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Cosa farà Gsk con Sierra Oncology?

Gsk ha raggiunto un accordo di 1,9 miliardi di dollari per acquisire la società biofarmaceutica statunitense Sierra Oncology, specializzata in terapie per forme rare di cancro. Tutti i dettagli, i progetti e le previsioni

 

La casa farmaceutica britannica GlaxoSmithKline (Gsk) ha stipulato oggi un accordo per l’acquisizione della società biofarmaceutica statunitense Sierra Oncology per 1,9 miliardi di dollari.

L’accordo, tra l’altro, arriva proprio nel momento in cui Gsk si prepara a lanciare Haleon, la società che nascerà dallo spin-off della divisione Consumer Healthcare, che include marchi come Sensodyne, Voltaren, Panadol e Multicentrum.

I DETTAGLI DELL’ACCORDO

Questa mattina, Gsk sul proprio sito ha annunciato che acquisirà Sierra Oncology per un corrispettivo totale di 1,9 miliardi di dollari, ovvero 55 dollari per azione in contanti.

Il prezzo per azione, scrive Radiocor, rappresenta un premio di circa il 39% rispetto al prezzo di chiusura delle azioni di Sierra Oncology il 12 aprile e un premio di circa il 63% rispetto al suo prezzo medio ponderato per il volume negli ultimi 30 giorni di negoziazione.

L’acquisizione dovrebbe chiudersi nel terzo trimestre.

COSA FA SIERRA ONCOLOGY

Sierra Oncology, il cui quartier generale si trova in California, è un’azienda biofarmaceutica in fase avanzata, quotata al Nasdaq, che si impegna a trovare terapie mirate per il trattamento di forme rare di cancro.

Attualmente, per esempio, sta sviluppando un farmaco, il Momelotinib, per affrontare le esigenze mediche dei pazienti affetti da mielofibrosi con anemia. Ma la storia di questo farmaco parte da più lontano. Sierra Oncology, infatti, lo ha acquisito nel 2018 da Gilead Sciences per 198 milioni di dollari.

IL FARMACO CHE GSK VUOLE

Il Momelotinib, si legge nel comunicato pubblicato da Gsk, “può portare a benefici effetti di trattamento sull’anemia e ridurre la necessità di trasfusioni, trattando anche i sintomi”.

Nel gennaio 2022, in seguito allo studio di fase III MOMENTUM, Sierra Oncology ha annunciato risultati positivi. Lo studio infatti ha soddisfatto tutti i principali endpoint primari e secondari, dimostrando che il farmaco ha ottenuto un beneficio “statisticamente e clinicamente significativo sui sintomi, sulla risposta splenica e sull’anemia”.

PERCHÉ GSK HA SCELTO SIERRA ONCOLOGY

Luke Miels, Chief Commercial Officer di Gsk ha spiegato che Sierra Oncology completa la loro esperienza commerciale e medica in ematologia. “Momelotinib – ha detto – offre un’opzione di trattamento differenziata che potrebbe affrontare i significativi bisogni medici insoddisfatti dei pazienti affetti da mielofibrosi con anemia, la ragione principale per cui i pazienti interrompono il trattamento. Con questa acquisizione proposta, abbiamo l’opportunità di portare potenzialmente nuovi benefici significativi ai pazienti e rafforzare ulteriormente il nostro portafoglio di specialità medicinali”.

Gsk, si legge su Radiocor, considera l’operazione una business combination e prevede che aumenterà l’utile per azione rettificato nel 2024, il primo anno intero previsto per le vendite di Momelotinib.

LA PIPELINE ONCOLOGICA DI GSK

Dopo le delusioni derivanti da alcuni trattamenti per il cancro che sembravano promettenti (come bintrafusp alfa e feladilimab) e la perdita che arriverà alla fine del 2027 dell’esclusività del brevetto sul farmaco per l’Hiv, dolutegravir (che vale circa 3,9 miliardi di dollari in vendite annuali), ora Gsk spera di rifarsi con quest’ultima acquisizione che andrà a completare Blenrep, il trattamento della società per un’altra forma di cancro del sangue chiamata mieloma multiplo.

L’anno scorso, riferisce Reuters, il business relativo alle terapie oncologiche di Gsk ha rappresentato circa il 2,8% delle vendite farmaceutiche totali.

Momelotinib, secondo quanto scritto dall’agenzia di stampa citando le previsioni di un analista della banca d’investimento H.C. Wainwright, potrebbe generare negli Stati Uniti picchi di vendite di 950 milioni di dollari e di 780 milioni di dollari al di fuori degli States.

SODDISFAZIONE DA PARTE DI SIERRA ONCOLOGY

Il consiglio di Sierra Oncology ha raccomandato all’unanimità che i suoi azionisti votassero a favore della fusione e Stephen Dilly, presidente e amministratore delegato di Sierra Oncology ha detto: “L’unione con Gsk crea la migliore opportunità per Sierra Oncology di realizzare la sua missione di fornire terapie mirate che trattino forme rare di cancro, offrendo anche un valore convincente e certo per i nostri azionisti”.

“Ora – ha concluso – abbiamo un partner con un’infrastruttura globale e un’esperienza oncologica che ci permette di fornire Momelotinib ai pazienti il più rapidamente possibile e su scala globale”.

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