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Draghi

Ddl Concorrenza, ecco cosa c’è e cosa non c’è

Ddl Concorrenza: le parole di Draghi e il provvedimento in pillole

Trasparenza e mappatura delle concessioni e nuove regole di trasparenza e ritorno degli investimenti nelle procedure di affidamento del servizio di distribuzione del gas per favorire lo svolgimento delle gare. Sono alcune delle novità del ddl concorrenza approvato dal Consiglio dei ministri.

“La tutela della concorrenza non si ferma comunque a questo disegno di legge. È un obiettivo trasversale a tutta la politica economica del Governo. Ne sono esempi la legge sulle lauree abilitanti, prevista dal precedente esecutivo, e la recente apertura delle tratte a medio e lunga percorrenza per i bus”.

Questa l’analisi del premier Mario Draghi, espressa durante il Consiglio dei ministri che ha dato il via libera al ddl concorrenza.

CHE COSA CONTIENE IL DDL CONCORRENZA

“Il provvedimento di oggi contiene poi molte misure utili, in un ampio raggio di settori. Adempiamo a tutti gli obblighi che avevamo assunto con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Approviamo una delega per il riordino dei servizi pubblici locali, e una per il riordino dei servizi di mobilità urbana non di linea. Abbiamo inoltre modificato alcune norme in materia di gestione dei rifiuti”, ha spiegato Draghi.

LE PAROLE DI DRAGHI

“In materia di salute, abbiamo modificato i criteri di accreditamento e convenzionamento delle strutture private, per valorizzare la qualita’ dei servizi offerti. Abbiamo modificato le modalità di selezione della dirigenza medica, per basarla su criteri certi e limitare la discrezionalita’”, spiega Draghi. “La legge che ci apprestiamo a varare dovrebbe avere natura annuale. Eppure, dal 2009 a oggi, è stata approvata una sola volta, nel 2017, a due anni dalla presentazione. Questo Governo intraprende una terza strada, che crediamo possa essere più efficace”, ha aggiunto.

COSA SUCCEDE SULLE CONCESSIONI BALNEARI

E ancora: “Mappiamo tutte le concessioni in essere, come quelle relative alle spiagge, alle acque minerali e termali, alle frequenze. Si tratta di un provvedimento analogo a quanto ci apprestiamo a fare con il catasto. I cittadini potranno cosi’ verificare quanto ciascun concessionario paghi per esercitare la sua attività. Ci aspettiamo che questo esercizio metta in evidenza la frammentazione delle competenze tra amministrazioni centrali e territoriali e la scarsa redditività per il Governo della maggior parte delle concessioni”.  Di fatto, comunque, è slittata la messa a gara delle concessioni balneari come invece premeva Bruxelles.

IL PUNTO DI REPUBBLICA

Chiosa tra l’altro Repubblica: “Il governo vuole dare un diritto pieno di cittadinanza a società di trasporto come Uber. E punta ad aumentare le licenze dei tassisti. Le sue intenzioni che non sono sfuggite ai sindacati indipendenti delle auto bianche (dall’Ugl Taxi a Or.S.A Taxi) che già minacciano scioperi e mobilitazioni. Novità sono in arrivo anche per i rifiuti. Imprese, ristoranti, uffici avranno la libertà di cambiare – dopo soli due anni – i contratti con le società che raccolgono i loro rifiuti. Ma la regola che avrebbe facilitato la creazione degli inceneritori – presente nelle bozze della legge fino a giovedì sera – adesso sembra sparita. Anche la norma che permetterebbe ai notai di lavorare in qualsiasi città del Paese, a prescindere dalle sedi e dai distretti di assegnazione, non compare nel comunicato ufficiale del governo”.

