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Italia Libia

Ecco come M5s ha ritoccato il programma per Conte 2 su banche, trivelle, giochi e armi (su pressing del Pd?)

Tutte le differenze salienti tra i 26 punti iniziali indicati dal Movimento 5 Stelle per Conte e la bozza di programma per il nascente governo penta-democrat dopo le riunioni con il vertice del Partito democratico.

 

Il cantiere del programma M5s-Pd fornisce novità quotidiane.

Dopo i ritocchi in corso d’opera del post sul blog delle Stelle per il documento che i gruppi parlamentari M5s hanno presentato al premier incaricato Giuseppe Conte, adesso emergono altre modifiche: quelle che si rintracciano nella bozza del programma M5s-Pd allegata al post per il voto su Rousseau (dove ha vinto il sì al governo Conte 2 penta-democrat).

ECCO IL RISULTATO DELLE RIUNIONI DI M5S CON IL PD

Ecco che cosa è stato eliminato del programma precedente dopo le riunioni del vertice del Movimento 5 Stelle con la delegazione del Partito democratico.

CAPITOLO BANCHE

Rispetto al testo consegnato dal Movimento 5 Stelle al presidente del Consiglio incaricato, e dunque dopo le interlocuzioni con i vertici del Pd, è scomparsa questa frase: “Serve separare le banche di investimenti da banche commerciali”.

DOSSIER TRIVELLE

Non è l’unica proposta saltata. Di Maio sottolinea per esempio che è presente anche «lo stop agli inceneritori e alle trivelle». Ma nei 26 punti allegati alla scheda di voto su Rousseau “un’indicazione esplicita non c’è”, chiosa il Sole 24 Ore: “Sulle trivelle si può trovare qualcosa di simile al punto 5, dedicato al Green New Deal, dove si parla di «un radicale cambio di paradigma culturale» per fare in modo che la «protezione dell’ambiente, della biodiversità e dei mari» sia «al centro di tutti i piani di investimento pubblico». Stessa musica per gli inceneritori. Nessun semaforo rosso acceso, ma un impegno a «indirizzare l’intero sistema produttivo verso un’economia circolare»”.

NODO ARMI

Inoltre il programma a Cinque Stelle proponeva poi al punto 13 – come si può vedere qui – di «porre fine alla vendita degli armamenti ai Paesi belligeranti, incentivando i processi di riconversione industriale». Ma nei punti presenti nel documento congiunto M5s-Pd anche le armi sono state cassate: “Di quel capitolo sopravvive infatti solo la «maggiore tutela e valorizzazione» per il personale di Difesa, Forze dell’ordine e Sicurezza”, nota il Sole.

GIOCO D’AZZARDO

Non solo: i 20 punti iniziali targati M5S proponevano anche in forma esplicita il «contrasto al gioco d’azzardo», uno dei cavalli di battaglia del Movimento condiviso peraltro da ampie fette del cattolicesimo come il quotidiano della Cei, Avvenire, e la rivista dei gesuiti La Civiltà Cattolica (il cui direttore, padre Antonio Spadaro, non ha esitato a stimmatizzare parole e opere del leader leghista Matteo Salvini). Ma nei 26 punti M5S-Pd il gioco d’azzardo non è nemmeno citato, ha notato l’agenzia Agimeg.

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