Sebbene polizze vita e danni continuino a essere un affare d’oro per l’assicuratore bolognese, con l’ultima semestrale che ha visto crescere del 2% a 431 milioni l’utile netto e la raccolta diretta assicurativa (coincidente con quella del gruppo Unipol), la parola d’ordine ora sembra essere diversificare le attività. E non sono solo le banche nel mirino del colosso assicurativo, vista la solida presenza in Bper e l’ascesa anche nella Popolare di Sondrio.
Del resto, spulciando per bene i dati del gruppo presieduto da Carlo Cimbri, si può notare che il ramo danni, che è poi il più rilevante, ha sì raggiunto un risultato semestrale ragguardevole di mezzo miliardo (501 milioni di euro), ma risulta nettamente inferiore ai 627 milioni dell’anno prima. E chi meglio di un assicuratore sa che è bene proteggersi dal sali-scendi del mercato?
Da qui il nuovo servizio appena avviato. Atterrare sulla pagina di UnipolHome disorienta un pochino, pare la rappresentazione di un cantiere, perché presenta ovunque operai alle prese con chiavi inglesi, caldaie e rubinetti. L’intenzione dell’assicuratore bolognese è offrire alla propria utenza un servizio interamente via app collegato ai problemucci della quotidianità domestica.
Di fatto, è un esempio di grande gruppo economico che si fa startup e si instrada sui binari della gig economy: cellulare alla mano è possibile richiedere il servizio desiderato (si va dalla riparazione del rubinetto all’installazione della caldaia), ottenere un preventivo e fissare l’appuntamento con l’omino in salopette che effettuerà il lavoro. Senza sorprese sulle spese, promette il Gruppo di Cimbri (quindi non vi sentirete dire che con fattura è tot, senza…).
Particolare non da poco, tra i servizi disponibili anche quelli di manutenzione degli impianti di raffreddamento e riscaldamento, che sono obbligatori per legge e a cadenza prefissata: un ottimo espediente insomma per legare a sé l’utenza.