“Le istituzioni europee dovettero negoziare una condizionalità dettagliata, diversa da Paese a Paese. Stavolta non sarà così”. Insomma, se un Paese accetta il Mes, il prestito sarà “senza condizioni” e “non sarà un’altra Grecia”. Sono queste in sostanza le rassicurazioni fornite di fatto all’Italia da parte di Klaus Regling, direttore generale del Fondo Salva Stati (Mes), che ha parlato con il Corriere della Sera. Ecco che cosa ha detto e le prime reazioni in Italia.
@corriere intervista Klaus #Regling, il direttore generale @ESM_Press. Il quale dice due cose:
1. Il nuovo prestito fino al 2% del Pil è (davvero) senza condizioni
2. "Non c'è tempo" per far scattare il Recovery Plan da (almeno) 500 miliardi quest'annohttps://t.co/eJZebBfVVz— Federico Fubini (@federicofubini) April 19, 2020
CHE COSA HA DETTO REGLING DEL MES
Se un Paese accetta il Mes, il prestito sarà “senza condizioni” e “non sarà un’altra Grecia”. Così il direttore generale del Mes, il Fondo salva-Stati, Klaus Regling al Corriere della sera, mentre per il Recovery plan avverte che non può partire quest’anno, e che per i corona-bond serve tempo; per questo è meglio usare il bilancio Ue. “C’è un nuovo approccio che stiamo prendendo con il Mes – osserva – offriamo uno strumento, una linea di credito a tutti gli Stati dell’area euro”.
LA DECISIONE DELL’EUROGRUPPO
Oggi “ogni Paese è di fronte allo stesso choc e proprio per questo l’Eurogruppo ha reso chiaro che ci sarebbero termini standard per il prestito, non da negoziare Paese per Paese. La dichiarazione dell’Eurogruppo dice che la sola condizione è di coprire i costi diretti e indiretti di sanità, cura, prevenzione. Poi ci sono i costi indiretti dell’epidemia e vanno molto oltre il semplice acquisto dei materiali. Ciò che conta è che i Paesi che chiedono questa linea di credito possano essere rimborsati per somme pari al 2% del loro Pil per questi costi diretti e indiretti”. A chi pensa che dopo saranno necessarie riduzioni del deficit, risponde: “Credo ci sia stato un malinteso. Qualunque preoccupazione possa esserci stata, va messa da parte”.
COME FUNZIONERA’ IL MES ANTI COVID-19
Il versamento può essere per “tranche ma di norma l’esborso avverrebbe in un anno”. Ora “siamo nella prima fase della crisi, ma sappiamo che ci sarà una seconda fase molto importante, quella della ripresa – conclude – per allora avremo bisogno di quantità di denaro importanti, di nuovi strumenti e forse anche di nuove istituzioni, ma ci vuole un po’ di tempo. Se si decide per esempio di emettere coronabond, in qualunque forma, non arriverà denaro prima del prossimo anno. Direi che per la seconda fase abbiamo bisogno di almeno altri 500 miliardi dalle istituzioni europee, ma potrebbe essere di più”.
IL TWEET DI CALENDA
Le parole di #Regling sono molto categoriche su assenza di condizioni del #MES “sanitario”. Come sapete ho tenuto un approccio molto prudente sullo strumento, ma se verranno confermate dobbiamo usare i 36 mld per rimettere in piedi la sanità. È un’occasione straordinaria. https://t.co/PCcnni7Sa1
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) April 19, 2020
IL TWEET DEL PROF. D’ANTONI
A proposito dell'intervista di Klaus Regling, direttore del MES, è necessario fare una precisazione, perché vedo che si insiste su un'inesattezza. Regling afferma che l'adesione alla linea di credito sanitaria senza condizionalità è requisito per l'attivazione dell'OMT pic.twitter.com/bLz0kkQuOo
— Massimo D'Antoni (@maxdantoni) April 19, 2020
IL POST DI BASSI (MESSAGGERO)
“I 37 miliardi del Fondo Salva Stati non risolvono molto, ma per l’Italia sarà difficile dire di no al loro uso – ha commentato a caldo su Facebook Andrea Bassi, giornalista di economia al quotidiano Il Messaggero – Per capirlo va letta l’intervista di questa mattina di Regling, il direttore del Mes, al Corriere. Accedere ai 37 miliardi dà accesso all’Omt, l’Outright Monetary transaction, l’acquisto illimitato di titoli di Stato da parte della Bce in caso di necessità. Si tratta del super-scudo per salvare l’euro ideato da Mario Draghi e che mise fine alle speculazioni del 2012. L’accesso ai fondi Covid del Mes vale solo fino a fine anno. Poi si torna alla normalità. L’Italia se non accede ora al Salva Stati, rischia di dover chiedere in futuro la linea Eccl, quella che prevede l’arrivo della Troika”.
IL TWEET DELL’ECONOMISTA PIGA
Ora che siamo fuori dal Patto, quando ci chiederanno di rientrarci avremMo un potere negoziale ancora maggiore per dire no grazie. Prendersi il "nuovo" MES invece, come si legge chiaramente, comporta un prendersi sin da ora un "impegno" per rientrare nella logica austera di ieri. https://t.co/A4AUmVX39h
— Gustavo Piga (@GustavoPiga) April 19, 2020
TUTTI I RISCHI DEL MES CHE CONTE DIMENTICA. L’ANALISI DI LITURRI
Tenimm' robba bbuona e ve facimm' pure o' scuonto!
Accattateville! https://t.co/ExRrayrY5w— Ora Basta (@giuslit) April 19, 2020