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Arnese

Nuovi lockdown in Cina, Crisanti puntuto sulla quarta dose, Belpietro (La Verità) sorpassa Minzolini (Giornale)

Cina, antivirali, vaccini, Crisanti, Salmaso, Ricciardi, Dad, Cts, Flixbus, La Verità e non solo. Pillole di rassegna stampa nei tweet di Michele Arnese, direttore di Startmag

 

BISSIAMO?

 

RICHIUDIAMO?

 

DADDIAMO?

 

RAFFREDDIAMO?

 

E GLI ANTI VIRALI?

 

QUARTA DOSE?

 

PRONTO, CTS?

 

QUI META

 

FLIXBUS SBANDA

 

IL CONSIGLIERE VIA TWITTER

 

BELPIETRO (LA VERITA’) SORPASSA MINZOLINI (GIORNALE)

 

CARTOLINE DAL SOLE

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SINTESI DELL’INTERVISTA DEL QUOTIDIANO LA STAMPA ALL’EPIDEMIOLOGA SALMASO:

″Tanti morti potrebbero dipendere anche dalle inefficienze del sistema sanitario”. Per l’epidemiologa Stefania Salmaso, “non sappiamo abbastanza dei decessi Covid” e ”bisognerebbe avere ulteriori informazioni, conoscere le comorbidità, le tempistiche dei ricoveri, l’eligibilità per trattamenti terapeutici, insomma se ci sono margini di miglioramento del terribile carico di casi fatali giornaliero″.

In un’intervista al quotidiano La Stampa, l’ex direttrice del Centro nazionale di epidemiologia dell’Istituto superiore di sanità afferma che la motivazione che i tanti morti siano dovuti al fatto che il Covid è particolarmente perfido con anziani e fragili ″non basta a spiegare la frequenza di decessi”:

“Ci potrebbe essere qualche inefficienza del sistema sanitario, penso per esempio alla quantificazione della quota prevenibile con antivirali entro cinque giorni dall’infezione. Mentre i vaccini sono offerti a tutti, questi farmaci sono a rischio disuguaglianza e serve una campagna sul tema che coinvolga i medici di base″.

“Ogni Paese conta i morti diversamente – prosegue la Salmaso – difficile fare confronti, ma occorre lavorarci. Al di là di questo in Italia si dovrebbe poter sapere età, regione e luogo dei decessi. Sarebbe utile alla prevenzione”. Salmaso prosegue:

″È complicato raccogliere questi dati. L’Istituto superiore di sanità prova a farlo, ma è difficile senza un sistema digitalizzato integrato. Le regioni, coordinate dal ministero della Salute, dovrebbero collaborare a un sistema di informazione collegato con ospedali, medici di famiglia e laboratori di analisi. Non si possono combattere le nuove pandemie con gli strumenti del secolo scorso. Lo vediamo anche dalla difficoltà delle Asl a controllare isolamento e quarantena, che andrebbero automatizzati″.

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