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Mps

Ecco come Mps si prepara all’aumento di capitale

Mps ha chiuso il terzo trimestre con una perdita di 451 milioni di euro e ha bisogno di una ricapitalizzazione. Ecco i conti, i fattori che ostacolano una fusione e i commenti degli analisti. LA PERDITA DEL MONTE DEI PASCHI DI SIENA Banca Monte dei Paschi di Siena ha chiuso il terzo trimestre del 2020…

LA PERDITA DEL MONTE DEI PASCHI DI SIENA

Banca Monte dei Paschi di Siena ha chiuso il terzo trimestre del 2020 con una perdita netta di 451 milioni di euro. Il dato è l’effetto di oneri non operativi per 569 milioni di euro, principalmente relativi ad accantonamenti per rischi legali e ai costi di ristrutturazione per le uscite di personale. Nei nove mesi la perdita di pertinenza della capogruppo si è così attestata a 1,539 miliardi di euro, rispetto all’utile di 187 milioni di euro conseguito nello stesso periodo del 2019.

GLI ACCANTONAMENTI PER RISCHI LEGALI

La banca senese nel terzo trimestre ha accantonato 410 milioni di euro di rischi legali dopo la sentenza di condanna degli ex vertici Fabrizio Viola e Alessandro Profumo per la contabilizzazione a bilancio dei derivati Santorini e Alexandria negli anni passati. Gli accantonamenti netti al fondo per rischi e oneri nei nove mesi salgono così a 768 milioni di euro.

IL TOTALE DELLE CAUSE LEGALI

Banca Monte dei Paschi di Siena ha una mole di cause legali che portano a oltre 10 miliardi il potenziale delle richieste danni a cui fare fronte. Più nel dettaglio, nel complesso si parla di uno stock di soccombenze possibili per rischi legali pari a 10,2 miliardi di euro.

RAFFORZAMENTO PATRIMONIALE CON IL SUPPORTO DEL TESORO

Alla luce degli accantonamenti per rischi legali contabilizzati nel terzo trimestre, degli impatti del deal con Amco e delle future implicazioni del contesto regolamentare e macroeconomico Banca Monte dei Paschi di Siena “con il pieno supporto dell’azionista di controllo (il Tesoro possiede il 68%) sta lavorando alla revisione del capital plan per le iniziative di rafforzamento patrimoniale in corso di valutazione”. L’entità del rafforzamento dovrebbe essere nota entro l’anno.

IL PARERE DI BANCA AKROS

Secondo Banca Akros le misure di rafforzamento patrimoniale in fase di valutazione della banca senese potrebbero eccedere in modo netto l’attuale capitalizzazione di Borsa di Mps.

LE STIME RECENTI SULL’AUMENTO

Secondo le stime di mercato circolate di recente, Banca Mps avrà bisogno di un aumento di capitale compreso tra i 2 e i 2,5 miliardi di euro.

IL COMMENTO DI INTESA SANPAOLO

Gli analisti di Intesa Sanpaolo pensano appunto che Mps stia valutando la possibilità di lanciare un aumento di capitale considerando le dichiarazioni della banca senese sul rafforzamento patrimoniale e la debolezza del capitale. Infatti, evidenziano gli esperti, “il capitale di base dell’Istituto di credito è chiaramente sotto pressione”. Il Cet1 ratio al 30 settembre di Mps si è attestato al 10,9% (in termini fully loaded), rispetto al 12,7% registrato al 31 dicembre 2019.

Gli esperti di Intesa Sanpaolo ritengono che “il rafforzamento del capitale di base e la riduzione dei rischi legali” siano “necessari prima di qualsiasi coinvolgimento di Mps nel processo di consolidamento” bancario.

AL MOMENTO NON CI SONO LE CONDIZIONI PER IL RISIKO

Una fonte informata sui fatti ritiene che Mps al momento non sia nelle condizioni di poter prendere parte al risiko bancario.

I RICAVI E IL MARGINE DI INTERESSE DI MPS

Tornando ai conti, al 30 settembre 2020 Mps ha realizzato ricavi complessivi per 2,2 miliardi di euro, in calo del 9,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il margine di interesse nei nove mesi si è attestato a 979 milioni di euro, in flessione del 16,2% rispetto allo stesso periodo del 2019. Le commissioni nette dei primi nove mesi del 2020, pari a 1,050 miliardi di euro, sono calate del 2,7% rispetto a quelle consuntivate nello stesso periodo dell’anno precedente, mentre il risultato operativo lordo del gruppo è stato pari a 570 milioni di euro (731 milioni di euro quello relativo al 30 settembre 2019), con un contributo del terzo trimestre 2020 in crescita di 16 milioni di euro circa rispetto al trimestre precedente.

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