipri. L'analisi di Pietro Romano per Il Messaggero

 

A Fincantieri indossano l’elmetto.

LE MOSSE MILITARI DI FINCANTIERI

Il gruppo guidato da Giuseppe Bono l’anno scorso ha messo a segno, infatti, un incremento rimarchevole dei ricavi derivati dalla sua parte militare. Ha registrato una crescita del 23% in un anno, da 2,171 a 2,660 miliardi di dollari, un dato significativo anche se bisogna tener conto che il mercato marittimo è fluttuante, a causa dei tempi lunghi necessari alle sue produzioni.

EFFETTO ELMETTO PER FINCANTIERI

Fincantieri ha compiuto un balzo dalla 54esima alla 47esima posizione nella “The Sipri top 100 Arms-Producing”, l’annuale classifica dei maggiori cento produttori di armamenti redatta dal Sipri di Stoccolma, uno dei principali pensatoi del settore.

I NUMERI MILITARI

Nel 2020 il mercato mondiale dei sistemi d’arma è aumentato dell’1,3% a 530 miliardi di dollari. Rispetto al 2015 l’incremento segna un +17% circa. In cima alla graduatoria cinque gruppi Usa. Ancora una volta in testa è Lockheed Martin, produttore dell’aereo da combattimento F-35. La prima società europea è la britannica Bae Systems (sesta) seguita da tre società cinesi.

IL CONFRONTO TRA LEONARDO E FINCANTIERI

Leonardo è 13esima e ha guadagnato un posto pur segnando un arretramento dell’1,5% anno su anno con un fatturato militare di 11,160 miliardi. Tra Leonardo e Fincantieri assommano a 13,8 miliardi di dollari le vendite delle due aziende italiane, pari al 2,6% del totale mondiale. Anche se a questi introiti andrebbe aggiunta la quota parte di Mbda, il consorzio missilistico europeo di cui Leonardo detiene il 25%, che ha registrato vendite per 4,050 miliardi di dollari.

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