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Tod's

Della Valle titilla la Borsa evocando Lvmh per Tod’s

Che cosa ha detto Della Valle e perché il titolo Tod's è cresciuto (guarda caso) in Borsa. Fatti, numeri e report

 

Diego Della Valle mister Fuffa? Mica tanto, visto che il patron di Tod’s solo con qualche abile parolina ha destato entusiasmo in Borsa per il titolo del suo gruppo (più 4,77% alle ore 13).

Non è affatto una interpretazione maliziosa visto che Mf/Milano Finanza, testata edita e fondata da Paolo Panerai, da sempre molto vicino alla famiglia Della Valle e non solo per la comune passione calcistica per la Fiorentina, ha così titolato oggi: ” Della Valle parla di Lvmh e riporta l’appeal speculativo su Tod’s, in rally”.

D’altronde è notoria la strategia dellavalliana basata anche sull’immagine e sulla comunicazione: guarda caso Della Valle ha coinvolto nel progetto di sviluppo dei suoi marchi anche Chiara Ferragni, ora anche consigliere d’amministrazione del gruppo.

«Non vedo all’orizzonte nulla che possa farci pensare il contrario, gli italiani non l’hanno fatto a suo tempo e oggi gli manca proprio il materiale per aggregare delle aziende», ha detto il 6 aprile il proprietario di Tod’s parlando agli studenti dello Iulm.

«C’è da parte di alcuni la consapevolezza di dire sono il proprietario del mio gruppo, me lo gestisco, va bene, punto e basta»., ha aggiunto il presidente di Tod’s.

A ciò si aggiunge lo scarso contributo delle banche d’affari nostrane, impegnate più a «lavorare per i soliti noti» che a stimolare il consolidamento, come fatto in Francia da «grandi istituti come Lazard»., ha proseguito Della Valle assestando una stilettata indiretta all’italiana Mediobanca, con cui il patron di Tod’s ha da tempo pessimi rapporti.

In questo modo, secondo l’ex patron della Fiorentina, le aziende italiane sono diventate prede degli imperi francesi del lusso, ma non tutto il male viene per nuocere. “Da consigliere di Lvmh”, ha dichiarato Della Valle, “ho assistito a molte acquisizioni, come quelle di Fendi, Bulgari, Loro Piana” e tutte queste aziende hanno ricevuto “grandi vantaggi” da un gruppo che ha “rispettato e accresciuto il valore dei marchi, mantenuto le filiere produttive in Italia, coinvolto le famiglie e messo a disposizione forza finanziaria”. Della Valle aveva già in passato indicato Lvmh come l’approdo naturale di Tod’s, nel momento in cui si deciderà di vendere il 65% del capitale detenuto dalla famiglia marchigiana.

Gli analisti di Bestinver Securities ritengono, non a caso, che le affermazioni di Della Valle siano positive per Tod’s e che hanno compensato come effetto mediatico la sospensione di tutti i legami commerciali con la Russia dopo l’invasione dell’Ucraina ribadita ieri dal presidente del gruppo: “Ripetiamo che Tod’s ha un’esposizione marginale sulla Russia, pari a circa lo 0,4-0,6% del giro d’affari totale. Dunque, non ci aspettiamo impatti significativi”, hanno scritto gli analisti di Bestinver. Anche secondo gli esperti di Banca Akros le dichiarazioni positive sulle acquisizioni di Lvmh potrebbero riportare appeal speculativo sul titolo

Non solo. Per Equita Sim le parole di Della Valle confermano l’idea che Lvmh rappresenti un “compratore naturale per il gruppo”, già in possesso del 10% del capitale di Tod’s tramite la società Delphine, “anche se pensiamo che un’operazione sul 100% dell’azienda non sia vicinissima, data la scelta da parte di Diego Della Valle lo scorso anno di vendere solo il 6,8%”, precisa Equita. Dall’altro lato, però, in termini di fondamentali, “pensiamo che nelle ultime settimane le vendite del gruppo, oltre a risentire del rallentamento in Cina legato ai lockdown, come gli altri player del settore, abbia visto un rallentamento anche in Europa, non segnalato invece dagli altri player, in concomitanza con il deterioramento del contesto geopolitico, nonostante il buon apprezzamento mostrato per le nuove collezioni”.

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