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Banca Ifis

Ecco come Banca Ifis a controllo svizzero sguazzerà nei debiti della clientela

Tutti i dettagli sul piano industriale di Banca Ifis (l'azionista di controllo ha spostato la sede in Svizzera)

 

Rose e fiori nel futuro della “svizzera” Banca Ifis. Ecco come e perché.

ECCO IL PIANO INDUSTRIALE DI BANCA IFIS

Il cda di Banca Ifis ha approvato il piano industriale al 2024, triennio nel quale continuerà a focalizzarsi sui segmenti di business a più alta opportunità di crescita e redditività per rafforzare la leadership di mercato: Commercial & Corporate Banking per le Pmi e Npl.

L’UTILE ATTESO

Nel 2024 sono previsti 164 milioni di euro di utile netto (161 milioni di euro di utile di pertinenza della Capogruppo) e un Roe del 9%; nel triennio 2022-2024 atteso un utile netto cumulato di oltre 400 milioni di euro. “La banca — si legge in un comunicato — punta a creare valore per gli azionisti con una distribuzione di dividendi di circa 200 milioni di euro cumulati nel periodo 2022-2024 corrispondente a un payout ratio attorno al 50%”. Il Cet1 è atteso al 15,1% al 2024 e sarà prudenzialmente superiore al 14% in tutto l’arco del piano.

Il Cet 1 ratio, superiore al 14% in tutto l’arco del piano, consentirà di la politica di sostenere la politica di dividendi della banca mentre l’Mrel resterà superiore alle soglie dei normativi del 10%.

LE PREVISIONI SUI RICAVI

Più in dettaglio i ricavi sono attesi in crescita dai 603 milioni di euro del 2021 a 689 milioni di euro nel 2024 (Cagr del +5%) sostenuti dall’aumento dei volumi, dall’innovazione tecnologica e da nuove partnership strategiche.

LA RAZIONALIZZAZIONE DEI COSTI

Il contributo alla crescita sarà equamente bilanciato per business e tipologia di asset. I costi operativi, al netto degli altri costi di natura prevalentemente straordinaria, passeranno secondo le proiezioni da 348 milioni di euro del 2021 a 372 milioni di euro nel 2024. In netta simile nel triennio il cost/income che passerà dal 62% del 2021 al 56% del 2024 grazie anche a mirate azioni di efficienza e di contenimento dei costi. La razionalizzazione dei costi contribuirà in modo importante alla trasformazione del business.

AUMENTERANNO I CREDITI ALLA CLIENTELA

Nel triennio inoltre i crediti alla clientela sono attesi crescere da 10,3 miliardi di euro nel 2021 a 12,1 miliardi di euro al 2024 trainati dal lancio di prodotti digitali, dalla crescita di segmenti ad alta redditività e dalla partnership con player strategici. Per quanto riguarda la qualità degli asset, la net Npe ratio è attesa in miglioramento dal 3,9% del 2021 al 2,8% del 2024 mentre il finanziamento passerà da 10,8 miliardi di euro del 2021 ai 13,6 miliardi di euro 2024.

CARTOLARIZZAZIONI E OBBLIGAZIONI

La Banca continua a raccogliere anche la diversificazione delle fonti grazie a cartolarizzazioni e all’emissione di obbligazioni.

IL NUOVO PIANO INDUSTRIALE DI BANCA IFIS SECONDO L’AD

“Il nuovo Piano Industriale — spiega l’amministratore delegato Frederik Geertman — punta a consolidare la leadership di Banca Ifis nei business a più alta opportunità di crescita e redditività: Commercial and Corporate Banking per le Pmi e Npl, dove la Banca è leader assoluta nel segmento smallticket unsecured. Nel corso del prossimo triennio diventeremo una Banca sempre più digitale, efficiente, aperta una nuova partnership, orientata alla crescita sostenibile”.

OBIETTIVI IN SETTORI AD ALTA REMUNERATIVITÀ

“Con il Piano Industriale 2022-2024 — ha dichiarato da parte sua il vice presidente Ernesto Furstenberg Fassio — Banca Ifis la propria natura di challenger bank che persegue obiettivi di generazione di valore sostenibile in settori ad alta remuneratività. La Banca arriva a questo fondamentale appuntamento forte di una dote importante, legato al trasferimento della sede legale della controllante che ne fa attestare il CET1 al 15,4%. La Banca si affaccia al contesto postaleCovid con ottimi fondamentali.

TRASFERIMENTO DELLA SEDE LEGALE IN SVIZZERA

Lo scorso dicembre Banca Ifis ha reso noto che l’azionista di controllo La Scogliera S.p.A. (titolare del 50,5% del capitale) ha comunicato che risulta efficace la delibera di trasferimento della sede legale di La Scogliera nel Cantone di Vaud (Svizzera), deliberato dall’assemblea degli azionisti dello stesso socio di controllo lo scorso giugno.

LE MOTIVAZIONI

Ecco quali sono i veri motivi della decisione di tornare in Svizzera da parte del socio principale di Banca Ifis, sponsor tra l’altro della squadra di calcio della Sampdoria: “Tutto nasce da una normativa dell’Unione europea che prevede di includere nel perimetro della banca, ai fini del calcolo dei requisiti patrimoniali, anche la holding – ha spiegato il Sole 24 Ore – Per Banca Ifis questo è sempre stato penalizzante: prendendo ad esempio i conti di settembre 2021, il Cet 1 di Banca Ifis (cioè il capitale di migliore qualità) era a 11,68% consolidando La Scogliera come richiede la normativa dell’Unione europea, ma sarebbe stato 16,24% senza questo consolidamento. Spostare la sede legale di La Scogliera in Svizzera significa non doverla più consolidare ai fini dei calcoli dei requisiti patrimoniali, e dunque significa aumentare il Cet 1. I benefici effettivi saranno comunicati a febbraio dall’amministratore delegato Frederik Geertman, ma le premesse sono di tutto rispetto”.

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