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Ubi Banca Banche

Come si muoveranno le fondazioni di Ubi sull’Ops di Intesa (che ha ritoccato all’insu l’Offerta)

Tutte le ultime novità sulle posizioni delle fondazioni azioniste di Ubi Banca sull'Offerta pubblica di scambio (Ops) lanciata da Intesa Sanpaolo

Come si muoveranno le fondazioni di Ubi sull’Ops di Intesa? Ecco le ultime novità.

LA PRESA DI POSIZIONE DEL MONTE DI LOMBARDIA

La Fondazione Monte di Lombardia (azionista con il 4,95% di Ubi) ha aderito all’offerta di Intesa Sanpaolo sulle azioni Ubi. Lo scrive ilSole24ore.com secondo il quale il consiglio della Fondazione presieduta da Aldo Poli avrebbe deciso all’unanimità di conferire il suo 4% nel capitale di Ubi all’offerta presentata dalla banca guidata da Carlo Messina.

LA POSIZIONE ATTENDISTA DELLA FONDAZIONE DI CUNEO

Resta il no – momentaneo? – dell’altra fondazione perno di Ubi, la Cassa di risparmio di Cuneo (azionista con il 5,91%). Dai vertici di Intesa si sottolinea che proprio a Cuneo è prevista la sede di una direzione generale del futuro gruppo frutto della fusione per incorporazione di Ubi in Intesa nel caso l’Ops superasse il 66%. E le ultime notizie parlano di un orientamento del cda della fondazione cuneese pro Ops.

LE PAROLE DI BARRESE (INTESA)

“Questa è un’operazione da cui possiamo uscire tutti vincitori. Le imprese, le famiglie, le comunità sono sempre più aperte verso logiche internazionali, il sistema bancario non può essere solo locale, deve avere la forza e le dimensioni per accompagnarle in tutto il mondo”, ha affermato non a caso Stefano Barrese, capo della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, in una intervista al settimanale Idea, pubblicazione per il mondo imprenditoriale cuneese, dove ha sede Fondazione Cassa Risparmio di Cuneo, socio di Ubi che finora ha detto no all’ops di Intesa. “In Piemonte le sovrapposizioni sono minime. Manterremo una reðte capillare per servire al meglio famiglie e imprese”, ha assicurato Barrese.

CHE COSA DICONO I SOCI BRESCIANI

E a Brescia, altra città chiave per Ubi, che cosa succede? I grandi soci bresciani di Ubi Banca rompono gli indugi e aderiscono all’Ops di Intesa Sanpaolo, ma si aspettano un ritocco dell’offerta. Lo indica al Giornale di Brescia il presidente del Sindacato Azionisti, Franco Polotti: “Siamo per l’adesione alla proposta di Intesa”, ha detto Polotti, spiegando che ‘”l Covid ha imposto nuove riflessioni coerenti con storia, stile e valore’. Al tempo stesso – precisa – ‘alla luce dell’andamento di mercato sono convinto, anzi certo, che Intesa abbia ben chiaro che per raggiungere la maggioranza del 66,67% debba riconsiderare la proposta economica per conquistare una convinta adesione all’Ops. Questa e’ la concreta e legittima aspettativa dei nostri azionisti che non può essere disattesa”.

RITOCCO ALL’OPS?

Le attese dei soci bresciano per un ritocco al prezzo dell’Ops – attese anche di alcuni analisti e osservatori, come ricostruito da Start Magazine – fino al primo pomeriggio del 17 luglio non erano state esaudite da parte del gruppo bancario capeggiato dall’ad, Carlo Messina. “L’offerta è molto chiara”. Così Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo, rispondendo alla domanda sull’eventualità di un rilancio dell’offerta di scambio su Ubi Banca. “Lasciamo ai soci di decidere. La nostra offerta è molto chiara e loro sono in grado di fare la loro scelta. Io non dubbi su quale sia la scelta più importante”, ha aggiunto Gros-Pietro.

L’ANNUNCIO DEL RITOCCO

Ma nel tardo pomeriggio le parole di Gros-Pietro sono state superate. Intesa Sanpaolo ha infatti migliorato l’offerta per Ubi Banca. Il consiglio di amministrazione di Intesa Sanpaolo ha deliberato di riconoscere, per ciascuna azione di Ubi Banca portata in adesione all’offerta, un corrispettivo unitario, non soggetto ad aggiustamenti, rappresentato da 1,7 azioni Intesa Sanpaolo di nuova emissione e da un corrispettivo in contanti di 0,57 euro. Sulla base del prezzo ufficiale delle azioni di Intesa Sanpaolo rilevato alla chiusura del 14 febbraio 2020 (pari a 2,502), il corrispettivo unitario aumentato come sopra indicato esprime una valorizzazione pari a Euro 4,824 per ciascuna azione di Ubi Banca e dunque incorpora un premio del 44,7% rispetto al prezzo dell’azione Ubi Banca registrato il 14 febbraio 2020 (pari a Euro 3,333). In caso di adesione integrale all’offerta, il corrispettivo in denaro ricevuto dagli azionisti di Ubi Banca e’ quantificabile in circa 80 milioni di euro per le Fondazioni a sostegno delle erogazioni alle comunita’ locali, e a circa 310 milioni di euro per le famiglie e gli imprenditori del territorio.

(aggiornato alle ore 19)

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