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Come si muove Sace sulle garanzie secondo Gualtieri

Che cosa ha detto sull'attività di Sace il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, nel corso dell'audizione parlamentare

Feeling sempre più stretto fra ministero dell’Economia retto da Roberto Gualtieri e la società del gruppo Cdp, Sace, su cui il Tesoro sta puntando con nuovi compiti come la garanzia statale per la liquidità alle imprese tramite la banca.

A riprova della sintonia fra il dicastero di via Venti Settembre e i vertici della società presieduta da Rodolfo Errore e guidata dall’amministratore delegato, Pierfrancesco Latini, sono le dichiarazioni fatte dal ministro Gualtieri in audizione. Ecco tutti i dettagli.

CHE COSA HA DETTO GUALTIERI SU SACE

“Un nuovo strumento è stato reso operativo a tempo di record da Sace che è in grado di dare la garanzia in 48 ore. Questi i tempi dalla richiesta della banca. Ieri è stata concessa la prima garanzia. Sace sta seguendo 150 operazioni semplificate per un importo di 2,5 miliardi di euro e un istituto bancario ci ha segnalato 1.000 operazioni in entrata. Quindi è verosimile che questo strumento avrà un impatto significativo per il credito garantito”. E’ quello che ha detto il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in audizione sul Def sulla misura introdotta con il decreto imprese.

IL RUOLO CENTRALE DI SACE

“Naturalmente – ha proseguito il ministro Gualtieri – monitoreremo con grande attenzione eventuali problemi e ritardi. Ma ad oggi è prematuro fare dei bilanci. Più avanti faremo poi una valutazione per vedere se questo strumento sta funzionando in modo efficiente, come appare dalle informazioni che stiamo ricevendo, secondo le quali la garanzia si ottiene i 48-72 ore. Questo è uno dei motivi per cui ci siamo rivolti ad una società specializzata in garanzie, perché se questo lavoro l’avesse fatto lo Stato i tempi sarebbero aumentati. edito garantito”, ha aggiunto Gualtieri nel corso dell’audizione.

GLI AUSPICI DI CONFINDUSTRIA

Sul decreto arrivano anche richieste e auspici di modifiche. Dopo i suggerimenti giunti ieri dalla Fabi (qui l’articolo di Start), oggi è stata la volta di Confindustria: “E’ necessario definire l’ambito d’applicazione del divieto di distribuzione di dividendi o di riacquisto di azioni nel corso del 2020”, ha detto il direttore generale di Confidustria, Marcella Panucci, sulla condizione posta dal Dl imprese per la concessione della garanzia Sace. “A tal fine – ha detto nel corso dell’audizione alla Camera – occorre quantomeno chiarire che il divieto si applica solo nel caso di gruppi in cui la societa’ controllante eserciti direzione e coordinamento sulle altre imprese, al fine di non restringere irragionevolmente l’accesso ai benefici a società che, pur facendo parte di un gruppo, restano soggetti autonomi”. Ha aggiunto Panucci: “Più in generale, andrebbe valutata la possibilità di salvaguardare le operazioni di questo tipo che intercorrono tra società appartenenti all’area di consolidamento e che rispondono a logiche attinenti alla gestione dei rapporti infragruppo”.

CHE COSA HA DETTO PANUCCI

Secondo Confindustria “anche considerata la necessita’ di accelerare la concessione del credito, si potranno valutare, come proposto dall’Associazione bancaria italiana, soluzioni che diano certezza ai profili di responsabilita’ di banche e imprese”, ha aggiunto il direttore generale della confederazione presieduta da Carlo Bonomi. E riferendosi, in particolare, alle nuove regole introdotte per il sostegno offerto da Sace, “auspichiamo che tali passaggi siano i più rapidi possibili e contiamo sul massimo impegno delle banche affinché finanziamenti aggiuntivi arrivino alle imprese con la massima tempestività e fluidità”.

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