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Intesa Sanpaolo Igenius

Ecco le aziende alle quali Intesa Sanpaolo vende i crediti

Tutte le ultime mosse di Intesa Sanpaolo sulla cessione dei crediti. L’articolo di Emanuela Rossi

Prosegue l’attività di cessione di crediti edilizi da parte di Intesa Sanpaolo. L’ultima operazione a riguardo, la quarta, riguarda Unoenergy, operatore attivo nella fornitura di gas naturale, energia elettrica e servizi di efficientamento energetico. L’accordo, anticipato il 7 dicembre scorso dal Sole 24 Ore, ha una durata di quattro anni, vale 500 milioni di euro e, come per gli altri sottoscritti negli ultimi tempi, è relativo a crediti tracciabili ossia legati a opzioni comunicate dopo il 1° maggio 2022.

CHI È UNOENERGY

Attiva dal 2004 soprattutto nella vendita di gas naturale a clienti nel territorio italiano, la società è guidata dal presidente Walter Lagorio e dall’amministratore delegato Fabio De Martini. Con un capitale sociale di 50 milioni di euro, al 30 giugno scorso Unoenergy contava 406 addetti. Per quanto riguarda il conto economico al 30 settembre 2021 i costi erano pari a oltre 41,5 milioni, in crescita del 34% rispetto al periodo 30 settembre 2019-30 settembre 2020. In aumento anche i proventi e gli oneri finanziari a 11,4 milioni (+15% su anno) e l’utile a più di 38,7 milioni (+50% su anno). Sempre al 30 settembre 2021 il patrimonio netto ammontava a poco più di 129 milioni (+23% su anno), le imumobilizzazioni superavano i 68 milioni (-1,4%), l’attivo sfiorava i 355 milioni (+22%) e i debiti superavano i 211 milioni (+20%).

LE PRECEDENTI CESSIONI

Come si diceva, quella con Unoenergy è la quarta maxioperazione annunciata dal gruppo di Carlo Messina sebbene, come ricorda Il Sole 24 Ore, ne siano state effettuate anche altre. La prima, del valore di 200 milioni, è stata fatta con Autotorino, dal 2015 primo concessionario in Italia, cui era seguita quella con Sideralba di Napoli, azienda siderurgica del gruppo Rapullino, sempre del valore di 200 milioni. Poi la cessione più importante, di un pacchetto da 1,3 miliardi di crediti fiscali, con Ludoil Energy. “La strada della quarta cessione – scrive il quotidiano confindustriale -, comincia così a mostrare numeri importanti, anche nel computo delle cifre che finora hanno mosso le agevolazioni fiscali legate alla casa e le operazioni di cessione dei crediti. Bisogna considerare, infatti, che la tax capacity di Intesa è pari a circa 21 miliardi di euro. E che il gruppo ha finora acquisito 12 miliardi di crediti fiscali, a fronte di richieste per oltre 30 miliardi”.

IL RECENTE ACCORDO CON LUDOIL ENERGY

Come si diceva, l’ultimo accordo in ordine di tempo finora era quello siglato con Ludoil  Energy, secondo il quale Intesa Sanpaolo cederà 1,3 miliardi di crediti. In particolare, il gruppo bancario e la società energetica campana hanno siglato un’intesa per la riscossione dei crediti fiscali legati ai Bonus Edilizi e al Superbonus. In una nota congiunta si rileva che “la nuova cessione riguarderà i crediti acquistati dal primo maggio 2022, identificati dal codice univoco introdotto dall’Agenzia delle Entrate”. E ancora: il contratto siglato tra Intesa Sanpaolo e Ludoil Energy risponde alla logica di riavviare progressivamente il mercato della cessione dei crediti. Per la banca guidata da Messina, si sottolinea ancora, l’obiettivo è quello di continuare a coinvolgere un cospicuo numero di imprese “per ampliare la propria capacità fiscale, oggi satura”.

CHI È LUDOIL ENERGY

Ludoil Energy, guidata da Donato Ammaturo (presidente e amministratore delegato), opera dal 2017 nel settore energetico, in particolare nella logistica infrastrutturale e nelle rinnovabili. La società ha un capitale sociale di 15 milioni di euro ed è controllata al 100% da Ammaturo. L’ultimo bilancio, al 31 dicembre 2021, si è chiuso con un risultato negativo: la perdita ammontava a oltre 1 milione di euro, in aumento rispetto al rosso di 940mila euro del 2020. Inoltre, per l’azienda campana sono aumentati i costi di produzione: da 426mila euro nel 2020 a 838mila nel 2021.

Tuttavia, nel precedente esercizio il gruppo ha raggiunto l’obiettivo di oltre un miliardo di euro di fatturato: 1.090.240.203 di euro nel 2021 per una crescita del 165% rispetto al 2020. Il patrimonio netto esistente, sempre al 31 dicembre 2021, è pari a 146.278.46 mentre era pari a 147.337.567 al 31 dicembre 2020. E ancora: le immobilizzazioni erano pari a 166.785.846 euro, in rialzo dai 161.822.399 euro del precedente esercizio. Infine il totale dei debiti è salito a quota 97.224.370 euro da 39.183.801 di un anno prima.

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