IL COMMENTO LIBERISTA

Ha rimarcato l’intellettuale liberista Alessandro De Nicola: “Non c’è un solo motivo per rimandare queste benedette aste: lo Stato incasserebbe di più (e magari potrebbe trovare le risorse per tagliare l’Irap), il servizio migliorerebbe per i consumatori e l’efficienza dei concessionari sarebbe stimolata. Per ora invece si procederà solo a una «operazione trasparenza» per le sole concessioni demaniali marittime (gli ambulanti non sono presi in considerazione). I notai, splendido esercito che ricorda la compattezza del Battaglione Sacro tebano, sono riusciti ad espungere dal ddl l’innocua norma che permetteva al singolo professionista di esercitare al di là dei confini regionali: i notari più bravi ed efficienti avrebbero avuto più clienti, gli altri di meno. Proprio quello che si vuole evitare e la scusa che alcune zone sarebbero rimaste scoperte è molto debole. Per la legge della domanda e dell’offerta laddove si creasse una domanda insoddisfatta ci sarebbe qualcuno pronto ad offrire i servizi richiesti: se poi i notai diventassero veramente 15.000, come prevedeva la vecchia legge sulla concorrenza, invece che essere meno di 5.000 tutto sarebbe più facile. Le professioni in genere non sono toccate e, in tema di distribuzione dei farmaci, mentre si alleggerisce un po’ l’obbligo di assortimento di medicinali che i grossisti devono sempre avere a disposizione (attualmente almeno il 90% di tutti quelli autorizzati), non si liberalizza la vendita dei farmaci di fascia C da parte delle parafarmacie né si stabilisce esplicitamente che i farmacisti ivi impiegati possano fare i tamponi. Non è chiaro, poi, perché nel processo di accreditamento delle strutture sanitarie pubbliche e private, le Regioni non dovrebbero procedere, com’è ora previsto, a “valutazioni comparative della qualità e dei costi”, frase che si vorrebbe cancellare. In alcuni casi, pare che si proteggano i concorrenti più della concorrenza”.

L’ANALISI DEL SOLE 24 ORE

Ha scritto il Sole 24 Ore: “Resta il nodo dell’attuazione della direttiva Bolkestein: non c’è l’attesa accelerazione sulle gare per gli stabilimenti balneari e il commercio ambulante. Prevale il veto della Lega. Si procede solo a una delega al governo che entro 6 mesi dovrà costituire un sistema informativo sulle concessioni, che ne dettagli beneficiari, durata, rinnovi e «proficuità dell’utilizzo economico del bene». Si prevede di affidare al ministero dell’Economia la banca dati, ma in realtà un monitoraggio era stato già previsto fin dal 2010 (decreto ministeriale del 30 luglio relativo al progetto “Patrimonio Pa”). Sui balneari, si attende anche la sentenza del Consiglio di Stato e in caso di bocciatura della proroga al 2033 il tema della gare potrebbe tornare sul tavolo più avanti. Stop alla norma, non gradita a Lega e Forza Italia, che avrebbe autorizzato i notai a esercitare le funzioni su tutto il territorio nazionale. Presente invece la delega per il riordino del settore taxi, Ncc e app stile Uber: i sindacati dei tassisti hanno già preannunciato la mobilitazione. Ok anche alle selezioni regionali per il convenzionamento dei privati con il Servizio sanitario nazionale”.

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Fonte: governo.it

Disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, ha approvato il disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021.
Si tratta di uno dei principali obiettivi presi dal governo nel PNRR, con il quale si è impegnato ad affrontare – entro la fine dell’anno – norme sui seguenti settori: servizi pubblici locali;

  • energia;
  • trasporti;
  • rifiuti;
  • avvio di un’attività imprenditoriale;
  • vigilanza del mercato.

Il disegno di legge ha dunque come finalità:

  1. promuovere lo sviluppo della concorrenza, anche al fine di garantire l’accesso ai mercati di imprese di minori dimensioni;
  2. rimuovere gli ostacoli regolatori, di carattere normativo e amministrativo, all’apertura dei mercati;
  3. garantire la tutela dei consumatori.

Il testo interviene sulla rimozione delle barriere all’entrata dei mercati, sui servizi pubblici locali, su energia e sostenibilità ambientale, sulla tutela della salute, sullo sviluppo delle infrastrutture digitali e sulla rimozione degli oneri e la parità di trattamento tra gli operatori.

