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Nascerà un anti Swift tra Cina e Russia?

L'estromissione della Russia dallo Swift potrebbe favorire la crescita del Cips, il sistema per le transazioni finanziarie sviluppato dalla Cina. Ma è presto per parlare di sorpasso. Ecco perché

 

Nonostante la partnership “senza limiti” annunciata qualche settimana fa, la Cina – almeno per il momento – non sta aiutando la Russia a evadere le sanzioni finanziarie imposte dall’Occidente per l’invasione dell’Ucraina. A dirlo è un funzionario dell’amministrazione americana di Joe Biden, sentito da Reuters.

IL COMMERCIO TRA CINA E RUSSIA

I rapporti economici tra la Cina e la Russia sono notevoli: Pechino è il primo socio commerciale di Mosca sia dal lato delle esportazioni che da quello delle importazioni. Nel 2020 ha acquistato un terzo dell’export totale di greggio russo ed invia nel paese un po’ di tutto, dai dispositivi elettronici all’abbigliamento ai giocattoli. La relazione tra i due paesi è cresciuta molto a partire dal 2014, anno dell’annessione russa della Crimea ucraina e delle prime contro-sanzioni occidentali.

Una parte del commercio tra Cina e Russia viene effettuato in yuan, la valuta cinese (il 17,5 per cento nel 2020: nel 2014 era poco più del 3 per cento). E dunque non sarebbe sottoposto alle sanzioni occidentali, che prendono di mira le transazioni in dollari, euro o sterline. Tuttavia, sappiamo che alcune banche cinesi stanno comunque limitando i finanziamenti per gli acquisti di materie prime dalla Russia.

COSA È SUCCESSO IN CINA DOPO LE SANZIONI ALLA RUSSIA

Lunedì, dopo l’inasprimento delle sanzioni occidentali contro la Russia, i titoli di società cinesi legate ai pagamenti sono cresciuti. Dietro al rialzo c’è la convinzione degli investitori che l’estromissione di Mosca dallo SWIFT andrà a beneficio del sistema cinese per i pagamenti transfrontalieri, il CIPS. E che, di conseguenza, stimolerà lo sviluppo dello yuan o renminbi digitale (e-CNY), la valuta digitale cinese: non si tratta di una criptovaluta come il bitcoin perché il suo controllo è centralizzato.

Diverse banche russe sono già inserite nel circuito CIPS, che sta per Cross-Border Interbank Payment System.

COS’È IL CIPS E CHI LO USA

Il CIPS è un sistema di pagamento cinese che offre servizi di compensazione e regolamento alle banche in tutto il mondo per effettuare transazioni con entità cinesi direttamente in yuan. È stato lanciato nel 2015 con l’appoggio della Banca popolare cinese, la banca centrale del paese. Ha lo scopo di promuovere l’internazionalizzazione dello yuan.

Il sistema è utilizzato da 1280 enti finanziari in 103 paesi; di contro, la rete SWIFT (nata nel 1973) è utilizzata da più di undicimila istituzioni e aziende in oltre duecento paesi. Si stima che il CIPS gestisca transazioni per 50 miliardi di dollari al giorno, contro i 400 miliardi dello SWIFT; la crescita del CIPS, però, è rapida.

Secondo una stima del quotidiano giapponese Nikkei, nel circuito CIPS operano trenta banche giapponesi, ventitré banche russe e trentuno banche africane che ricevono finanziamenti in yuan all’interno della Belt and Road Initiative, il grande piano cinese sulle infrastrutture.

CHI SOSTIENE IL CIPS

CIPS è sostenuto da diversi gruppi bancari stranieri come BNP Paribas (francese), Citi (statunitense), HSBC (britannica), Standard Chartered (britannica) e DBS Bank (Singapore). La prima banca estera a essere entrata nella rete CIPS come partecipante diretta è Standard Chartered Bank Hong Kong, consociata hongkonghese dell’omonimo gruppo.

CIPS E SWIFT

Il CIPS è ancora largamente dipendente dallo SWIFT per la messaggistica finanziaria transfrontaliera, ma potrebbe dotarsi di una propria linea di comunicazione diretta e rendersi autonomo. Per le banche e le società cinesi, il CIPS è utile per effettuare transazioni al riparo dal monitoraggio statunitense.

Secondo Reuters, il CIPS non rappresenta – non ancora, almeno – un’alternativa allo SWIFT. Intanto perché lo yuan non ha lo status di valuta globale, e quindi le banche internazionali non avvertono l’urgenza di utilizzare una rete alternativa rivolta alle entità cinesi fuori dal paese. E poi perché l’utilizzo del CIPS non esclude quello dello SWIFT, necessario ai fini del completamento delle transazioni.

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