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Dagospia slurpa Elkann, Tavares e Stellantis. Complimenti!

Non solo Dagospia. Pillole di rassegna stampa

 

DAGOSPIA ADORA ELKANN

 

LE PENE DEGLI AGNELLI

 

I GRANDI SUCCESSI DI LOLLOBRIGIDA E COLDIRETTI

 

CHI ASFALTANO I TRATTORI?

 

CARTOLINE DALL’UCRAINA

 

CARTOLINA DALLA RUSSIA

 

FELTRI FA I CONTI IN TASCA A PORRO

 

LE PREVISIONI DI MADRON SU MESSA

 

CASO VISCO JR? DIREI ANCHE CASO INVITALIA

 

SILENZIO, PARLA CIPOLLETTA

 

LA REPUTESCION DI REPUTATION MANAGER

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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DI REPUBBLICA SU LOLLOBRIGIDA E COLDIRETTI:

Il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, ha partecipato alla chiusura della campagna elettorale di FdI a Potenza prima del voto del 2022. Giorgia Meloni ha voluto omaggiare l’associazione a Milano nella sua primissima uscita da presidente del Consiglio. Sempre con la regia di Lollobrigida. Coldiretti suggerisce, il governo dispone: l’associazione ha chiesto di puntare molto sui contratti di filiera, ed ecco raddoppiati i fondi dei bandi ministeriali; le aziende chiedono fotovoltaico, ed ecco la misura per grandi impianti. Poi Coldiretti ha suggerito la battaglia contro la carne sintetica: ed ecco approvata una legge che vieta la ricerca su qualcosa che non è nemmeno in commercio. Mentre i parlamentari votavano, davanti Montecitorio Prandini andava a muso duro contro i radicali che protestavano per la norma. Ancora, con i buoni uffici di Coldiretti il ministro Lollobrigida ha sostenuto alcuni investimenti tra Algeria e Egitto del colosso dell’agricoltura Bf. Nel frattempo, il ministro pescava tra le file dell’associazione anche i dirigenti per il suo staff. Tutto sotto controllo nei campi d’Italia, no? E invece eccoci alle scene di questi giorni, con Coldiretti di Prandini accusata dalla base degli agricoltori di pensare solo al «potere». Mentre il ministro è finito nel mirino delle contestazioni perché poco incisivo a Bruxelles: anzi, per aver reintrodotto perfino l’Irpef sui terreni agricoli sospesa dai tempi del governo Renzi. Non a caso il leader di Italia Viva ha colto la palla al balzo e ha presentato una mozione di sfiducia proprio per mettere in difficoltà la premier e suo cognato.

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