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Borsa

Come votano i mercati dopo la fine del governo M5S-Lega

Fatti, commenti e analisi

 

Il mercato ieri ha accolto con favore la caduta del governo italiano. Lo spread Btp/Bund, infatti, dopo essere rimasto in mattinata vicino ai 220 punti base, è sceso e ha chiuso la seduta a 203 punti base. Ma restano tanti gli interrogativi su cosa accadrà ora. Matteo Ramenghi, chief investment officer Ubs WM Italy ha analizzato scenari e outlook sui mercati alla luce delle dimissioni del Premier Conte di ieri in una nota intitolata “Pm Conte resigns, what next?”. Ecco cosa emerge.

CHE COSA SI ATTENDE GOLDMAN SACHS DALLA CRISI DI GOVERNO

ECCO I TRE SCENARI DOPO LA FINE DEL GOVERNO M5S-LEGA

“Vediamo tre possibili scenari che classifichiamo in base alla loro probabilità in questo momento”, dice l’esperto. Il primo scenario è quello di “un governo con un mandato limitato per approvare il bilancio 2020 con una legge che eviti un aumento dell’Iva prima di tornare alle urne. Questo potrebbe coinvolgere M5S, Pd e forse altre parti e si concentrerebbe sulla disciplina fiscale e la sostenibilità ambientale”, si legge nella nota. Un secondo scenario consiste in “elezioni anticipate alla fine di ottobre. In questo scenario, pensiamo che la coalizione di centrodestra sarebbe molto probabilmente vincente, ma la campagna elettorale potrebbe avere toni populisti. Inoltre, l’aumento dell’Iva
potrebbe scattare e avrebbe un impatto sulla crescita del pil 2020”, dice l’esperto che vede come terzo scenario “un rimpasto del governo M5S-Lega, che sembra improbabile al momento”.

I NODI FISCALI E LE PROSSIME TAPPE

Ramenghi sottolinea come il timing sia cruciale perché il calendario fiscale è pressante. “Se le elezioni si verificassero alla fine di ottobre, allora il nuovo governo non sarebbe in grado di redigere il nuovo bilancio in tempo per approvarlo entro la fine dell’anno. A causa delle clausole di salvaguardia approvate dal governo Monti, la mancata approvazione di una legge di bilancio implicherebbe un aumento dell’Iva di 3 punti percentuali, spingendola al 25% (ossia 23 miliardi di euro, che equivalgono all’1,3% del pil). Tale aumento dell’Iva avrebbe probabilmente un impatto crescita del pil l’anno prossimo”, avverte Ramenghi. Mentre “un governo in carica nel preparare il bilancio 2020 può adottare tagli alla spesa o imposte diverse dall’Iva con un impatto più limitato domanda interna”, aggiunge l’esperto di Ubs WM.

CHE COSA SI ATTENDE GOLDMAN SACHS DALLA CRISI DI GOVERNO

LE DIFFICOLTA’ ECONOMICHE

Peraltro il contesto non è semplice. ” Abbiamo ridotto le nostre previsioni di crescita per l’Italia di 0,2 punti percentuali per il 2019 e di 0,3 punti percentuali per il 2020. Ora prevediamo una crescita dello 0,1% l’anno prossimo. I principali fattori che hanno portato ai tagli alle stime sono la debolezza del commercio globale, che colpisce il settore manifatturiero italiano, i rischi derivanti dall’introduzione di dazi sulle auto e l’incertezza politica che sta impattando sui piani di investimento delle aziende”, dice Ramenghi.

I GIUDIZI SULLE ALTERNATIVE POLITICHE E LA PROSPETTIVA ELETTORALE

Per quanto riguarda i mercati, Ramenghi sottolinea che “L’ampliamento degli spread sovrani tra l’Italia e Spagna/Portogallo negli ultimi mesi secondo noi era legato alle preoccupazioni circa il governo M5S-Lega. Una coalizione M5S-Pd porterebbe probabilmente a una maggiore disciplina di bilancio, ma la sua durata sarebbe probabilmente breve. Al contrario se si svolgessero le elezioni, una vittoria da parte del Centrodestra potrebbe risultare più favorevole al mercato rispetto al governo appena caduto, ma la prospettiva di una vittoria populista (per esempio un centro-destra senza Forza Italia nella coalizione) si tradurrebbe in un percorso accidentato per gli asset italiani”.

CHE COSA SI ATTENDE GOLDMAN SACHS DALLA CRISI DI GOVERNO

(estratto di un articolo pubblicato su Mf/Milano Finanza; qui la versione integrale)

 

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