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Cervelli

Che cosa c’è di nuovo nel rinnovo del contratto dei chimici-farmaceutici

Numeri, dettagli e commenti sull’accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per gli addetti all’industria chimica, chimico-farmaceutica, delle fibre chimiche e dei settori abrasivi, lubrificanti e GPL, per il periodo 2019-2022. Federchimica, Farmindustria e le organizzazioni sindacali di settore, Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec, Ugl Chimici, Failc-Confail, Fialc-Cisal, hanno raggiunto l’accordo per il rinnovo…

Federchimica, Farmindustria e le organizzazioni sindacali di settore, Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec, Ugl Chimici, Failc-Confail, Fialc-Cisal, hanno raggiunto l’accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per gli addetti all’industria chimica, chimico-farmaceutica, delle fibre chimiche e dei settori abrasivi, lubrificanti e GPL, per il periodo 2019-2022.

I NUMERI E LE NOVITÀ

Il contratto riguarda 170mila addetti e adotta il Tec, ossia il trattamento economico complessivo e il Tem, ossia il trattamento economico minimo. Chimici e farmaceutici hanno condiviso, per la parte economica, di riconoscere un aumento di 97 euro sul Tem e 129 sul Tec, nel periodo di vigenza contrattuale che è stato allungato, in via transitoria, di sei mesi, ovvero fino a giugno 2022. Questo rinnovo segna l’introduzione dell’innovativo ruolo di ammortizzatore degli scostamenti inflattivi, affidato all’Elemento Distinto della Retribuzione, permettendo di semplificare l’impatto delle verifiche annuali e dare certezza alle imprese e ai lavoratori. Il conguaglio comunque rimarrà e alla scadenza del contratto sarà effettuata una verifica complessiva per garantire l’allineamento del trattamento minimo contrattuale all’inflazione reale.

L’ANALISI DEL SOLE 24 ORE

Chiosa il Sole 24 Ore: “Il testo contrattuale, semplificato, ritaglia a misura del settore chimico farmaceutico, il quadro delle nuove regole confederali, con novità in ambito economico e normativo. Al centro ci sono temi come la responsabilità sociale, la formazione, la produttività, l’occupabilità e la flessibilità. Sulla parte normativa ci sono diversi interventi, innanzitutto per valorizzare una contrattazione aziendale di qualità, capace di cogliere le sfide e per sviluppare relazioni industriali sempre più partecipative. E poi per diffondere la cultura della sicurezza, anche attraverso i moderni strumenti digitali. Infine per aumentare l’attenzione nei confronti dei giovani, attivando percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro e per agevolare l’innovazione organizzativa, la valorizzazione professionale e l’occupabilità. Viene dato sempre più spazio al secondo livello di contrattazione”.

LA NOTA DI FEDERCHIMICA E FARMINDUSTRIA

“Un risultato – si legge in una nota congiunta di Federchimica e Farmindustria – ottenuto con ampio anticipo sulla scadenza del contratto, che conferma l’efficienza e la competitività di un settore caratterizzato da Relazioni Industriali moderne e di qualità”. “Il contratto – sottolineano Federchimica e Farmindustria – mettendo al centro i temi della Responsabilità Sociale, della Formazione, della Produttività e Occupabilità e della Flessibilità, fornendo così alle imprese gli strumenti per essere promotrici e protagoniste del cambiamento, anche in relazione alle trasformazioni connesse con Industria 4.0”.

IL COMMENTO DI SCACCABAROZZI

“Un rinnovo lampo che dimostra la responsabilità delle Parti – ha commentato Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria – In un mondo che con l’innovazione cambia rapidamente è necessario giocare d’anticipo. Con la firma del contratto abbiamo dimostrato che insieme si può centrare l’obiettivo. Così come siamo fiduciosi che il dialogo con le Istituzioni possa portare in tempi brevi a un cambiamento della governance. Solo con un’alleanza tra Istituzioni e Parti sociali si potranno affrontare e vincere le sfide della competitività continuando a garantire occupazione di qualità”.

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