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Tutte le mire economiche di Macron in Ucraina

Macron Pfizer

Il corsivo di Giuseppe Gagliano

 

Chi osserva da anni gli attori che si muovono sullo scacchiere internazionale ha ormai acquisito uno sguardo disinibito – e molto spesso cinico – nei confronti delle scelte poste in essere dai primi ministri come dai direttori dei servizi di sicurezza.

A cosa stiamo alludendo con questa sibillina premessa?

Al fatto semplicemente che i viaggi che Macron ha compiuto in questo ultimo periodo in Ucraina non erano solo finalizzati a fare da paciere, da intermediario tra Ucraina e Russia per presentarsi come il leader di riferimento dell’Unione Europea – emarginando di fatto la Germania e soprattutto l’Italia -, ma erano anche fatti per siglare accordi di natura commerciale.

Infatti la società statale ucraina dell’industria della difesa Ukroboronprom e la francese Thales hanno siglato un accordo di cooperazione in materia di sicurezza.

Anche se i dettagli di questa cooperazione tutt’altro che inusitata e inusuale non sono stati rivelati, si presume che la multinazionale francese intenda aprire uffici commerciali in Ucraina ma soprattutto è interessata a fornire all’Ucraina strumenti efficienti per la difesa del perimetro del cyberspazio.

Tuttavia non dimentichiamoci – come ha di recente osservato Roberto Favazzo – che il maggiore contributo nel settore della cybersicurezza dato all’Ucraina fino a questo momento è venuto dagli Stati Uniti.

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