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Elezioni Enasarco, perché il Tar disarma il ministero del Lavoro

Tutte le ultime novità su Enasarco, l’ente previdenziale degli agenti di commercio e dei consulenti finanziari    Il 15 giugno il ministero del Lavoro e delle politiche sociali ha intimato alla fondazione Enasarco di avviare a luglio le elezioni per il rinnovo degli organi associativi della Fondazione per completarle entro il 10 agosto. La missiva…

 

Il 15 giugno il ministero del Lavoro e delle politiche sociali ha intimato alla fondazione Enasarco di avviare a luglio le elezioni per il rinnovo degli organi associativi della Fondazione per completarle entro il 10 agosto.

La missiva giungeva dopo una lunga querelle tra il ministero e l’ente previdenziale degli agenti di commercio e dei consulenti finanziari nata sulla decisione di Enasarco di sospendere a causa del lockdown le elezioni previste per lo scorso aprile.

Il diktat del ministero del Lavoro è stato impugnato da Enasarco che si è rivolta al Tar chiedendo la sospensiva del provvedimento in attesa del giudizio di merito, previsto per il 4 agosto.

Ieri il Tar del Lazio ha accolto la richiesta di sospensiva, riconoscendo a Enasarco il fumus bonus juris e le ragioni secondo cui l’ingiunzione ministeriale avrebbe potuto determinare ricorsi e danno erariale.

Tutto rimandato al 4 agosto, quindi, per il giudizio finale del Tar? Non proprio.

Intanto perché di fatto il 4 agosto già supera la data nella quale secondo il ministero le elezioni si sarebbero dovute riattivare e poi perché Enasarco ha già convocato per il 21 luglio un consiglio di amministrazione straordinario per discutere la ripresa dell’iter elettorale.

La decisione del Tar disarma quindi il ministero vigilante che tra le righe ha più volte evocato la possibilità di commissariare Enasarco, ed è ora costretto ad attendere l’evoluzione degli eventi.

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