Con la pubblicazione del Decreto Rilancio abbiamo il quadro completo.
E questo quadro ci dice in modo chiaro che, anche se scoppia il finimondo, scattano queste differenze:
– se sei pensionato o dipendente pubblico, sei tutelato dal bilancio dello Stato al 100%;
– se sei dipendente privato, sei tutelato dal bilancio dello Stato all’80%;
– se sei autonomo sei tutelato dal bilancio dello Stato tra lo zero e il 20%.
Bisogna prenderne atto, tutti.
E soprattutto bisogna, tutti, trarne in modo serio le logiche conseguenze.
Se, quando bisogna dividersi le perdite di un lockdown fatto per tutelare la salute di tutti, il trattamento è così diverso, perché dovrebbe essere invece uguale il trattamento quando ci sono redditi da tassare invece che perdite da dividere?
Una dual tax al 15-20% per tutti è irrealizzabile, ma è assolutamente possibile su quel 7% di redditi di lavoro autonomo e di impresa che questo ricevono quando è il momento di ristorare i redditi perduto invece che tassare i redditi conseguiti.
Va riconosciuto che l’idea che la Lega aveva avviato nel 2018 (e da cui questo governo ha fatto un passo indietro invece che farne altri in avanti) non è affatto sbagliata, né tanto meno iniqua (semmai ripristina pari condizioni “nel bene e nel male”) e merita di essere ripresa e sostenuta sul piano politico e tecnico, con onestà intellettuale e senza essere prevenuti.