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Poste Agcm Italiane Milkman

Come Poste Italiane ribatte alla multa del Garante sulle raccomandate

Che cosa sostiene Poste dopo la sanzione dell'Antitrust sulle raccomandate

 

“E’ priva di qualsiasi fondamento l’ipotesi secondo la quale l’azienda avrebbe posto in essere azioni che ingannino i clienti in merito alle caratteristiche del prodotto raccomandata”. E’ con queste parole che Poste Italiane rimbalza al mittente le accuse (e la sanzione) di Agcm, in merito a condotte commerciali scorrette sulle raccomandate.

Tutti i dettagli.

LE ACCUSE DI AGCM

Partiamo dal principio. L’Antitrust accusa Poste che il “recapito delle raccomandate non viene sempre esperito con la tempistica e la certezza enfatizzate nei messaggi pubblicitari, venendo, peraltro, frequentemente effettuato con modalità diverse da quelle prescritte dalla legge”.

Per questo l’Autorità ha irrogato a Poste Italiane una sanzione di 5 milioni di euro, il massimo consentito dalla legge. (QUI L’APPROFONDIMENTO DI START)

LA RISPOSTA DI POSTE ITALIANE

Ma Poste non ci sta. L’azienda guidata da Matteo Del Fante respinge le accuse di “presunta violazione del Codice del Consumo, per aver adottato una politica commerciale scorretta per il servizio di recapito delle raccomandate”.

Poste precisa, anche, che si “tratta di un servizio e di condotte che mai sono state oggetto della procedura istruttoria e che solo oggi emergono dalla comunicazione dell’Antitrust” e che “trattasi di un servizio del tutto differente dalle raccomandate, rigorosamente disciplinato dal legislatore e in merito al quale, da decenni, Poste Italiane garantisce il corretto funzionamento del Sistema Giustizia su tutto il territorio nazionale”.

POSTE: ACCUSE PRIVE DI FONDAMENTO

“E’ priva di qualsiasi fondamento l’ipotesi secondo la quale l’azienda avrebbe posto in essere azioni che ingannino i clienti in merito alle caratteristiche del prodotto raccomandata”, spiegano da Poste.

LA DIFESA DELL’AZIENDA

Sul fronte delle raccomandate, dice il gruppo capeggiato dall’ad, Matteo Del Dante “nel 2019, sono state consegnati oltre 120 milioni di pezzi, ricevendo, nel medesimo periodo, meno di 1000 reclami relativi agli avvisi di giacenza, pari allo 0,00008% del totale delle raccomandate regolarmente gestite”. Numeri, del tutto “fisiologici” rispetto ai volumi del servizio erogato.

AGCOM DIFENDE POSTE

Percentuali alla mano, Poste aggiunge che “l’assenza di condotte anomale, nel servizio di recapito delle raccomandate, è stata ripetutamente e formalmente confermata, da ultimo anche nel corso del procedimento, dall’Autorità di regolamentazione preposta al controllo delle attività postali (AGCom)”.

LE ATTIVITA’ DI CONTROLLO

Poste italiane sottolinea anche come dal “2019 sono state introdotte ulteriori azioni massive di controllo mai utilizzate prima ed ulteriormente rafforzate nel corso del procedimento così come rappresentato all’Autorità”.

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