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Zegna

Investindustrial e Zegna snobbano la borsa di Milano e vanno a New York

Il gruppo di moda Ermenegildo Zegna ha firmato un accordo di fusione con Investindustrial Acquisition. L'obiettivo è quotarsi alla Borsa di New York entro fine anno. Tutti i dettagli

 

Ermenegildo Zegna, gruppo italiano di abbigliamento di lusso maschile, ha firmato oggi un accordo di fusione con Investindustrial Acquisition, la SPAC della società finanziaria Investindustrial, con l’obiettivo di quotarsi alla borsa di New York entro la fine del 2021.

L’operazione dovrebbe concludersi entro il quarto trimestre dell’anno, dietro voto favorevole dell’assemblea degli azionisti di Investindustrial Acquisition. La famiglia Zegna manterrà il controllo della sua azienda, con una partecipazione del 62 per cento circa.

IL VALORE DELLA FUSIONE

L’entità che nascerà dalla fusione avrà un valore d’impresa iniziale di 3,2 miliardi di dollari, e una capitalizzazione di mercato di 2,5 miliardi.

Stando alle previsioni, l’operazione genererà proventi lordi per circa 880 milioni. Di questi, 225 milioni proverranno da un accordo di acquisto a termine con Strategic Holding Group, società statunitense attiva nel settore finanziario, che arriverà a possedere l’11 per cento circa della società.

NUMERI E MERCATI DI ZEGNA

Ermenegildo Zegna, amministratore delegato dell’azienda e nipote dell’omonimo fondatore, ha dichiarato che  “continueremo ad investire in creatività, innovazione, talento e tecnologia per sostenere la nostra leadership nel mercato globale del lusso”. L’azienda ha intenzione di continuare a controllare l’intera filiera dei suoi prodotti – realizzazione, marketing e commercializzazione – e di investire nella digitalizzazione delle operazioni.

Nel 2018 il gruppo Zegna – con sede a Valdilana, in Piemonte – ha riportato un fatturato di 1,1 miliardi di euro. Il 90 per cento delle vendite del gruppo è rappresentato dalle esportazioni, con la Cina come mercato di destinazione principale.

A fine dicembre 2020, Zegna era presente in ottanta paesi del mondo con 296 negozi monomarca. Il luxury leisurewear, cioè l’abbigliamento casual ma di lusso, vale oggi oltre la metà dei suoi ricavi; nel 2016 rappresentava il 38 per cento.

IL COMMENTO DI INVESTINDUSTRIAL

Sergio Ermotti, presidente di Investindustrial Acquisition, ha detto che la SPAC “è stata creata proprio per operazioni di questo genere: portare in borsa una società ben gestita con fondamentali solidi e un forte potenziale di crescita come Zegna”.

PERCHÉ NEW YORK E NON MILANO

L’amministratore delegato Ermenegildo Zegna ha dichiarato che “con la quotazione saremo più forti e visibili”. Ha precisato di non avere “niente contro la Borsa italiana”, e che la scelta di New York per la quotazione si deve semplicemente all’opportunità di fusione con Investindustrial Acquisition. Zegna ha poi aggiunto che “l’America non è mai stata importante come in questo momento”.

I MERCATI PUNTATI DA ZEGNA

Zegna ha detto che le vendite in Cina – il mercato più importante del gruppo – hanno iniziato ad accelerare già dall’anno scorso, nonostante la crisi pandemica. Oltre alla Cina, l’azienda fa sapere che si concentrerà anche sugli Stati Uniti e sull’emirato di Dubai.

“Il 2020 è stato l’anno più difficile al quale abbia mai assistito: abbiamo tagliato del 20 per cento i costi organici”, ha dichiarato il dirigente.

I FATTORI ESG

Andrea Bonomi, fondatore di Investindustrial, ha spiegato che l’investimento in Ermenegildo Zegna è dovuto all’iconicità e alla riconoscibilità internazionale del marchio, alle sue prospettive di crescita e al fatto che sia “ben gestito, con un’ottima governance”.

A proposito di governance, Zegna ha detto che sia il gruppo da lui amministrato, sia i soci di Investindustrial porranno particolare attenzione ai valori ESG, da lui definiti “molto importanti nel mondo del private equity”.

ESG è una sigla – sta per Environmental, social and corporate governance – che indica quei parametri che “misurano” la sostenibilità ambientale, sociale e di governance di un investimento finanziario o di un’impresa.

LE BANCHE COINVOLTE NELL’OPERAZIONE

UBS Investment Bank è consulente finanziario del gruppo Zegna, mentre lo studio legale Sullivan & Cromwell è consulente legale.

I consulenti finanziari di Investindustrial Acquisition sono invece Deutsche Bank, Goldman Sachs, JPMorgan Securities e Mediobanca; i consulenti legali sono gli studi Chiomenti e Kirkland & Ellis.

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