Skip to content

leonardo

Ecco come Cingolani rivedrà la rotta di Leonardo

Dalle alleanze europee (Rheinmetall ma anche Thales e Airbus) alle acquisizioni sul versante cyber, fino alla possibilità di rivedere in positivo le previsioni. Ecco cosa ha detto Cingolani, capo azienda di Leonardo, alla presentazione del piano industriale 2024-2028 alla Camera

“Noi siamo pronti, stiamo crescendo, le cose stanno andando nella direzione giusta”.

È quanto ha affermato l’ad e dg Leonardo, Roberto Cingolani, a margine della presentazione del Piano industriale 2024-2028 di Leonardo: “Tecnologia e sicurezza al servizio del Paese nel contesto europeo” tenutosi stamani a Montecitorio.

“Adesso vediamo cosa succede perché i tempi del mercato e i tempi della politica ovviamente sono un po’ diversi. Sui tempi del mercato siamo abbastanza rapidi, aggiornati e stiamo andando bene. Vediamo cosa succede con le istituzioni internazionali” ha aggiunto Cingolani riguardo la possibilità di rivedere positivamente le previsioni degli ordini indicate nel Piano industriale 2024-2028 a seguito degli impegni annunciati all’ultimo vertice Nato.

Ma oltre ai numeri “Siamo fortemente attivi sulla catalizzazione di grandi alleanze europee: Rheinmetall lo abbiamo annunciato, ora stiamo lavorando molto con Thales e Airbus per nuove visioni strategiche nello spazio” ha evidenziato il numero uno di Leonardo, nel suo intervento alla Camera.

Dopodiché Cingolani ha rassicurato sul futuro di Grottaglie, il sito monocommessa in crisi del capaluogo tarantino della divisione Aerostrutture: piano di diversificazione entro la fine dell’anno.

Tutti i dettagli.

CINGOLANI: PRONTI A RIVEDERE (IN POSITIVO) I NUMERI DEL PIANO INDUSTRIALE DI LEONARDO

“Se i mercati a un certo punto crescessero, anche non solo quello della difesa – ha spiegato Cingolani – noi, sì, potremmo rivedere le posizioni. Però adesso già vi ho fatto vedere un Piano che, dovendo raddoppiare i numeri principali, è molto ambizioso quindi cerchiamo di portare a casa quello”.

ACQUISIZIONI IN CAMPO CYBER IN VISTA

Sul versante della sicurezza cibernetica a Leonardo “stiamo lavorando in questo momento soprattutto a fusioni e acquisizioni (M&A), a comprare piccole aziende con cervelli. A noi servono anche gli hackers, per mettere questi cervelli brillantissimi in una macchina che ha contenuti fortemente innovativi” ha confermato l’amministratore delegato di Leonardo, incontrando i giornalisti a margine di un evento alla Camera sul piano industriale del gruppo.

SULL’ALLEANZA CON RHEINMETALL

Intanto sul tavolo di Leonardo c’è il memorandum of understanding siglato con  Rheinemetall per la fornitura di carri Panther e cingolati alle Forze armate italiane e in futuro per lo sviluppo di un nuovo carro.

“Ho ben chiaro le difficoltà e le lungaggini a cui andremo incontro, ma non sono pessimista” ha rassicurato Cingolani sulle alleanze con il gruppo tedesco della difesa per arrivare in una seconda fase a costruire il carro armato europeo. Prima si guardano le sinergie tecnologie industriali, poi i governi che devono far leva su quello che proponiamo e poi i problemi regolatori”.

RISIKO NELLO SPAZIO TRA THALES E AIRBUS

Ma nel risiko delle alleanze in Europa non c’è soltanto il campo terrestre all’orizzonte per Leonardo, bensì anche quello spaziale.

“Stiamo lavorando molto con Thales e Airbus per nuove visioni strategiche nello spazio” ha reso noto Cingolani, nel suo intervento alla Camera ricordando anche le indiscrezioni riportate ieri da La Tribune su una alleanza allo studio tra Thales e Airbus sulle attività spaziali. Le trattative riguarderebbero Airbus e Thales Alenia Space, jv partecipata dalla stessa Leonardo.

Leonardo è già alleata di Thales nel settore spaziale attraverso due joint venture della space alliance: Telespazio partecipata al 67% da Leonardo e al 33% da Thales e Thales Alenia Space con il gruppo francese al 67% e l’ex Finmeccanica al 33%. Airbus ha di recente annunciato di avere in corso una valutazione di diverse opzioni strategiche sulle sue attività spaziali che quest’anno comporteranno accantonamenti per 900 milioni legati ad alcuni programmi di telecomunicazione satellitare.

“Stiamo lavorando con loro su una visione europea – ha aggiunto Cingolani a margine della presentazione alla Camera del piano industriale – Cerchiamo di non fare danni visto che la competizione è mondiale e noi come europei dobbiamo farci forza”.

Oltre all’approvazione dell’Ue, qualsiasi alleanza o negoziazione di fusione tra Airbus e Thales Alenia Space avrebbe bisogno del sostegno dei governi francese e italiano, sottolinea Reuters.

CINGOLANI (LEONARDO) RITORNA SULLA QUESTIONE ANTITRUST

Dunque “In questo momento siamo fortemente attivi sulla catalizzazione di grandi alleanze europee” a livello industriale” ha confermato l’ad di Leonardo. “Avete sentito di Rheinmetall e stiamo lavorando con i nostri colleghi francesi: stiamo facendo delle cose grandi” ma c’è un problema “che non è solo industriale ma anche di natura politica”, oltre alla presenza dell’antitrust che “forse dovrebbe capire il diritto dei cittadini ad avere il prezzo migliore”.

“Se aspettiamo che i governi si mettano d’accordo su una strategia comune è molto difficile andare avanti: la responsabilità sociale delle aziende è creare dei percorsi, farli vedere ai governi e convincerli che possono garantire la sicurezza europea. Poi la legislazione europea con l’Antitrust deve garantire che alcune cose si possano fare – ha rimarcato Cingolani – Con Rheinmetall prima partiremo con l’operazione Italia e poi ambiamo a quella europea, quando faremo la jv con Rheinmetall per il futuro carro della difesa europea a un certo punto con l’Antitrust bisognerà parlare. Se dirà “No, perché non offriamo il miglior prezzo per il cittadino europeo, è chiaro che bisogna pensare più in grande.”

NODO GROTTAGLIE

Infine, il numero uno di Leonardo ha rassicurato sulle prospettive dello stabilimento di Grottaglie all’indomani dell’incontro tra l’azienda e i sindacati sul futuro del sito pugliese.

“Su Grottaglie vi confermo che stiamo lavorando a un piano – ha precisato Cingolani – che è mirato a differenziare il più possibile le produzioni e le tecnologie che facciamo, perché è ovvio che se abbiamo un solo fornitore, per di più su un solo aereo, appena c’è un problema, e questo e’ il caso, lo stabilimento si trova in difficoltà. Quindi abbiamo deciso di accelerare i tempi e di fare un piano che differenziarà la produzione ma soprattutto non sarà solo con Boeing e sarà su altre cose, ci stiamo lavorando”.

In particolare, l’ad di Leonardo ha annunciato: “Io presenterò una prima traccia di massima alla semestrale, a fine luglio, e poi per fine anno sarà operativo con i numeri. Non è mai stato fatto, ci proviamo sempre”.

Torna su