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Exor non giocherà più con la Juventus?

Il Giornale scrive che Exor vuole vendere la Juventus, il gruppo di Agnelli-Elkann smentisce e sui social si fa notare che lo scoop del quotidiano diretto da Sallusti non è tanto uno scoop...

Meglio evitare l’uso del termine “terremoto”, visto il dramma del Marocco. Ma la prima pagina del Giornale di stamani ha certamente smosso le acque del panorama calcistico e imprenditoriale italiano.

LA NOTIZIA

Con un’esclusiva a firma di Tony Damascelli e Osvaldo De Paolini, fresco di ritorno sul quotidiano berlusconiano dopo l’uscita controversa dal Messaggero, Il Giornale ha titolato: “Juventus in vendita. Il tramonto di casa Agnelli. In corso le grandi manovre per preparare l’addio al club”.

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Juventus in vendita, perché? Tutto è ricondotto, dal dopo-Calciopoli, alla presidenza di Andrea Agnelli. “Capace di grandiosi risultati calcistici”, scrivono Damascelli e De Paolini, “ma, al tempo stesso, attore di una lenta e inesorabile caduta nelle sabbie mobili di bilanci drammatici, nonostante ricapitalizzazioni per 500 milioni da parte di Exor”. I numeri del dramma non più sostenibile, secondo Il Giornale, sono questi: “Perdite per 240 milioni, ricavi inferiori a 600 milioni, debiti addirittura superiori e un valore di Borsa di 800 milioni”.

Cui bisogna aggiungere le vicende sportive-giudiziarie che hanno portato all’esclusione dalle coppe europee, alle dimissioni in massa del precedente cda. Insomma, a una rifondazione tecnica della dirigenza.

E allora, Juve in vendita per non meno di un miliardo e mezzo.

LA SMENTITA DELLA PROPRIETA’

Mentre sui social e sui siti d’informazione sportiva rimbalzava lo scoop, Exor non ha perso tempo nel diffondere la secca smentita. “Le ipotesi ventilate da un quotidiano sulla cessione della Juventus sono destituite di ogni fondamento”, ha reso noto un portavoce della holding.

Come riportato da Calcio e Finanza, “nel frattempo, come prevedibile, le voci di una possibile cessione hanno avuto il loro effetto in Borsa, con il titolo che è cresciuto di oltre il 4% in apertura fino a 0,33 euro per azione. Il dato si è poi assestato successivamente alla smentita di Exor – che ha parlato di voci destituite di fondamento – rimanendo in crescita di poco meno dell’1% a 0,3174 euro”.

CHI E’ TONY DAMASCELLI, TIFOSO DELLA JUVENTUS

Uno dei due autori dell’articolo, Damascelli, è un giornalista e opinionista classe ’49. Nell’ambito di Calciopoli fu sospeso per 4 mesi.

Spesso molto severo con la Juventus (pur essendone tifoso, così si vocifera tra gli storici colleghi del Giornale), negli anni ha spesso diviso la tifoseria bianconera e non solo con le sue analisi e opinioni. Nel 2011, ad esempio, l’associazione Giù le mani dalla Juve querelò Damascelli per un presunto accanimento contro Andrea Agnelli.

Spulciando tra i commenti social alla notizia pubblicata stamani sul Giornale, la credibilità del giornalista Damascelli è dibattuta da diversi utenti che ricordano come non sia la prima volta che venga avanzata l’ipotesi di cessione dagli Agnelli della Juventus. Da più parti si invocano anche le possibilità di ricorso della società bianconera, che in quanto quotata in Borsa deve a maggior ragione tutelare la propria immagine da notizie infondate. Se queste lo sono davvero, ovviamente.

Come ricorda sull’edizione online il quotidiano sportivo torinese Tuttosport, “nei mesi scorsi, precisamente a metà maggio, erano uscite altre indiscrezioni, rilanciate dall’agenzia di stampa Reuters, secondo cui la Juventus era alla ricerca di un socio minoritario importante da far entrare in società per riportare il club ad alti livelli. Exor aveva smentito, ma sicuramente c’è interesse da parte di investitori che gravitano attorno agli Usa, visto il forte legame”. Dunque, vedremo se emergerà altro di sostanzioso sul futuro della proprietà della Juventus.

LA SITUAZIONE DELLA JUVENTUS

Detto della situazione critica delle finanze bianconere, i costi della rosa attuale del club zebrato si aggirano sui 130 milioni per quanto riguarda gli ingaggi. Il valore lordo del salario percepito dall’organico nella scorsa stagione sfiorava i sei milioni in media.

Il calciomercato estivo juventino, come noto, non ha portato nuovi campioni alla Continassa. Dopo la chiusura della querelle di un possibile scambio Vlahovic-Lukaku, la nuova gestione guidata dall’ex ds del Napoli Cristiano Giuntoli ha optato per la valorizzazione di chi in rosa c’era già. La Juve deve tornare al titolo di campione d’Italia che manca dal 2020 con Sarri in panchina.

OLTRE LA JUVENTUS, L’IMPERO EXOR

Tornando alla proprietà Exor, “Torino non è più al centro dell’interesse degli Agnelli, quella che era la Fabbrica Italiana Automobili Torino si è trasformata in una società di investimento con sede olandese e diverse partecipazioni anche in società del lusso (Louboutin) e medicali (Mérieux, Lifenet, Healthcare), un respiro nuovo che ha portato Exor a una solidità certa, oltre 41 miliardi di ricavi aggregati con un utile di 4,2 miliardi e un valore di Borsa pari a 20 miliardi”, hanno sottolineato ancora Damascelli e De Paolini sul Giornale di stamani.

C’è poi il fronte editoriale, anch’esso fortemente in crisi per quanto riguarda le testate italiane del gruppo Gedi. Che a maggio hanno registrato ancora una evidente perdita di copie diffuse, unita alla recente dismissione dell’impero dei quotidiani locali. Dal Tirreno di Livorno al Mattino di Padova. Mentre a livello internazionale Exor controlla L’Economist. E queste, almeno, sono notizie non smentibili.

– Leggi anche: La Serie A di calcio riparte oggi: ecco gli stipendi dei calciatori

 

(Articolo pubblicato su Policy Maker)

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