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Banca Popolare Di Bari

Che cosa succede fra Popolare di Bari e Cassa di Orvieto

L’assemblea degli azionisti ha nominato il nuovo consiglio d’amministrazione della Cassa di Risparmio di Orvieto, controllata dalla Banca Popolare di Bari ma inizialmente messa in vendita dai commissari dell’istituto

Novità a Orvieto. L’assemblea degli azionisti ha nominato il nuovo consiglio d’amministrazione della Cassa di Risparmio di Orvieto, controllata dalla Banca Popolare di Bari ma inizialmente messa in vendita dai commissari dell’istituto, entrati in azione a dicembre 2019. Un cambiamento che segna anche la pace con la Fondazione omonima, in profondo disaccordo con il precedente management, capitanato dal presidente Marco Jacobini, ora sotto indagine della Procura del capoluogo pugliese insieme al figlio Gianluca per falso in bilancio, falso in prospetto e ostacolo alla vigilanza nell’ambito dell’inchiesta sulla gestione della BpB.

LA CASSA DI RISPARMIO DI ORVIETO

Nata nel 1852 grazie a 40 orvietani che si sono uniti in una società anonima per fini prevalentemente benefici, l’istituto è stato riconosciuto ufficialmente con decreto reale a dicembre 1863. Nel 2012 la Cassa è entrata a far parte del gruppo Banca Popolare di Bari e dal 2014 opera in Umbria, nelle province di Perugia e di Terni, nel Lazio, nelle province di Roma e di Viterbo, e in Toscana, nella provincia di Pistoia.

IL NUOVO CDA

Dunque l’assemblea degli azionisti della Cassa di Risparmio di Orvieto ha nominato il nuovo board dell’istituto per il triennio 2021-2024 che risulta composto dal presidente confermato Stefano Farabbi e dal vicepresidente Cristiano Carrus, attuale Chief Business Officer di BpB, e poi da Maria Monna, Vincenzo Capretto, Silvia Pace, Gianluca Caniato, Alessandro

Papaniaros. A proposito di Caniato, giusto qualche giorno fa Caniato è diventato il nuovo cfo di Banca Popolare di Bari, dopo aver lasciato la poltrona di direttore Finanza in Banca Carige, occupata da fine 2014.

COS’HANNO DETTO BERGAMI (POP. BARI) E MATTARELLA (MCC)

Secondo Giampiero Bergami, amministratore delegato della Popolare di Bari, questa assemblea “segna un punto di svolta nella storia della Cassa di Risparmio di Orvieto. Si tratta di un nuovo percorso di rilancio dell’Istituto – ha aggiunto -, per il quale non è prevista alcuna ipotesi di fusione con la controllante, volto a rafforzare la sua presenza sul territorio umbro, grazie ad una rinnovata fiducia tra gli azionisti”.

Auguri di buon lavoro al nuovo board sono arrivati dai vertici di Mediocredito Centrale, la banca pubblica che sta guidando il rilancio della Popolare di Bari dopo il salvataggio da 430 milioni della scorsa estate. “Le scelte compiute, in piena sintonia e collaborazione con la Fondazione, rappresentano un altro passo fondamentale per la costruzione di percorsi qualificanti e di valorizzazione delle realtà territoriali, al centro dell’attività del Gruppo Mcc” ha commentato Bernardo Mattarella, ad del Mediocredito Centrale, che stamattina ha partecipato alla seduta di insediamento del cda, ad Orvieto.

IL RUOLO DELLA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI ORVIETO

Tutti contenti anche in Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, azionista di minoranza con il 26,4% del capitale, che era stato in rotta con la banca pugliese (con la “vecchia compagine”, come specifica nella nota diffusa al termine dell’assemblea) prima del commissariamento e del successivo ingresso di Mcc. La Fondazione da sempre “ha considerato la partecipazione nella Cassa di Risparmio di Orvieto Spa un asset fondamentale, strategico per lo sviluppo della Città e dell’intero territorio servito” si legge. E ancora: “Da sempre, è stata aperta a collaborare con chi poteva rappresentare un valido partner per il bene della Banca, con un atteggiamento rigoroso e vigile sulla gestione e sulle sorti della stessa. Tuttavia, negli ultimi anni – racconta il comunicato -, ha sofferto un rapporto con l’allora azionista di maggioranza Banca Popolare di Bari, difficile e chiuso a qualsiasi collaborazione e condivisione. A seguito del commissariamento della Bpb, dell’ingresso del nuovo socio Mediocredito Centrale e la nomina dei nuovi vertici dell’azionista di maggioranza, la Fondazione ha avviato un proficuo rapporto con Mcc e Bpb attraverso i rispettivi ad, Bernardo Mattarella e Giampiero Bergami, dal quale è emersa, con chiarezza e trasparenza, la volontà di rilanciare Cro spa in un progetto ambizioso di sviluppo e di ritorno a un ruolo importante nel territorio all’interno del gruppo Mcc, di cui oggi ci sono state presentate le linee guida nell’esposizione del piano industriale”.

Per questo, grazie a “un rinnovato rapporto franco e costruttivo” con Popolare Bari, la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto intende “condividere un percorso comune all’interno del quale Cro è parte centrale di un progetto di rilancio e di crescita a favore dei suoi azionisti e dell’intero territorio”. Un plauso al nuovo board “composto da esperti e professionalità di elevata esperienza, che vede, per espressione della Fondazione, confermato, alla carica di Presidente, Stefano Farabbi e, nel ruolo di consiglieri di amministrazione, Silvia Pace e Vincenzo Capretto, due importanti professionalità della Città di Orvieto”.

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