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Stellantis

Ecco quanto guadagnano Elkann, Tavares e Manley con Stellantis

Il gruppo Stellantis, sulla base di risultati del 2022, ha destinato 2 miliardi di euro per premiare tutti i dipendenti. Ma ci sono lauti emolumenti a favore anche di chi fa parte del consiglio di amministrazione

Al momento la crisi dell’automotive non pare riguardare Stellantis, che ha chiuso il 2022 con un utile netto salito del 26% a 16,8 miliardi di euro e ricavi netti aumentati del 18% a 179,6 miliardi di euro.

L’utile operativo adjusted è cresciuto del 29% a 23,3 miliardi di euro, con un margine del 13%, grazie al contributo di tutte le aree geografiche. Il free cash flow industriale ammonta a 10,8 miliardi di euro (+78%), iniziando a mostrare miglioramenti per raggiungere l’obiettivo del piano al 2030 di un free cash flow industriale superiore a 20 miliardi di euro. In questo quadro le sinergie nette hanno raggiunto 7,1 miliardi di euro, con 2 anni di anticipo rispetto ai target annunciati alla fusione tra Fca e Psa di raggiungere sinergie per 5 miliardi di euro al 2024. La liquidità industriale disponibile al 31 dicembre 2022, infine, ammonta a 61,3 miliardi di euro.

Poi, come si ricordava qui, basta guardare la situazione in cui versano diversi stabilimenti italiani, costretti all’operatività in singhiozzo e in una Cig praticamente perenne, per comprendere che la situazione sia tutt’altro che rosea e strida persino con la cedola da 4,2 miliardi che Stellantis ha staccato a favore dei suoi azionisti.

STELLANTIS: ELKANN SALE, TAVARES SCENDE

Ma ci sono altri numeri che stridono con la situazione italiana. Nel 2022, il gruppo Stellantis ha contabilizzato poco più di 31,5 milioni di euro per il consiglio di amministrazione, rispetto ai circa 28,8 milioni di euro dell’anno precedente, con una fetta di 15,4 milioni di incentivi di lungo termine da corrispondere come bonus solo al raggiungimento di determinati obiettivi. È quanto emerge dalla relazione di bilancio depositata presso la Sec, l’autorità statunitense di controllo dei mercati finanziari.

Si scopre così che il presidente John Elkann ha ricevuto 952 mila euro, praticamente centomila euro in più rispetto agli 860 mila dell’anno scorso. Il Ceo Carlos Tavares, ha beneficiato di una retribuzione di 14,9 milioni, ovvero 2,1 milioni in meno rispetto all’anno scorso. Il 91% è comunque rappresentato da componenti variabili come bonus o premi, mentre il salario fisso è rimasto sostanzialmente stabile intorno ai 2 milioni di euro. Invariati anche i benefit post-mandato (2,37 milioni).

E ci sono pure i compensi dell’ex amministratore delegato della Fiat Chrysler, Mike Manley, che ha ricevuto l’ultimo pagamento legato agli accordi della fusione con la PSA: si tratta di quasi 51,2 milioni corrisposti lo scorso marzo.

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