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Dema

Che cosa succederà a Dema

L'intervento di Michele Zanocco, segretario nazionale Fim Cisl

Si è tenuto venerdì scorso l’incontro, convocato dal Ministero dello Sviluppo Economico, con l’obiettivo di aggiornare le Organizzazioni Sindacali ed i lavoratori sulle soluzioni da percorrere per evitare la chiusura dei Dema.

Nel corso dell’incontro il sottosegretario al Mise, Todde, ha comunicato che sarà attivato un Contratto di Sviluppo (possibile dopo il rifinanziamento di 500 mln€ previsto dal Decreto Semplificazione) sostenuto da Invitalia che consentirà, attraverso il supporto agli investimenti che saranno promossi dall’azienda, di promuovere un percorso di ristrutturazione del debito e rispondere alle richieste di tutti creditori, compreso l’Inps.

La Fim Cisl considera la soluzione identificata in grado di superare il tema della ristrutturazione del debito dell’azienda e ritiene positiva la soluzione identificata dal Ministero dello Sviluppo Economico.

Riteniamo altresì indispensabile avviare il confronto tra azienda, Organizzazioni sindacali e rappresentanti dei lavoratori sul Piano Industriale, nella consapevolezza che le ricadute economiche e di mercato, derivate dalla pandemia, stanno condizionando pesantemente in maniera negativa l’intero settore in tutto il mondo.

E ribadiamo, che il Piano industriale che sarà presentato debba tutelare l’attuale occupazione attraverso l’utilizzo di tutti gli strumenti a disposizione ed evitare azioni traumatiche nei confronti dei lavoratori, orientando le attività di Dema verso la crescita e l’adeguamento delle competenze; la corretta focalizzazione degli investimenti, il potenziamento delle azioni commerciali, l’allargamento dei perimetri dei clienti e delle attività. Questo per predisporre azienda e lavoratori alla fase di ripresa (che avverrà  consapevolmente nel medio periodo) con la solidità necessaria per affrontare il futuro.

Come Fim Cisl chiediamo inoltre che in Piano industriale di Dema preveda il recupero anche dei lavoratori DCM pur attraverso l’inserimento, in questa fase, nel percorso degli ammortizzatori sociali perché, contrariamente, rischierebbero di essere estromessi definitivamente dal mondo del lavoro al termine della Cassa Integrazione straordinaria in corso per cessazione dell’attività.

Entro dieci giorni sarà convocato dal Ministero dello Sviluppo Economico, un nuovo incontro per confermare la soluzione descritta ed avviare il confronto richiesto dalle organizzazioni sindacali.

Michele Zanocco, segretario nazionale Fim Cisl

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