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Che cosa teme l’Italia dalla Francia su difesa, spazio e sicurezza

Subbugli politico-istituzionali in Italia per le mire della Francia in Italia su settori strategici. Le mosse di Parigi, il dibattito nel governo, le parole di Volpi (Copasir), l'analisi del Sole 24 Ore e gli approfondimenti di Start Magazine

Tensioni Italia-Francia sui settori strategici? Le indiscrezioni e gli approfondimenti di Start in materia di difesa e spazio si allargano. Ecco tutte le ultime novità.

IL PIANO DELLA FRANCIA E L’IPOTESI NAZIONALIZZAZIONI

Il ministro dell’Economia della Francia, Bruno Le Maire, ha annunciato ieri che la nuova, imminente, legge finanziaria prevederà anche 45 miliardi di aiuti per le imprese che in caso di grandi difficoltà potranno anche essere nazionalizzate.  Il governo valuta il suo sforzo in 45 miliardi. Di questi, 32 saranno destinati a permettere questo mese il rinvio, o la cancellazione, di oneri sociali e fiscali, già previsti da alcuni giorni. Lo chômage partiel, simile alla cassa integrazione, assorbirà in due mesi 8,5 miliardi di euro.

I NUMERI DEL SOLE 24 ORE

“Altri due miliardi – ha aggiunto il Sole 24 Ore – sono destinati a un fondo di solidarietà per sostenere i lavoratori autonomi e le imprese costrette alla chiusura, nel settore del turismo, della ristorazione e del commercio non alimentare che abbiano perso tra marzo 2020 e marzo 2019 il 70% del giro d’affari, purché questo non superi il milione di euro. A queste imprese e a questi lavoratori sarà versato, subito, un contributo di 1.500 euro. Per le aziende a rischio di fallimento sono previsti altre forme di sostegno finanziario”.

LE PAROLE DI LE MAIRE

Il governo, ha aggiunto Le Maire, utilizzerà «tutti gli strumenti a disposizione»; compreso l’acquisto di partecipazioni: «Potrà avvenire attraverso una ricapitalizzazione o un acquisto di partecipazioni. Posso anche usare la parola nazionalizzazione, se necessario», ha detto Le Maire. L’obiettivo, ha poi spiegato il presidente del Consiglio Edouard Philippe è evitare che le imprese fondamentali per il tessuto produttivo francese «scompaiano». Le Maire ha comunque voluto rassicurare sulla solidità delle banche francesi: «Sono attaccate su tutti i mercati, ma sono molto solide».

I DETTAGLI SUL PIANO FRANCESE

“Il governo presenterà presto i provvedimenti per dare applicazione a tutte le misure annunciate da Macron lunedì sera. È prevista la garanzia dello Stato per il valore di 300 miliardi anche attraverso BpiFrance, la Banca d’investimento francese, che potrà fornire linee di tesoreria bancarie per le imprese in difficoltà. Il versamento degli oneri sociali e fiscali – come il pagamento di bollette e affitti – saranno rinviati e, in alcune situazioni più difficili, valutate singolarmente, si potranno decidere rimborsi fiscali. Il Governo e la Banca di Francia faciliteranno inoltre una rinegoziazione con le banche per ristrutturare le scadenze del debito”, ha spiegato il Sole 24 Ore.

LE MOSSE DEL GOVERNO

Che cosa si dice in Italia su queste iniziative della Francia? Il ragionamento che sta facendo il governo francese sulla difesa degli asset strategici “non può che riguardare anche il governo italiano”, ha sottolineato il viceministro dell’Economia, Antonio Misiani (Pd), parlando a 24 Mattino. “Lo faremo, – ha risposto ad una domanda sulla difesa delle aziende italiane strategiche – il governo ha già gli strumenti, come la golden power. Stiamo valutando a livello di presidenza del consiglio e Mef come rafforzare questi strumenti e difendere le aziende strategiche”.

CHE COSA HA DETTO VOLPI

Anche il Copasir in azione. In questo scenario di crisi dovuto all’emergenza coronavirus, “vanno immediatamente individuati gli strumenti finanziari e legislativi che consentano l’inderogabile difesa degli interessi economici e strategici del Paese”, ha affermato afferma Raffaele Volpi, presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir), secondo cui le dichiarazioni di Le Maire, ministro francese dell’Economia e delle Finanze, rappresentano “una vera e propria lezione di difesa degli assetti strategici”.

I SETTORI STRATEGICI IN ITALIA

“I tempi richiedono un’immediata risposta che declini in modo palese e non interpretabile che l’Italia userà tutti i mezzi possibili per difendere le proprie aziende strategiche e l’interesse nazionale – sottolinea Volpi, alto esponente della Lega e presidente del Copasir – . E’ il momento di guardare all’emergenza coronavirus anche nella prospettiva della rinascita del Paese che dovrà trovare i suoi strumenti industriali e finanziari integri e non eterodiretti”.

LO SCUDO

Secondo Volpi, “prima ancora di mettere dei soldi lo Stato francese manda un avviso ad eventuali soggetti che potrebbero voler approfittare per comprare a prezzi di saldi assetti strategici, addirittura si arriva ad evocare la nazionalizzazione come estrema ratio. E’ una netta presa di posizione che consegue alle parole del presidente francese che ha tracciato scenari simili a quelli di uno stato di guerra. Ritengo che strumenti di dissuasione e deterrenza avverso azioni aggressive alle nostre aziende strategiche nazionali debbano nell’immediato rientrare nelle riflessioni del governo italiano e dello stesso presidente del Consiglio”.

LE PAROLE DEL PRESIDENTE DEL COPASIR

Per il presidente del Copasir “vanno immediatamente individuati gli strumenti finanziari e legislativi che consentano l’inderogabile difesa degli interessi economici e strategici del Paese; valutando opzioni che possano comprendere l’intervento di capitalizzazione, investimenti azionari, fino a giungere a capacità di controllo diretto. Un grande Paese come l’Italia – conclude – ha l’obbligo di dimostrare alla comunità internazionale la sua determinazione a guardare con prospettiva strategica il momento emergenziale ma anche la futura rinascita”.

INDISCREZIONI E APPROFONDIMENTI DEL SOLE 24 ORE

“Se la Francia ha prefigurato uno «stato di guerra» sull’economia, il clima negli uffici del governo italiano non è molto diverso. Ma Parigi ha un regime di difesa dei suoi asset più forte di tutti, con una storia pluridecennale – ha scritto il Sole 24 Ore – A Roma, invece, ora si deve trovare una sintesi: sul piano politico e poi tecnico. Le ipotesi sono diverse. Circola quella di costituire una cabina di regia a palazzo Chigi per coordinare informazioni e decisioni sulla difesa del nostro sistema economico. Se ne parla, ma è tutta da costruire. Ci sono poi idee ancora più suggestive, ma possono ridimensionarsi all’esame di fattibilità. Si parla di un maxi scudo antiscalate ostili per le società italiane quotate, esteso al settore finanziario. Un super golden power, insomma, ma deve fare i conti con la normativa europea. In generale, ogni intervento su società sottoposte a normativa Ue non ci lascia il campo libero per qualunque decisione. Si parla anche di un fondo di ricapitalizzazione per le società rientranti nella tutela del golden power: in caso di emergenza dovrebbe intervenire come un fondo sovrano per salvare una compagnia sotto tiro e ricapitalizzarla con un ruolo centrale in questa configurazione svolto da Cdp-cassa depositi e prestiti”.

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