“I dati del contagio hanno una forte componente autoregressiva, che consente di prevederne l’andamento attraverso la stima di semplici modelli ARIMA. Le dinamiche passate spiegano statisticamente sia perché l’azzeramento dei contagi è ancora lontano, sia perché alcune regioni continuino a essere più colpite di altre. Non sembrano esservi, di contro, motivi di sorpresa che giustifichino il prolungarsi dell’incertezza su come riavviare l’economia alla normalità, a cominciare dal ripristino della libertà di muoversi sul territorio nazionale”.
Sono le conclusioni dell’ultimo rapporto dell’Osservatorio Covid-19 del Cer (Centro europa ricerche) curato da Stefano Fantacone e Mario Pellegrino.
“Per una previsione a 8 giorni, l’intervallo di confidenza all’interno del quale ci si colloca con tali modelli è, secondo le nostre valutazioni, del 99%, indicando un errore di stima molto contenuto”, è la premessa del report.
Nel grafico contenuto nello studio (qui il report integrale) è riportata la dinamica da noi attesa fino al 31 maggio, sulla base dei dati noti al 23 maggio, per quattro variabili: gli attualmente positivi, il numero dei ricoveri; il numero di terapie intensive; il numero dei decessi. “Le dinamiche sono caratterizzate da grande regolarità”, spiegano gli autori del rapporto datato 29 maggio.
Il dettaglio della stima è illustrato nella tavola sottostante, dove la previsione viene estesa al 5 giugno, sulla base di dati disponibili al 28 maggio.
Secondo i modelli da utilizzati dai ricercatori del Cer, alla fine della prossima settimana il numero degli attualmente contagiati scenderebbe al di sotto di 30mila, i ricoverati sarebbero meno di 5.100, le terapie intensive diminuirebbero a 397, mentre i decessi aumenterebbero a quasi 34.200.
Conclusione del rapporto: “La forte componente autoregressiva delle serie rende dunque molto lento il riassorbimento completo del Covid e il momento dell’azzeramento dei contagi è ancora lontano. Questo dipende però dagli andamenti passati e sarebbe incongruo aspettare il completo annullamento dei contagi per riportare a piena normalità il funzionamento del sistema economico. Allo stesso tempo, la presenza di una forte componente autoregressiva rende scontato il fatto che la dinamica dei contagi resti superiore alla media – per il presente e per il futuro – nelle Regioni che più sono state colpite dal Covid”.