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NordLB

Caso NordLB, ecco come Bruxelles obbedisce alla Germania. Il commento di De Mattia (ex Bankitalia)

L'ok della Commissione Ue all'intervento pubblico per 3,6 miliardi per la ricapitalizzazione della banca tedesca NordLb indica i 2 pesi e le 2 misure di Bruxelles. Il commento di Angelo De Mattia, già alla Banca d'Italia

Siamo alle solite? Due pesi e due misure? La Commissione Ue, nelle figure dei responsabili della funzione Competition, sotto la direzione della ben nota Commissaria Margrethe Vestager che vuole sempre apparire inflessibile, si accinge a dare il sostanziale nulla osta all’intervento pubblico per 3,6 miliardi per la ricapitalizzazione della tedesca NordLb: un vero e proprio salvataggio effettuato principalmente con l’intervento dei Landër e delle casse di risparmio.

Non determinerebbe tale operazione, secondo quanto viene anticipato, distorsioni della concorrenza. È veramente così? E la Direttiva sul “bail-in”? E il “burden sharing”? Si interpretano per gli amici e si applicano solo agli altri?

Come la mettiamo con il rigorismo sperticato adottato nel caso Tercas, che è costato, però, una salutare sberla alla Commissione ad opera del Tribunale dell’Unione? Commissione che, perseverando nel suo acritico rigorismo, ha per giunta fatto appello alla Corte di giustizia contro la sentenza del Tribunale.

Qualcuno potrebbe osservare che casi di misure pubbliche per istituti in difficoltà si sono avuti pure in Italia: si veda la ricapitalizzazione precauzionale pubblica nel caso Montepaschi e la garanzia dello Stato nel caso Carige. Ma qui siamo pienamente nell’ambito degli strumenti normativi previsti dalla vigente disciplina.

Per di più, è noto che, per esempio, nel caso Carige, se non vi fosse stato l’intervento del Fondo interbancario di tutela dei depositi — che opera con risorse private, come il Tribunale dell’Unione ha confermato — e non vi fossero alternative di mercato, la via che sarebbe stata intrapresa era quella della ricapitalizzazione precauzionale, non facile da ammettersi secondo le norme vigenti, oppure quella della liquidazione. Nel caso delle banche venete si è dovuto, invece, fare ricorso alla liquidazione ordinata.

Ben altra cosa è il salvataggio della NordLb, per il quale scompare l’ipotesi che possa essere ritenuta aiuto di Stato. Vedremo quale sarà la decisione, una volta formalizzata, e se quali oneri porrà a carico degli azionisti della Banca nell’ammettere la ricapitalizzazione.

(breve estratto di un articolo pubblicato su Mf/Milano Finanza)

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