Fincantieri archivia i primi noves mesi dell’anno con ricavi e redditività in aumento.
Il costruttore navale italiano chiude il periodo gennaio-settembre con ricavi per 5,58 miliardi di euro, in crescita del 3,7% rispetto ai 5,38 miliardi stesso periodo del 2023. Crescita invece a doppia cifra per l’Ebitda a 328 milioni di euro, in aumento del 19% rispetto ai 276 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente, “trainato dalla forte performance nell’Offshore (+47%) e nel business Sistemi, Componenti e Infrastrutture” indica la nota della società di Trieste.
Sono i principali numeri che emergono dai conti diffusi da Fincantieri dopo l’approvazione del cda riunitosi sotto la presidenza di Biagio Mazzotta. “I risultati dei primi nove mesi sono una prova tangibile della solidità e della pianificazione strategica, che non solo confermano la visione sottostante il nostro Piano Industriale ma permettono di migliorare ulteriormente le previsioni di crescita per fine anno” commenta l’ad Pierroberto Folgiero.
Sulla base dei risultati, il gruppo della cantieristica alza la guidance 2024 per ricavi e debito. Tuttavia il titolo scivola a Piazza Affari (-2%) alle ore 16 dopo i risultati dei primi nove mesi del 2024.
Tutti i dettagli.
CRESCONO I RICAVI
Quindi al 30 settembre 2024 i ricavi del gruppo navale sono in aumento del 3,7% rispetto al 30 settembre 2023 a 5,58 miliardi di euro, “con una ulteriore accelerazione prevista nel quarto trimestre, per effetto dell’entrata in efficacia del contratto siglato a marzo con il Ministero della Difesa indonesiano per la fornitura di 2 unità PPA per un valore complessivo di euro 1,18 miliardi” indica la nota.
Al lordo dei consolidamenti, Shipbuilding contribuisce per il 68% al totale dei ricavi di Gruppo (74% nel terzo trimestre 2023), seguito da Sistemi, Componenti e Infrastrutture per il 17% (14% nel terzo trimestre 2023) e da Offshore e Navi Speciali per il 15% (12% nel terzo trimestre 2023).
AUMENTA LA REDDITIVITÀ
Allo stesso tempo Fincantieri ha registrato un incremento del margine operativo lordo (ebitda) del 19% nei primi nove mesi dell’anno a 328 milioni di euro su ricavi cresciuti del 3,7% a 5,58 miliardi. L’incidenza dell’ebitda sui ricavi sale al 5,9% dal 5,1% di un anno fa.
Il traino alla marginalità, spiega la nota societaria, arriva dalla performance dell’offshore (+47% a 45 milioni) e da quella delle attività dei sistemi, componenti e infrastrutture (margine lordo triplicato a 63 milioni).
CARICO DI LAVORO
Al 30 settembre 2024, il backlog si attesta a euro 26,4 miliardi, con 95 navi in portafoglio con consegne previste fino al 2032, e il soft backlog è pari a euro 13,7 miliardi, per un carico di lavoro complessivo di euro 40,1 miliardi, stabile rispetto ai livelli record del primo semestre 2024.
RADDOPPIANO I NUOVI ORDINI
I nuovi ordini dei 9 mesi sono più che raddoppiati a 8,5 miliardi (da 4 miliardi del 2023) e portano il backlog al 30 settembre a 26,4 miliardi. La crescita degli ordini è “spinta in particolare dai settori delle navi da crociera e della difesa” precisa la nota.
MIGLIORA L’INDEBITAMENTO
Inoltre, al 30 settembre l’indebitamento finanziario netto, includendo l’effetto temporaneo dell’aumento di capitale completato a luglio e destinato all’acquisizione della linea di business Uas da Leonardo (operazione che sarà completata all’inizio del 2025), è di 2,059 miliardi, ovvero 2,44 miliardi escludendo l’effetto dell’aumento, quindi in linea con fine 2023 e in significativo miglioramento rispetto ai primi nove mesi del 2023 (euro 2,7 miliardi), grazie alle iniziative di ottimizzazione del capitale circolante e alla generazione di cassa. Si conferma pertanto un’accelerazione nel processo di deleveraging in corso, con un Rapporto di indebitamento (PFN/EBITDA) previsto a fine anno tra il 4,5x e il 5,0x, in miglioramento rispetto alla precedente guidance compresa tra 4,5x e 5,5x, escluso l’effetto temporaneo dell’aumento di capitale.
RIVISTA AL RIALZO LA GUIDANCE PER RICAVI E DEBITO
Pertanto, alla luce dei conti, la società di Trieste alza la guidance 2024 per ricavi e debito: i ricavi sono stimati a “oltre 8 miliardi”, la marginalità operativa è confermata “intorno al 6% e in crescita di un punto percentuale rispetto al 2023” mentre il rapporto di indebitamento (posizione finanziaria netta su ebitda) è stimato tra 4,5 e 5,0, escluso l’effetto temporaneo dell’aumento di capitale, in ulteriore miglioramento rispetto alla precedente guidance 2024 che stimava tra 4,5 e 5,5.
LE PAROLE DELL’AD FOLGIERO
Infine, “Il livello del portafoglio ordini, raggiunto in tutti i segmenti, rappresenta il riconoscimento del nostro ruolo distintivo e della competitività della nostra offerta, in un mercato globale sempre più articolato. Questo risultato non è solo una risposta alle sfide di oggi, ma è anche il segno di una fiducia nel futuro della cantieristica ad alta complessità costruita con il nostro ecosistema di dipendenti, partner fornitori, clienti e istituzioni” ha commentato Folgiero.
“I risultati dei primi nove mesi dell’anno, che confermano un forte aumento dell’ebitda – riprende il manager – testimoniano l’efficacia delle azioni intraprese per migliorare i margini in tutti i segmenti di business, con un approccio disciplinato che ci ha permesso di generare cassa e accelerare il percorso di deleveraging in netto anticipo rispetto al piano”.
‘In questo scenario la nostra espansione nella dimensione subacquea è un segnale del coraggio e della capacità di innovare che contraddistinguono Fincantieri, impegnata a coniugare l’eccellenza del ‘made in Italy’ con una visione di crescita sostenibile e di lungo respiro, con il capitale umano al centro” ha concluso il numero uno di Fincantieri.