Fincantieri vira verso la riduzione del rosso in bilancio nel primo semestre dell’anno.
Al 30 giugno i ricavi del gruppo navale di Trieste sono saliti del 4,5% a 3,67 miliardi, mentre il risultato netto è stato negativo per 22 milioni, ma le perdite risultano notevolmente ridotte rispetto al buco di 234 milioni nello stesso periodo del 2022, dopo aver scontato oneri estranei alla gestione ordinaria e non ricorrenti pari a euro 33 milioni.
È quanto emerge dalla relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2023 di Fincantieri, approvata ieri dal Cda della società presieduto da Claudio Graziano.
Il primo semestre 2023 ha confermato la ripresa dei principali indicatori di prestazione, ha commentato l’amministratore delegato di Fincantieri, Pierroberto Folgiero, i risultati del primo semestre dell’anno.
Pertanto la società della cantieristica controllata da Cdp conferma la guidance, con un Ebitda margin di gruppo 2023 al 5%.
Tutti i dettagli sui conti della semestrale Fincantieri al 30 giugno 2023.
CRESCONO I RICAVI
Nel primo semestre 2023, i ricavi di Fincantieri sono pari a 3,67 miliardi di euro, in aumento del 4,5% rispetto al primo semestre 2022.
Analizzando l’andamento specifico dei settori di business, il gruppo indica che nel semestre il settore shipbuilding ha registrato ricavi “sostanzialmente in linea” con lo stesso periodo 2022 e pari a 2.972 milioni (-2,1%). I ricavi di offshore e navi speciali, in aumento del 27,9% a 482 milioni, “confermano il trend di crescita già avviato nel corso del precedente esercizio, in linea con la strategia di focalizzazione del gruppo nel settore della costruzione di navi speciali per il settore eolico offshore, e beneficiano altresì del contributo delle attività di costruzione di sezioni per navi da crociera da parte dei cantieri rumeni a supporto del gruppo”. Sistemi, Componenti e Infrastrutture presenta un incremento dei ricavi pari a circa il 45,8% a 539 milioni, principalmente trainato dalle infrastrutture.
RIDOTTE LE PERDITE
Il risultato del periodo è negativo per 22 milioni di euro (negativo per 234 milioni nel primo semestre 2022), dopo aver scontato oneri estranei alla gestione ordinaria e non ricorrenti (33 milioni).
REGISTRATO UTILE RETTIFICATO NEL SEMESTRE
Sul risultato netto negativo pesano i costi relativi ai contenziosi per danni da amianto; al netto di queste voci, considerate estranee alla gestione ordinaria, pertanto Fincantieri segnala un risultato di periodo adjusted che è pari a 3 milioni di euro, mentre nel primo semestre del 2022 era negativo per euro 94 milioni.
IN AUMENTO ANCHE LA REDDITIVITÀ
Cresce anche il margine operativo lordo con l’Ebitda pari a 185 milioni (a fronte dei 90 milioni di euro nel primo semestre 2022) e l’Ebitda margin a 5%, contro il 2,6% dello stesso periodo dello scorso anno e il 3% rispetto ai risultati al 31 dicembre 2022.
L’Ebitda margin del semestre, rileva Fincantieri, “risente degli effetti connessi all’aumento dei prezzi delle materie prime, la ridotta marginalità del business delle infrastrutture, oltre alla svalutazione dei lavori in corso conseguenti alla valutazione del rischio controparte di un armatore cruise, che avevano ugualmente impattato in maniera significativa i risultati 2022”.
RIDOTTO L’INDEBITAMENTO
La Posizione finanziaria netta è negativa per 2,8 miliardi di euro, contro i 2,5 miliardi al 31 dicembre 2022, tuttavia, per la società di Trieste “è coerente con i volumi di produzione sviluppati dal gruppo nel corso del semestre e con il piano delle consegne che prevede 4 unità cruise nella seconda metà dell’anno”.
Inoltre, la posizione finanziaria netta consolidata risulta, “ancora condizionata dalla strategia di supporto agli armatori implementata a seguito dello scoppio della pandemia da Covid-19. Il Gruppo ha infatti in essere al 30 giugno 2023 crediti finanziari non correnti per euro 92 milioni concessi ai propri clienti”.
BENE IL PORTAFOGLIO ORDINI (TRAINATO DAL SETTORE OFFSHORE)
Sono 88 navi in portafoglio in consegna fino al 2029, il portafoglio ordini complessivo ammonta a 34,2 miliardi di euro, con un backlog pari a euro 22 miliardi di euro (24,07 miliardi al 30 giugno 2024). Gli ordini acquisiti sono pari a 2,1 miliardi di euro a fronte degli 1,5 miliardi di euro nel primo semestre 2022, grazie ad un forte contributo del settore Offshore Wind.
CONFERMATA LA GUIDANCE
“Con il settore cruise che ha ripreso in pieno il percorso di crescita di lungo periodo, le potenziali nuove opportunità nel militare sia Italia che all’estero e il megatrend delle energie rinnovabili offshore, i tre pilastri della nostra attività presentano tutti prospettive incoraggianti e possiamo confermare per il 2023 le previsioni di mantenimento del pieno regime produttivo che consentirà il consolidamento dei ricavi e della marginalità, che si attesterà su un valore intorno al 5% confermando le attese” indica il numero di Fincantieri nella nota sui conti del semestre.
IL COMMENTO DI FOLGIERO
“Grazie alla progressione dei volumi produttivi, i ricavi hanno registrato un aumento del 4,5% rispetto allo stesso periodo del 2022 e gli ordini acquisiti hanno toccato quota 2,1 miliardi, in crescita rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, con entrambi i dati sostenuti dall’Offshore, in linea con la strategia di rilancio del Gruppo nella costruzione di navi specializzate per il settore eolico offshore” ha spiegato Folgiero, commentando i risultati semestrali.
Quindi “Ebitda ed Ebitda margin sono sostanzialmente raddoppiati, consolidando i positivi risultati già registrati del primo trimestre e le aspettative di accelerazione delineate dal nuovo Piano industriale. Le iniziative in corso mirate ad incrementare l’efficienza operativa e il governo dei costi, continuano a contribuire al miglioramento della marginalità delle commesse e per il resto dell’anno proseguiremo i principali macro-progetti strategici in corso, in particolare quelli legati alla modernizzazione dei nostri siti produttivi e il lancio di nuovi prodotti technology driven”, ha concluso l’ad di Fincantieri.