Dopo quella di Unicredit arriva un’altra ottima semestrale per le banche italiane. Stavolta tocca a Intesa Sanpaolo che nei primi sei mesi del 2023 registra un utile netto sopra i 4 miliardi e punta a superare i 7 miliardi a fine anno, proprio come la banca guidata da Andrea Orcel.
Buone notizie anche per gli azionisti cui l’amministratore delegato, Carlo Messina, promette di pagare quest’anno dividendi per 5,8 miliardi.
Ecco tutti i numeri sulla semestrale di Intesa Sanpaolo.
SEMESTRALE INTESA SANPAOLO: UTILE A 4,2 MLD, NPL IN CALO, 19 MLD DI PRESTITI A FAMIGLIE E IMPRESE
Come si diceva, l’istituto ha chiuso il primo semestre con utile netto a 4,22 miliardi (di cui 2,27 miliardi nel secondo trimestre), in aumento dell’80% rispetto allo stesso periodo del 2022. Buona crescita degli interessi netti a 6,84 miliardi (+68,9% su anno) e dei proventi operativi netti a 12,4 miliardi (+15,3% su anno). In calo le commissioni nette, pari a 4,35 miliardi (-4,2%), con una flessione dello 0,6% delle commissioni da attività bancaria commerciale e del 4,2% delle commissioni da attività di gestione, intermediazione e consulenza. In particolare diminuiscono del 9,1% per la componente relativa al risparmio gestito e del 3% per quella relativa ai prodotti assicurativi. Segno più pure per il risultato dell’attività assicurativa, a quota 856 milioni di euro rispetto a 841 milioni del primo semestre 2022.
Crescono i costi operativi, a 5,2 miliardi (+0,9%) mentre il rapporto cost/income ratio è pari al 42% a fronte del 48% di un anno prima, così come in calo sono le rettifiche di valore nette su crediti, 556 milioni (che comprendono circa 165 milioni di riprese di valore relative all’esposizione a Russia e a Ucraina) rispetto a 1,4 miliardi del primo semestre 2022.
DOSSIER CREDITI DETERIORATI
Sul fronte dei crediti deteriorati i livelli di copertura salgono al 49% (al 68% per le sofferenze) e lo stock a fine giugno rispetto diminuisce del 3,6% al netto delle rettifiche di valore e del 2,5% al lordo rispetto ai sei mesi prima. L’incidenza dei crediti deteriorati sui crediti complessivi è pari all’1,2% al netto delle rettifiche di valore e al 2,3% al lordo.
LA PATRIMONIALIZZAZIONE DI INTESA SANPAOLO
Per quanto riguarda poi la patrimonializzazione, nel primo semestre il Cet1 ratio risulta pari al 13, 7%, deducendo dal capitale circa 3 miliardi di dividendi maturati proprio in questo periodo.
Infine, qualche parola sul supporto al credito: nel periodo gennaio-giugno 2023 Intesa Sanpaolo ha fornito nuovo credito a medio-lungo termine per circa 29 miliardi di euro. Di questi 19 miliardi in Italia e circa 18 miliardi a famiglie e piccole e medie imprese. Inoltre, più di 1.900 aziende italiane sono state riportate in bonis da posizioni di credito deteriorato e oltre 139.000 dal 2014. In questo modo si sono preservati oltre 9.500 e 695.000 posti di lavoro.
PREVISTO UTILE DI OLTRE 7 MLD NEL 2023
Numeri importanti, quelli conseguiti nei primi sei mesi dell’anno, che portano Intesa Sanpaolo a prevedere per il 2023 “un significativo aumento del risultato della gestione operativa, derivante da una solida crescita dei ricavi trainati dagli interessi netti (interessi netti attesi pari a oltre 13,5 miliardi di euro nel 2023 e in ulteriore crescita nel 2024 e nel 2025) e da un continuo focus sul cost management. Al contempo, comunica l’istituto, è atteso “un forte calo delle rettifiche di valore nette su crediti, con una conseguente crescita dell’utile netto a ben oltre 7 miliardi di euro”.
Visto che l’attuazione del Piano di impresa 2022-2025 procede a “pieno ritmo e le iniziative industriali chiave sono ben avviate”, inoltre, la banca stima un utile netto per il 2024 e per il 2025 superiore a quello previsto per il 2023.
PER GLI AZIONISTI 5,8 MLD DI DIVIDENDI NEL 2023
Anche gli azionisti hanno di che gioire. Come si legge nella nota che accompagna i conti, il board ha previsto di distribuire, come acconto dividendi cash a valere sui risultati del 2023, non meno di 2,45 miliardi di euro e si pensa a una eventuale ulteriore distribuzione da valutare anno per anno. “Quest’anno potremo distribuire ai nostri azionisti 5,8 miliardi considerati il dividendo di maggio, la seconda tranche del buy back, e l’acconto dividendo di novembre” ha detto Messina.
MESSINA: PER RINNOVO CCNL DISPONIBILI AD AUMENTO
“La somma complessiva percepita nel semestre dalle persone che lavorano in Intesa Sanpaolo è pari a 3,2 miliardi; nel 2022 abbiamo stanziato un contributo straordinario di 1.000 euro nei confronti delle nostre Persone, esclusi i dirigenti, al fine di fronteggiare l’inflazione, per un totale di circa 80 milioni”.
Durante la call con le agenzie, come riferito dall’Ansa, Messina è intervenuto anche sul rinnovo del contratto dei bancari “previsto a partire dal prossimo anno. Abbiamo dato immediata disponibilità all’aumento richiesto dai sindacati e dalle persone della banca. In una fase caratterizzata da un incremento significativo della nostra redditività, e considerato l’aumento del costo della vita, riteniamo necessario un intervento in grado di fare la differenza per le persone che lavorano in banca” ha precisato.
Del resto, ha ricordato l’ad, “l’inflazione continua ad avere un notevole impatto, per questo abbiamo stanziato 30 miliardi di euro a favore di imprese e famiglie, dando la possibilità di sospendere o rimodulare mutui e prestiti, concedendo erogazioni a tassi agevolati e permettendo rateizzazioni a tasso zero”.