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Sanità Pnrr

Conte ricovera i ticket sanitari alla Speranza

Come il premier Giuseppe Conte ha stoppato le idee del ministro della Salute, Roberto Speranza (Leu), sui ticket sanitari in base al reddito

Contrordine, sui ticket sanitari in base al reddito se ne riparlerà senza fretta.

Il premier Giuseppe Conte ha raffreddato i bollori del ministro della Salute, Roberto Speranza (Leu).

Ecco che cosa è successo.

La rivoluzione dei ticket sanitari dovrà aspettare, sarà un progetto che potrà avere un arco temporale di mesi o anni.

E’ stato il presidente del Consiglio, Conte, a frenare gli entusiasmi del ministro della Salute che aveva già pronto anche un ddl: il capitolo ticket, ricorda il premier, è programmato ma non “domattina”, nell’arco “della legislatura” che “non scade a dicembre”.

La tabella di marcia vedrebbe quindi l’avvio della cancellazione del superticket, balzello aggiuntivo da 10 euro su specialistica e diagnostica, già con la manovra, e la riforma vera e propria più in là, da meditare con calma. Per pagare le cure in base al proprio reddito, le famiglie, insomma, dovranno aspettare. Rassicurate però, nelle intenzioni di M5S e Pd, che almeno l’Iva nel frattempo non aumenterà.

Ma già è scattato un altro campanello d’allarme: tra le voci di ‘lotta all’evasione’ comparirebbe anche una stretta sul sommerso per colf e badanti che, è il rischio paventato dai datori di lavoro domestico, si tradurrebbe in costi per le famiglie.

“Sarebbe intollerabile fare cassa a spese delle famiglie”, dice Assindatcolf, respingendo l’ipotesi, già ventilata in passato, di trasformarle in sostituti d’imposta, dovendo cioè versare le tasse per conto dei propri dipendenti. Il comparto, ricorda l’associazione “ha registrato all’Inps 850mila rapporti di lavoro ma stimiamo ce ne siano altrettanti in nero”. Secondo il rapporto sul sommerso allegato alla Nota di aggiornamento al Def, però, anche tra chi risulta all’Inps ce n’è almeno un quarto (circa 221mila) che si collocano in modo “anomalo” sulla soglia della no tax area, attorno agli 8mila euro.

 

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