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Klaus Regling

Ecco come sarà il Mes anti Covid-19 secondo il Mes (che rassicura l’Italia)

Che cosa ha detto Klaus Regling, direttore generale del Fondo Salva Stati (Mes), e le prime reazioni in Italia di Bassi, Calenda, D’Antoni, Piga e Liturri “Le istituzioni europee dovettero negoziare una condizionalità dettagliata, diversa da Paese a Paese. Stavolta non sarà così”. Insomma, se un Paese accetta il Mes, il prestito sarà “senza condizioni”…

“Le istituzioni europee dovettero negoziare una condizionalità dettagliata, diversa da Paese a Paese. Stavolta non sarà così”. Insomma, se un Paese accetta il Mes, il prestito sarà “senza condizioni” e “non sarà un’altra Grecia”. Sono queste in sostanza le rassicurazioni fornite di fatto all’Italia da parte di Klaus Regling, direttore generale del Fondo Salva Stati (Mes), che ha parlato con il Corriere della Sera. Ecco che cosa ha detto e le prime reazioni in Italia.

CHE COSA HA DETTO REGLING DEL MES

Se un Paese accetta il Mes, il prestito sarà “senza condizioni” e “non sarà un’altra Grecia”. Così il direttore generale del Mes, il Fondo salva-Stati, Klaus Regling al Corriere della sera, mentre per il Recovery plan avverte che non può partire quest’anno, e che per i corona-bond serve tempo; per questo è meglio usare il bilancio Ue. “C’è un nuovo approccio che stiamo prendendo con il Mes – osserva – offriamo uno strumento, una linea di credito a tutti gli Stati dell’area euro”.

LA DECISIONE DELL’EUROGRUPPO

Oggi “ogni Paese è di fronte allo stesso choc e proprio per questo l’Eurogruppo ha reso chiaro che ci sarebbero termini standard per il prestito, non da negoziare Paese per Paese. La dichiarazione dell’Eurogruppo dice che la sola condizione è di coprire i costi diretti e indiretti di sanità, cura, prevenzione. Poi ci sono i costi indiretti dell’epidemia e vanno molto oltre il semplice acquisto dei materiali. Ciò che conta è che i Paesi che chiedono questa linea di credito possano essere rimborsati per somme pari al 2% del loro Pil per questi costi diretti e indiretti”. A chi pensa che dopo saranno necessarie riduzioni del deficit, risponde: “Credo ci sia stato un malinteso. Qualunque preoccupazione possa esserci stata, va messa da parte”.

COME FUNZIONERA’ IL MES ANTI COVID-19

Il versamento può essere per “tranche ma di norma l’esborso avverrebbe in un anno”. Ora “siamo nella prima fase della crisi, ma sappiamo che ci sarà una seconda fase molto importante, quella della ripresa – conclude – per allora avremo bisogno di quantità di denaro importanti, di nuovi strumenti e forse anche di nuove istituzioni, ma ci vuole un po’ di tempo. Se si decide per esempio di emettere coronabond, in qualunque forma, non arriverà denaro prima del prossimo anno. Direi che per la seconda fase abbiamo bisogno di almeno altri 500 miliardi dalle istituzioni europee, ma potrebbe essere di più”.

IL TWEET DI CALENDA

IL TWEET DEL PROF. D’ANTONI

IL POST DI BASSI (MESSAGGERO)

“I 37 miliardi del Fondo Salva Stati non risolvono molto, ma per l’Italia sarà difficile dire di no al loro uso – ha commentato a caldo su Facebook Andrea Bassi, giornalista di economia al quotidiano Il Messaggero – Per capirlo va letta l’intervista di questa mattina di Regling, il direttore del Mes, al Corriere. Accedere ai 37 miliardi dà accesso all’Omt, l’Outright Monetary transaction, l’acquisto illimitato di titoli di Stato da parte della Bce in caso di necessità. Si tratta del super-scudo per salvare l’euro ideato da Mario Draghi e che mise fine alle speculazioni del 2012. L’accesso ai fondi Covid del Mes vale solo fino a fine anno. Poi si torna alla normalità. L’Italia se non accede ora al Salva Stati, rischia di dover chiedere in futuro la linea Eccl, quella che prevede l’arrivo della Troika”.

IL TWEET DELL’ECONOMISTA PIGA

TUTTI I RISCHI DEL MES CHE CONTE DIMENTICA. L’ANALISI DI LITURRI

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