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Dufry Autogrill Autostrada

Cosa nascerà tra Dufry e Autogrill (e chi festeggia davvero)

Obiettivi ed effetti dell'operazione tra la svizzera Dufry e Autogrill. Il ruolo della holding della famiglia Benetton e i riflessi in Borsa. Fatti, numeri e approfondimenti

 

Edizione (la holding della famiglia Benetton) cederà la maggioranza di Autogrill alla svizzera Dufry per contribuire a realizzare un gruppo più grande che sarà controllato dalla stessa Edizione.

L’azionista di maggioranza di Autogrill, Edizione, e Dufry Ag hanno annunciato la sottoscrizione di un accordo finalizzato alla creazione di un gruppo globale nel settore dei servizi di ristorazione e retail per chi viaggia, attraverso una strategic business combination tra Autogrill e Dufry.

Dufry, con sede a Basilea, gestisce più di 1700 negozi aeroportuali in 60 paesi. Autogrill gestisce oltre 3.500 bar, caffetterie e ristoranti in 139 aeroporti a livello internazionale, di cui 80 in Nord America, oltre che in autostrada in Europa.

“La combinazione dei due gruppi creerà un nuovo leader nell’esperienza di viaggio e ci consentirà di aumentare in modo significativo la nostra presenza nei mercati principali, come gli Stati Uniti, e nel settore del cibo e delle bevande da viaggio”, ha dichiarato il presidente di Dufry Juan Carlos Torres. Il nuovo gruppo conterà su 5.500 punti vendita in 1.200 aeroporti e sedi autostradali in tutto il mondo.

Quindi la svizzera Dufry rileverà il 50,3% del capitale della famiglia Benetton in Autogrill, hanno affermato le società. In cambio, la holding di famiglia Edizione diventerà il maggiore azionista di Dufry con una partecipazione fino al 25% nel business combinato. Dufry lancerà un’offerta di acquisto e scambio che punta a ritirare il titolo dal mercato e a cui Edizione aderirà in titoli.

Al closing dell’operazione, previsto nel secondo trimestre del 2023, la società combinata sarà ribattezzata e quotata in Svizzera.

Tutti i dettagli.

L’OPERAZIONE

Attualmente il 50,3% di Autogrill è nelle mani di Edizione tramite la controllata Schematrentaquattro. La famiglia Benetton trasferirà l’intera quota a Dufry. Quest’ultima si offrirà di rilevare gli azionisti di minoranza, con la holding Edizione che diventerà poi il maggiore azionista del gruppo combinato con una quota del 20-25%.

“Offrirà agli azionisti 0,158 nuove azioni Dufry per ogni azione Autogrill (il titolo valeva, venerdì, 31,24 franchi alla Borsa di Zurigo) o un’alternativa in contanti equivalente a 6,33 euro per azione Autogrill (il titolo venerdì ha chiuso a 6,85 euro per 2,64 miliardi di capitalizzazione)” spiega MF.

L’offerta rappresenta uno sconto del 25-30% sui prezzi di negoziazione di venerdì.

LE REAZIONI DEL MERCATO

Ed è per questo che Autogrill e Dufry in Borsa si muovono su andamenti opposti oggi. Il gruppo italiano che cede oltre l’8% per portarsi sul valore dell’opa obbligatoria, indicato a 6,3 euro.
Il gruppo svizzero invece corre in rialzo del 5,6% a 33 euro, riporta l’Ansa.

LA STRATEGIA

Ai prezzi di mercato di venerdì, le due società avevano una capitalizzazione di mercato totale di circa 5,5 miliardi di dollari.

Dall’unione di Autogrill e Dufry – spiega la nota – nascerà un nuovo Gruppo con ricavi combinati di oltre 12 miliardi di euro e un Ebitda di circa 1,3 miliardi (dato 2019 – pre pandemia).

Entrambe le società hanno subito un duro colpo al culmine della pandemia di Covid con il crollo delle attività a causa dei divieti di viaggio e delle restrizioni alla circolazione, ricorda il Ft. I ricavi di Dufry e Autogrill sono diminuiti rispettivamente del 70% e del 60% nel 2020.

L’obiettivo dell’operazione è di “sviluppare una nuova offerta di prodotti e servizi per rispondere alle sfide di un settore in continua evoluzione; migliorare, innovandola, la customer experience di chi viaggia anche attraverso lo sviluppo tecnologico e digitale”.

LE POTENZIALITÀ MERCATO

Il nuovo Gruppo opererà in un mercato potenziale del valore di circa 105 miliardi, più di quattro volte il mercato del solo food & beverage (pari a circa 25 miliardi).

“Questa transazione rafforzerà il nostro bilancio, ridurrà la nostra leva finanziaria e creerà sinergie significative” ha sottolineato Torres. L’unione tra Autogrill e Dufry permetterà la creazione del campione mondiale del settore, con una posizione di leadership in diverse geografie e su diversi servizi, favorita anche da importanti sinergie all’interno del nuovo Gruppo”, ha aggiunto Alessandro Benetton, presidente di Edizione.

LA GOVERNANCE

Infine, il ceo di Dufry Xavier Rossinyol guiderà il gruppo combinato, Juan Carlos Torres manterrà il suo ruolo di presidente nella nuova società.

Alessandro Benetton entrerà nel consiglio di amministrazione del nuovo Gruppo in qualità di presidente onorario con il compito di promuovere e coordinare le relazioni istituzionali con i principali azionisti del nuovo Gruppo. Gianmario Tondato da Ruos assumerà la carica di presidente esecutivo di tutte le attività nordamericane del nuovo Gruppo. Enrico Laghi e Paolo Roverato (rispettivamente ad di Edizione e Presidente di Autogrill) entreranno nel cda del nuovo Gruppo con la carica di vicepresidenti.

UBS, CREDIT SUISSE, CITI, INTESA SANPAOLO E MEDIOBANCA TRA GLI ADVISOR

UBS e Credit Suisse hanno agito in qualità di consulenti finanziari di Dufry, mentre BofA Securities ha agito per Edizione. Citigroup Global Markets Europe AG, Intesa Sanpaolo e Mediobanca hanno invece affiancato Autogrill.

IL COMMENTO DEGLI ANALISTI

“Accogliamo con favore l’annuncio dell’accordo poiché la combinazione aziendale di entrambe le società rappresenta un adattamento strategico complementare e supporterà la nuova strategia a lungo termine di Dufry”, ha scritto l’analista di Baader Helvea Volker Bosse ripreso da Reuters.

Tuttavia, alcuni analisti vedono solo opportunità limitate dalle sinergie nella combinazione di attività aeroportuali e autostradali segnala Bloomberg.

“Il titolo Autogrill in Borsa crolla del 7,5% a 6,33€, prezzo dell’Opa – evidentemente non particolarmente generosa – preannunciata dal gruppo svizzero Dufry (che invece, sul mercato svizzero, guadagna il 5,5%)” ha commentato su Twitter la giornalista Carlotta Scozzari.

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