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Bnl

Ecco i nuovi scazzi in Bnl su Axepta e Hitrac

Che cosa sta succedendo in Bnl? Tutte le nuove tensioni. Fatti e indiscrezioni nell'articolo di Emanuela Rossi.

 

Sono ancora scintille fra Bnl, gruppo Bnp Paribas, e i sindacati di categoria Fabi, First, Fisac, Uilca e Unisin. L’ultimo mese è stato caratterizzato da due scioperi – il 27 dicembre e il 24 gennaio – indetti contro il piano industriale della banca che secondo le sigle sindacali porterebbe tra l’altro alla chiusura di alcune filiali (con ricadute in termini di mobilità funzionale e geografica) e alla carenza di organico nelle altre, alla cessione del pacchetto di controllo di Axepta e all’esternalizzazione mediante cessione del ramo d’azienda dell’IT.

La dialettica è accesa anche per un caso specifico ovvero il distacco di 14 dipendenti Bnl in Hitrac, società che si occupa di manutenzione di impianti tecnologici. Un passo che potrebbe preludere, temono i sindacati, a una cessione di ramo d’azienda.

LA LETTERA DELL’AZIENDA SULLA SENTENZA DEL TRIBUNALE DI ROMA…

Il 5 gennaio scorso la Bnl ha inviato una lettera a Fabi, First, Fisac, Uilca e Unisin – che Startmag ha potuto leggere – riferendo che il Tribunale di Roma – con sentenza del 26 novembre 2021 – “ha dichiarato la sussistenza del rapporto di lavoro subordinato in capo a Bnl” dei 14 lavoratori distaccati in Hitrac “per un periodo non inferiore ai 12 mesi”. Per loro il gruppo bancario ha detto di aver creato l’apposita struttura organizzativa HeadQuarters & Legale Entities Support in modo da poter “svolgere attività lavorative e mansioni compatibili con la propria qualifica” e anzi arrivare a una “valorizzazione del personale individuato” per cui “rispetto alla situazione in atto, non si evidenziano ricadute”.

In particolare, sottolinea Bnl, “i dipendenti permangono a tutti gli effetti in forza a Bnl”, “la titolarità del rapporto di lavoro” resterà in capo alla banca “compresi gli obblighi di retribuzione, contribuzione, previdenziale e assicurazione obbligatoria” e con applicazione della contrattazione di secondo livello. Il distacco, peraltro, potrà essere concluso in anticipo “qualora il lavoratore venisse assegnato ad altra mansione”.

… E LA RISPOSTA DEI SINDACATI

Le cinque organizzazioni sindacali due giorni dopo hanno risposto a Bnl notando che “per poter formulare le previste ‘osservazioni’ sindacali sulle motivazioni del distacco, sui trattamenti, sulla durata dello stesso, è importante poter prendere anzitutto visione del citato provvedimento del Tribunale di Roma, pur depurato dei dati oggetto di privacy, in ordine al quale riteniamo di avere un interesse meritevole di tutela, connesso alla presente procedura contrattuale”.

In attesa di poter leggere il documento, hanno aggiunto Fabi, First, Fisac, Uilca e Unisin, si sono formulate delle riserve sulla necessità di creare un’apposita struttura organizzativa cui assegnare i 14 dipendenti e che ciò può “costituire per loro un potenziale pregiudizio proprio nella mancata parificazione al resto dei lavoratori” del gruppo. Peraltro “l’interesse di Bnl a che il personale possa svolgere attività lavorative e mansioni compatibili con la propria qualifica non si persegue al meglio mediante il ricorso al distacco” del personale, una misura che anzi “potrebbe apparire come un modo per aggirare la disposizione del giudice”.

L’INCONTRO TRA LE PARTI

Venerdì 21 gennaio, poi, le parti si sono incontrate per parlare della questione e – ribadendo le motivazioni del distacco – Bnl ha rilevato che i 14 dipendenti distaccati hanno “competenze, qualifiche e professionalità diverse e incompatibili con quelle propriamente afferenti all’attività bancaria” e invece “la banca ha interesse” a che possano continuare “a svolgere attività lavorative e mansioni compatibili con la propria qualifica”. Tutto ciò – si legge nel verbale – secondo il gruppo è fattibile “attraverso il distacco in Hitrac Engineering Group S.p.A.” la quale ha “confermato di avere ambiti di utilizzo compatibili con la qualifica, la professionalità e le conoscenze tecniche di ognuno”. Peraltro il distacco “non avrà ricadute sui lavoratori coinvolti in quanto i dipendenti permangono a tutti gli effetti in forza a Bnl”.

Non ci stanno però i sindacati secondo cui “il distacco costituisce un palese e gravissimo atto di aggiramento della sentenza” di cui l’assunzione dei 14 lavoratori alle dipendenze della Bnl è “una doverosa esecuzione”. Da quanto si evince dal verbale, le organizzazioni hanno evidenziato come non sussista “alcuna incompatibilità, né sul piano formale, né su quello sostanziale, tra le specifiche competenze dei 14 lavoratori e le attività più propriamente di natura bancaria” e come l’interesse della banca al distacco appaia “assolutamente inconsistente” visto che le attività possono essere svolte “senza la necessità di ricorrere al distacco”. Il timore dunque è che “la costituzione della struttura organizzativa HeadQuarters & Legale Entities Support rappresenta una evidente azione finalizzata a precostituire un ramo d’azienda per una possibile prossima cessione”, scenario che la Bnl “si è rifiutata di escludere categoricamente”.  Le cinque sigle durante l’incontro hanno anche continuato a chiedere di avere la sentenza del Tribunale di Roma e “la casistica completa delle sentenze avverse che hanno determinato assunzione di personale”. Un fenomeno che “risulta su base empirica piuttosto frequente e comunque tale da rendere legittima la richiesta di un confronto” non limitato solo alla questione Hitrac.

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