Rimozione barriere in entrata

Trasparenza e mappatura delle concessioni

Il provvedimento prevede una delega al Governo per costituire un sistema informativo di rilevazione delle concessioni di beni, al fine di promuovere la massima pubblicità e trasparenza dei principali dati e delle informazioni relativi a tutti i rapporti concessori. Il decreto legislativo che ne seguirà dovrà, tra l’altro, definire l’ambito oggettivo della rilevazione includendo tutti gli atti, i contratti e le convenzioni che comportano l’attribuzione a soggetti privati o pubblici dell’utilizzo in via esclusiva del bene pubblico; prevedere la piena conoscibilità della durata, dei rinnovi in favore di un medesimo concessionario, di una società controllata dal concessionario o di un suo familiare diretto, del canone, dei beneficiari, della natura della concessione, dell’ente proprietario e, se diverso, dell’ente gestore, nonché di ogni altro dato utile a verificare la persistenza in favore del medesimo soggetto delle concessioni e la proficuità dell’utilizzo economico del bene in una prospettiva di tutela e valorizzazione del bene stesso nell’interesse pubblico.

Concessione dei servizi portuali

Il provvedimento prevede che le concessioni per la gestione dei porti siano affidate sulla base di procedure ad evidenza pubblica garantendo condizioni di concorrenza effettiva. Le concessioni devono essere affidate, previa determinazione dei relativi canoni e pubblicazione di un avviso pubblico, sulla base di procedure concorrenziali.

Concessione di distribuzione del gas naturale

L’articolo introduce regole ulteriori di trasparenza e ritorno degli investimenti nelle procedure di affidamento del servizio di distribuzione del gas per favorire lo svolgimento delle gare. In particolare, si introducono incentivi in favore dell’ente locale al fine di procedere in maniera tempestiva allo svolgimento delle gare, soprattutto con riguardo alla valutazione economica delle reti e degli impianti di distribuzione.

Concessioni idroelettriche

Il testo stabilisce che le procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche si svolgono secondo parametri competitivi, equi e trasparenti, sulla base di un’adeguata valorizzazione economica dei canoni concessori e di un’idonea valorizzazione tecnica degli interventi di miglioramento della sicurezza delle infrastrutture esistenti. Il percorso di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche deve essere avviato entro il 31 dicembre 2022: decorso tale termine, il Ministero delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili promuove l’esercizio dei poteri sostituivi.

Servizi pubblici locali e trasporti

Il Disegno di legge mira ad assicurare una maggiore qualità ed efficienza nell’erogazione dei servizi pubblici locali, prevedendo una serie di norme finalizzate a definire un quadro regolatorio maggiormente coerente con i principi del diritto europeo. Particolare attenzione è posta al trasporto pubblico locale, anche non di linea.

In questa prospettiva si introducono norme finalizzate a:

  1.  ridefinire la disciplina dei servizi pubblici locali, al fine di rafforzare la qualità e l’efficienza e razionalizzare il ricorso da parte degli enti locali allo strumento delle società in house, anche attraverso la previsione dell’obbligo di dimostrare, da parte degli enti medesimi, le ragioni del mancato ricorso al mercato, dei benefici della forma dell’in house dal punto di vista finanziario e della qualità dei servizi e dei risultati conseguiti nelle pregresse gestioni attraverso tale sistema di auto-produzione;
  2. ridefinire la disciplina in materia di trasporto pubblico non di linea, anche al fine di adeguare l’assetto regolatorio alle innovative forme di mobilità;
  3.  incentivare l’affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale e regionale mediante procedure di evidenza pubblica;
  4. devolvere a procedure conciliative gestite dall’Autorità dei trasporti la definizione di controversie tra operatori economici che gestiscono reti, infrastrutture e servizi di trasporto e utenti o consumatori;
  5. rafforzare i controlli in sede di costituzione di nuove società in house da parte delle amministrazioni pubbliche.

