Orcel a tutto campo su Unicredit in Commerbank: le ragioni della mossa, il dialogo che c’è stato con il governo tedesco e le tre strade adesso che si aprono per il gruppo bancario italiano nell’istituto tedesco.
Ecco parole e scenari di Andrea Orcel, ceo di Unicredit.
CHE COSA HA DETTO ORCEL DI UNICREDIT SU COMMERZBANK
“La mossa su Commerzbank è un test di prova per l’Europa”. Lo ha detto il ceo di Unicredit, Andrea Orcel, nel corso della 29esima Financials Ceo Conference di Bank of America, a proposito del 21% in Commerzbank . “Possiamo mantenere, aumentare o vendere la quota”, ha aggiunto.
UNICREDIT, COMMERZBANK E IL TEST PER L’EUROPA
Un’aggregazione con Commerzbank “pensiamo che aggiungerebbe molto valore, pensiamo che sarebbe la cosa migliore per entrambe le banche, per entrambi i gruppi di azionisti, per i dipendenti di entrambe le banche, per i clienti, avere una banca piu’ forte in un momento in cui l’Europa si trasforma”, ha rimarcato Orcel: “Questo è positivo per la Germania e pensiamo che sia un test per l’Europa, per dimostrare se possiamo unirci e creare banche piu’ forti che possono sostenere l’economia e la crescita che deve accelerare”.
I MOTIVI DELLA MOSSA DI UNICREDIT IN COMMERZBANK
“Siamo un grande azionista” e ora “un azionista strategico” e “abbiamo fatto un investimento legato al fatto che Commerzbank si adatta alle nostre metriche”. Orcel ha sottolineato che in base prezzo al quale la banca italiana ha fatto l’investimento il ritorno è “ben superiore al 15%” e ha segnalato che Unicredit si è coperta da eventuali cali di valore.
I 3 SCENARI DI UNICREDIT IN COMMERZBANK
“D’ora in avanti ci sono `tre alternative: rimaniamo così e aiutiamo Commerzbank a cristallizzare il valore inespresso che crediamo ci sia”; “troviamo il modo di fare una cosa più grande, ma per farlo entrambe le parti devono volerlo”; oppure se quel che c’è “non funziona vendiamo e auspicabilmente nel nostro capitale tornerà di più di quanto è uscito e lo distribuiremo agli azionisti”.
Il numero uno di Unicredit ha detto: “Non abbiamo bisogno di fare qualcosa insieme” a Commerbank, “non siamo obbligati a farlo”. “Se la domanda è se saremo costretti a farlo a termini che non convincono, la risposta è no”, ha aggiunto e ha ripetuto che “tutti gli scenari sono aperti, non ce ne è uno dominante”.
POSTI NEL CDA DI COMMERZBANK?
“Non chiederemo posti nel consiglio di Commerzbank”. Lo ha affermato il ceo di Unicredit Andrea Orcel in risposta alle domande degli investitori durante la Bank of America ceo conference. “Siamo un investitore” e “di solito non credo che gli investitori abbiano un posto nel consiglio di amministrazione”, ha spiegato Orcel. “In questo caso specifico, non penso sia opportuno che abbiamo un posto nel board perché siamo anche un concorrente. Non credo sia corretto”.
ORCEL SUL GOVERNO TEDESCO
“Direi, più genericamente, che abbiamo parlato, ripetutamente, con molti stakeholder di Commerzbank e quindi quando siamo stati invitati a comprare il 4,5%” dello Stato tedesco “ci è parso che fosse la normale conseguenza di quel processo”. Così Orcel ha replicato a chi gli chiede se nel percorso che ha portato a detenere una quota potenziale del 21% in Commerzbank la banca si sia confrontata con il governo tedesco: “Credo che ogni banca che fa una mossa del genere ha la tendenza di parlare a tutti gli stakeholder rilevanti e non solo una volta, ma più di una volta, per verificare se almeno nella valutazione iniziale la maggior parte degli stakeholder sia nel posto giusto”, sottolinea il banchiere. “Ma siamo piu’ che disponibili a riaprire quel dialogo e ad avere un dialogo costruttivo con tutti gli stakeholder”, assicura, ricordando che l’obiettivo di UniCredit e’ ‘trovare un punto di equilibrio tra azionisti, dipendenti, clienti e comunita” e che questo ‘non si puo’ fare senza un vasto supporto tra gli stakeholder”.
I PROSSIMI UTILI DI UNICREDIT
L’utile netto di Unicredit quest’anno sarà di ‘”oltre 9 miliardi’. Il ceo di Unicredit Andrea Orcel ha alzato così l’asticella rispetto alle indicavano il risultato netto sopra 8,5 miliardi Orcel ha espresso fiducia che, tolti investimenti, la banca segni un utile di 10 miliardi: “questo è il numero pulito”, ovviamente escludendo le dta’, ha detto nel corso della Bofa ceo conference.
GLI INVESTIMENTI DI UNICREDIT
Tuttavia, ha spiegato Orcel, “abbiamo detto che faremo investimenti e siamo più vicini alla fine dell’anno, quindi abbiamo più visibilità su cosa possono essere questi investimenti – ha proseguito . Pensiamo che l’anno segnerà un utile netto di oltre 9 miliardi”. “Questo numero si confronta con gli 8,6 miliardi del 2023”.
UNICREDIT VISTA DA ORCEL
“Sono sicuro che siate tutti interessati all’investimento che stiamo facendo in Commerzbank, ma per prima cosa voglio sottolineare che l’attenzione della squadra è su UniCredit, lo spettacolo principale è Unicredit. Siamo completamente concentrati su quello, il resto è un investimento”, aveva premesso Orcel rivolto agli investitori nel corso della Bank of America ceo conference. `Siamo la banca più efficiente in Europa, quella che genera più capitale a livello organico’, ha sottolineato aggiungendo che Unicredit può realizzare una crescita degli utili e di distribuzione agli azionisti superiori ai concorrenti. La storia del gruppo “è passata dall’essere quella di una trasformazione a quella di un leader del settore”.
DEUTSCHE BANK SI DEFILA
Intanto Deutsche Bank si tira fuori dalla partita su Commerzbank, che vede impegnata Unicredit nel tentativo di conquistare la banca tedesca. “Penso che abbiamo ancora del lavoro da fare prima di essere veramente posizionati per partecipare al consolidamento”, ha dichiarato il cfo di Deutsche Bank, James von Moltke, interpellato su un potenziale interesse per Commerz nel suo intervento alla Bofa ceo conference, secondo quanto riporta Bloomberg. “Ad essere onesti, trarremo un po’ di vantaggio, almeno nel breve periodo, dalle turbolenze di due dei nostri concorrenti”.