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Alibaba

Cosa (non) cambia in Alibaba, ecco i nuovi vertici

Joseph Tsai assumerà la presidenza di Alibaba dopo dimissioni di Daniel Zhang. Il valzer dei manager alla guida del colosso cinese giunge in piena ristrutturazione. A fine marzo il gigante cinese dell’e-commerce fondato da Jack Ma aveva annunciato la suddivisione del conglomerato in sei diverse unità

Cambio al vertice per Alibaba.

Il capo Daniel Zhang, sarà sostituito alla guida del gigante dell’e-commerce cinese fondato da Jack Ma a partire dal 10 settembre prossimo. A prenderne il posto come presidente sarà l’attuale vice presidente esecutivo, Joseph C. Tsai, mentre nuovo ceo del gruppo da 240 miliardi di dollari sarà Eddie Yongming Wu (entrambi sono molto vicini allo stesso Ma) che manterrà anche la carica attuale di capo delle piattaforme Taobao e TMall.

Gli investitori hanno accolto con cautela la notizia, segnala il Financial Times. Il titolo Alibaba ha chiuso in ribasso dell’1,51% alla Borsa di Hong Kong, dopo la notizia dell’avvicendamento al vertice, in linea con il risultato dell’indice di riferimento, l’Hang Seng, che ha chiuso in ribasso dell’1,54%.

Tutti i dettagli sulla nomina del nuovo ceo, giunta in un momento di cambiamenti per il colosso dell’e-commerce cinese. A marzo Alibaba ha lanciato la più grande ristrutturazione della sua storia dopo mesi, se non anni, di turbolenze. La società sarà suddivisa in sei entità separate con l’ambizione di poterle quotare in borsa separatamente.

LE DIMISSIONI DI DANIEL ZHANG DALLA GUIDA DI ALIBABA

Daniel Zhang ha rassegnato le dimissioni da presidente e amministratore delegato di Alibaba. A partire dal 10 settembre prossimo, la presidenza del gruppo sarà assunta dall’attuale vicepresidente esecutivo Joseph Tsai, mentre Eddie Wu Yongming, presidente del gruppo Taobao e Tmall, diventerà amministratore delegato.

Wu, un co-fondatore di Alibaba, ha il merito di aver contribuito allo sviluppo della piattaforma di pubblicità digitale dell’azienda Alimama e del suo Alipay simile a PayPal, ora parte di Ant, evidenzia Bloomberg.

Zhang aveva assunto la carica di amministratore delegato di Alibaba nel 2015 divenendo presidente nel 2019, dopo le dimissioni del fondatore Jack Ma. “È il momento giusto per compiere una transizione, data l’importanza del gruppo Alibaba Cloud Intelligence mentre procede verso una completa scorporazione”, ha dichiarato Zhang che resterà nella società come presidente e ceo del gruppo Alibaba Cloud Intelligence. Nelle sue parole il riferimento è proprio al piano di ristrutturazione dell’azienda.

IL RIASSETTO DEL COLOSSO CINESE

Il ricambio al vertice del colosso dell’e-commerce cinese giunge infatti a poco meno di tre mesi dalla notizia della riorganizzazione del gruppo.

Lo scorso marzo, Alibaba ha annunciato la suddivisione del conglomerato in sei unità indipendenti, con sei amministratori delegati. Le sei aziende si occuperanno, rispettivamente, del settore cloud, dell’e-commerce cinese, dell’e-commerce globale, delle consegne a domicilio, della logistica, di media e intrattenimento. Ciascuna avrà un proprio cda e sarà “pienamente responsabile dei propri risultati”, potrà raccogliere fondi e quotarsi autonomamente in borsa quando sarà pronta.

Ufficialmente la riorganizzazione era stata spiegata come necessaria per rendere più agile l’attività, rafforzare il processo decisionale e permettere risposte più rapide ai cambiamenti del mercato, ma l’annuncio giungeva al termine di un processo che aveva visto Alibaba finire nel mirino delle indagini antitrust.

IL GIRO DI VITE DELLE AUTORITÀ DI PECHINO

Il colosso tech fondato da Jack Ma si è trovata nel mirino delle autorità negli ultimi anni, in un contesto di inasprimento normativo in Cina.

Nel 2021, Alibaba aveva ricevuta una multa record dall’Antitrust da 18,23 miliardi yuan (pari a 2,33 miliardi di euro al cambio di allora) mentre pochi mesi prima le autorità finanziarie cinesi avevano bloccato la maxi-Ipo del braccio finanziario di Alibaba, Ant Group.

A novembre 2020 che i regolatori cinesi hanno interrotto l’offerta pubblica iniziale record di 35 miliardi di dollari di Ant Group e hanno ordinato all’unità fintech della società fondata dal miliardario Jack Ma di rivedere le sue operazioni. La doppia quotazione a Hong Kong e Shanghai sarebbe stata la più grande Ipo della storia.

Nel frattempo, le autorità cinesi sembrano aver allentato un po’ la pressione su Alibaba e sul settore tecnologico negli ultimi mesi. A inizio anno hanno autorizzato l’aumento di capitale di Ant Group per oltre un miliardo di euro a Hong Kong.

IL COMMENTO DEGLI ANALISTI

L’avvicendamento al vertice del colosso non rappresenta, però, una discontinuità con le origini, secondo gli analisti. “Jack Ma rimarrà il leader spirituale di Alibaba”, ha commentato all’agenzia Bloomberg Kenny Wen, a capo del settore di Investment Strategy di KGI Asia, e non è previsto, quindi, un grande cambiamento di strategia.

I cambiamenti annunciati il 20 giugno “assomigliano alla seconda parte” di questa vasta riorganizzazione, ha detto all’AFP l’analista Jeffrey Towson, dell’azienda TechMoat, che segue l’evoluzione del settore tecnologico. “È una mossa intelligente” per Daniel Zhang, che diventa il capo della filiale di Alibaba con il più alto potenziale di crescita [ovvero il cloud], osserva l’analista.

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