Sull’Ilva, “dopo i quaranta giorni dal giuramento da ministro Di Maio ha chiesto la necessità di procedere ancora da approfondimenti di tutte le carte sottoposte dall’azienda e dal precedente governo, sono troppi anni che aspettiamo risposte e auspichiamo una ripresa immediata del negoziato. Per cui abbiamo rinnovato la necessita’ che il ministro faccia di piu’ e di meglio”.
Così il segretario generale della Fim Cisl, Marco Bentivogli, all’uscita dal Mise aggiungendo “siamo sicuramente favorevoli che sul piano ambientale si faccia di più e che sul piano occupazionale ci siano più garanzie rispetto a quelle date finora, ma il tempo è scaduto e per questo è fondamentale che il ministro comprenda che non guardiamo al colore di qualsiasi governo, all’impronta politica, però è decisivo che si arrivi al più presto a delle soluzioni”.
Per Bentivogli “non si realizza un impianto sicuro prorogando una gestione commissariale in cui sono aumentati gli infortuni e i morti sul lavoro e di sicuro non si dà prospettiva a questa azienda se continuano a passare mesi e anni. Questa vertenza è aperta da 6 anni e un’ulteriore proroga è assolutamente irresponsabile, abbiamo chiesto una risposta definitiva se si vuole o no tenere aperto lo stabilimento o chiuderlo il ministro non ha risposto direttamente ha però detto che il fatto che stia trattando con ArcelorMittal vuol dire che vorrà continuare a lavorare perché l’Ilva produca acciaio. Spero che nelle prossime settimane queste cose non siano smentite”, ha concluso.