Energia e sostenibilità ambientale

Sostenibilità ambientale – centraline elettriche

Il disegno di legge dà un impulso alla realizzazione della rete delle centraline elettriche. In particolare, l’articolo in questione detta criteri per la selezione degli operatori che si occuperanno dell’installazione di infrastrutture di ricarica elettrica da parte degli enti locali e dei concessionari autostradali in modo che la scelta avvenga tramite procedure competitive trasparenti e non discriminatorie.

Servizi di gestione dei rifiuti

Si propone di promuovere l’introduzione di una maggiore concorrenza nella filiera di gestione dei rifiuti, in modo da favorire il perseguimento degli obiettivi conseguenti alla diffusione dell’economia circolare. In particolare, con riguardo alle utenze non domestiche, si riduce da cinque a due anni la durata minima degli accordi che le utenze non domestiche devono stipulare per la raccolta e l’avvio a recupero dei propri rifiuti al fine di favorire un maggiore dinamismo concorrenziale nell’offerta di tali servizi. Con riguardo al servizio di gestione integrata dei rifiuti, si rafforzano gli standard qualitativi per l’erogazione delle attività di smaltimento e recupero attribuendo specifiche competenze regolatorie all’ARERA.

Tutela della Salute

Il disegno di legge interviene anche in materia di salute in diversi punti.

  1. agevola l’accesso all’accreditamento delle strutture sanitarie private e introduce criteri dinamici per la verifica periodica delle strutture private convenzionate;
  2. supera l’attuale obbligo per il titolare dell’autorizzazione alla distribuzione all’ingrosso di detenere almeno il 90% dei medicinali in possesso di una AIC, riducendo il vincolo ad un assortimento idoneo a rispondere alle esigenze territoriali;
  3. elimina gli ostacoli all’ingresso sul mercato dei farmaci generici;
  4. incentiva le aziende farmaceutiche alla definizione del prezzo di rimborso (che è negoziato con AIFA), prevedendo che in caso di inerzia sia applicato l’allineamento al prezzo più basso.
  5. elimina la discrezionalità di individuazione dei dirigenti medici, prevedendo che essi siano selezionati da una commissione composta dal direttore sanitario dell’azienda interessata e da tre direttori di cui almeno due provenienti da diversa regione, assegnando l’incarico al candidato che abbia ottenuto il punteggio più alto.

Comunicazioni elettroniche

Il provvedimento interviene anche su diversi punti relativi alla digitalizzazione. Per esempio, riguardo alla realizzazione di infrastrutture di nuova generazione la norma agevola i lavori per la realizzazione di infrastrutture fisiche consentendo il passaggio su reti già esistenti. La norma inserisce obblighi di coordinamento tra gestori di infrastrutture fisiche e operatori di rete per la realizzazione di reti di comunicazione ad alta velocità. Inoltre, introduce per i gestori di servizi di telefonia e comunicazioni elettroniche l’obbligo di acquisire il consenso espresso per tutti i servizi in abbonamento offerti da terzi, compresi sms e mms.

Rimozione degli oneri per le imprese

Revisione dei procedimenti amministrativi

Il provvedimento delega il Governo a rivedere i regimi amministrativi delle attività private, a semplificare e reingegnerizzare in digitale delle procedure.

Semplificazione dei controlli sulle attività economiche

Il Disegno di legge delega il Governo rende più efficaci ed efficienti e coordinati i controlli sulle attività economiche.

Assicurazioni

Si estende l’obbligo di adesione alla procedura di risarcimento diretto anche alle imprese con sede legale in altri Stati membri che operano sul territorio italiano.

Rafforzamento dei poteri di antitrust enforcement

Vengono apportate diverse modifiche al fine di rafforzare il potere di accertamento degli illeciti per violazione della disciplina sulla concorrenza da parte dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato.

Si introducono, tra le altre, norme finalizzate a:

  1. rafforzare i poteri di valutazione di operazioni di concentrazione restrittive della libertà di concorrenza, assicurando una maggiore coerenza del quadro normativo nazionale con quello adottato dalla Commissione e dalla prevalenza dei Paesi dell’Unione europea;
  2. rafforzare i poteri di contrasto all’abuso di dipendenza economica.

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